Lo zibaldone

Sport e Folclore - Le BOTTI ripartono all'insegna del MOLINO


Torna ai rossi del MOLINO la corsa delle Botti, che riparte dopo la pausa dello scorso anno per i motivi già trattati a suo tempo http://blog.libero.it/SIGNA/10668663.html .E' così che, in un clima di rinnovato entusiasmo, nella prima settimana di settembre si sono svolti i giochi che hanno determinato la griglia di partenza delle Botti. Elemento trainante per il mio rione che non poteva che essere quello vincente, Domenico Brunetti http://www.facebook.com/domenico.brunetti.14  che da anni si adopera con passione,  per la formazione della squadra delle botti e delle gare che precedono la fatidica domenica.Venendo alla gara, il rione di via delle Molina è tornato alla vittoria dopo un periodo nero, in cui la corsa era stata falsata da spostamenti di spingitori che per motivi che niente avevano a che vedere con lo sport, facevano l'elastico da un rione all'altro. Il ritorno alle regole della logica partecipazione geografica, l'impegno profuso da Brunetti e compagni durante tutta la settimana, ha riportato IL MOLINO ai fasti che erano consoni del rione, già da quando negli anni settanta, la disfida si svolgeva sui campi di calcio. All'epoca i rioni erano cinque, più i Lupi della Sila, una squadra composta da giovani emigrati calabresi, provenienti quasi totalmente da Longobucco. Dopo un decennio di calcio che vedeva IL MOLINO (allora le Molina) in testa al palmares, ma soprattutto dopo gli eccessivi episodi di cazzottate reali e minacciate, si decise di passare alla più tranquilla e folkloristica corsa delle botti. La vocazione sportiva dei rossi del MOLINO, non poteva quindi che primeggiare anche in quel settore, salvo sporadici episodi, che vedevano una delle botti avversarie tagliare il traguardo, che all'epoca era al centro sportivo SORMS (forse ho un pò esagerato per campanilismo, tuttavia eravamo forti); è così che i momenti di gloria toccano anche al rione del Santuccio, che vince due edizioni, la prima delle quali vedeva gareggiare con la maglia arancione anche il sottoscritto che, scartato dalle Molina, con un tocco maldestro nella volata finale, manda la botte dei rossi fuori strada, consentendo agli autsaider del Santuccio di tagliare il traguardo per primi. Negli anni 2000, con l'assenza di ricambio degli atleti con la maglia rossa, alcuni dei quali rifiutavano le leggi dell'invecchiamento biologico, ma soprattutto con il giungere di giovani coppie nelle nuove abitazioni di via delle Bertesche, l'egemonia passa a quel rione che detta legge fino al subentrare nella squadra, ma questa è un'idea tutta mia personale, di ingerenze politiche per portano il rione a spaccarsi, a tutto vantaggio del Metolo che grazie ai dissidenti delle Bertesche, riescono per la prima volta a lasciare l'ultimo posto in graduatoria ed a vincere la corsa.  Le stesse ingerenze politiche, e questo è invece un dato di fatto, si allargano quindi all'organizzazione dell'intera manifestazione che, come ricordato, lo scorso anno non si svolse.Per non perdere una delle più belle manifestazioni paesane, giunta alla XX edizione, alcuni appassionati, con l'apporto dell'assessore Paoli che ne era stato l'ideatore insieme a Mario Rossini, decidono di formare un gruppo per dare nuovamente vita alla gara: nasce così l'Associazione Corsa delle Botti San Mauro, formata da quei cittadini che hanno liberamente dato la loro disponibilità. Il resto è storia di questo avvio di settembre.Di seguito la foto del MOLINO nelle ultime spinte prima del traguardo, con la cornice di alcuni supporters.
Vediamo i sei spingigori, Domenico Brunetti, Matteo Fiaschi, Carmine Sgambato, Claudio Cintolesi Francesco Ciccone ed il veterano Alessio Vinattieri, l'unico superstite della squadra che partecipò alla prima edizione. Qui sotto invece, il giovane Brunetti con Scarcella, Moretti e Chini, in allenamentoallo stadio delle zolle di sammoro, quando faceva parte delle giovanili del rione.