Lo zibaldone

Dalla Bretella alla Bretellina ..... la barzelletta continua.


Se l'argomento non fosse serio, ci sarebbe da ridere; tuttavia, poichè i destinatari siamo noi cittadini/sudditi, non può che far rabbia il pensiero di quanta poca considerazione abbiano gli amministratori dei loro amministrati.Nel precedente post. dello scorso 3 ottobre, avevo scritto che si negava anche l'evidenza  http://blog.libero.it/SIGNA/11621007.html  continuando a credere in un progetto ormai sputtanato in ogni sua parte. Solamente la scorsa domenica, E' ARRIVATO FINALMENTE, IL CERTIFICATO DI MORTE DELLA BRETELLA AUTOSTRADALE STAGNO/PRATO!! Perchè dico finalmente? Perchè da anni qualsiasi persona di media intelligenza, aveva compreso che tale opera dal costo di 41 milioni di euro al chilometro (364 milioni per 9 km, era il prezzo previsto), non poteva essere realizzata. La magistratura ha poi sollevato la coperta e messo a nudo quanto si nascondeva sotto a tale opera. Oltre un anno fa, spiegavo nel post. 52, i motivi che portavano a definire decaduto il progetto della bretella autostradale, evidenziando che i nostri amministratori ne erano perfettamente a conoscenza http://blog.libero.it/SIGNA/10706869.html  Tuttavia da allora, più volte gli amministratori regionali e comunali del PD hanno garantito PUBBLICAMENTE ed all'interno delle istituzioni, che la bretella sarebbe stata realizzata, offendendo l'intelligenza dei cittadini.Adesso, giunge quindi il certificato di morte, e prima ancora del funerale, che mai sarà fatto, perchè mai i politici hanno riconosciuto errori e sconfitte, ecco che come demiurghi Cristianini e Bambagioni, resuscitano l'ipotesi di una Bretellina, ipotizzando un percorso irrealizzabile. 
Si ipotizza infatti, un nuovo ponte con strada a carreggiata non autostradale, che si ricongiunge con l'attuale via Arte della Paglia: un'ipotesi di qualche decennio or sono, che dimentica i cambiamenti strutturali subiti dall'area nel frattempo, e mi riferisco alla nuova ferrovia, si quella ferrovia che nessuno aveva pensato di sfruttare per affiancarci una nuova viabilità su gomma; troppo facile e troppo poco oneroso. All'epoca abbiamo visto che la Bretella autostradale, rappresentava un buon movimento di denaro (vedi intercettazioni telefoniche http://blog.libero.it/SIGNA/11155760.html ) Si guardi bene, quando parlo di interessi economici, escludo a priori eventuali coinvolgimenti degli amministratori locali, che conosco essere persone oltremodo oneste; ciò che mi sento di contestare a Bambagioni e Cristianini, è la sottomissione ad esigenze di altri e l'aver fatto passare, per opportunità politica, il progetto della bretella autostradale, come la panacea della viabilità nelle Signe. Adesso che sembra scampato tale pericolo, si chiede ai citati amministratori, di valutare quanto emerso dal Processo Partecipativo, dove la cittadinanza ha fornito più di una soluzione. Nel consiglio comunale congiunto, quando furono discussi i risultati dell'attività partecipativa, i due sindaci confermarono la loro intenzione nel proseguire nell'ipotesi bretella, almeno fino a quando la regione si dichiarava intenzionata alla sua esecuzione. Adesso che la morte è ufficializzata, non esiste motivo perchè le due amministrazioni non valutino a 360°, tutte le ipotesi possibili, anche NEL RISPETTO DEL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA MAGGIORANZA PD e IDV, che rimandava alla partecipazione popolare la soluzione dei problemi di viabilità fra i due comuni. Per quanto sopra, appare veramente inopportuno, indicare adesso una soluzione, senza tenere conto di quanto emerso dal processo partecipativo. Adesso che non vi sono vincoli e che le due amministrazioni, di concerto con la Regione, possono valutare qualsiasi soluzione, tanto più che i soldi a disposizione sembra non essere pochi, credo che le persone possano essere elevate  da sudditi a cittadini perchè, Paolo ed Alberto, le vostre soluzioni sono mestamente naufragate e quindi credo che un bagno di umiltà renderebbe giustizia anche alla vostra onestà intellettuale, oltre che agli interessi della collettività.