Lo zibaldone

Signa e la spesa pubblica


"IO CERCHERO' DI FARE INVESTIMENTI E DI OFFRIRE POSSIBILITA' D'IMPIEGO RISPETTANDO LE LEGGI" (Alberto Cristianini, Sindaco di Signa)
Mentre i politici ex comunisti, presi da sindrome da galleggiameto stanno facendo proclami al Movimento 5*, mi accingo a fare l'ennesima analisi senza pretesa di verità assoluta, ma con riferimenti chiari e oggettivi, a documenti ufficiali, a dimostrazione che l'analisi critica e costruttiva sull'operato della politica locale, non ha bisogno di nuove bandiere.Da tempo i sindaci lamentano la sempre minore disponibilità di fondi, per far fronte ai tanti impegni a cui un Comune deve sottostare. E' indubbio che ciò corrisponde a realtà e Signa non rappresenta certo un'oasi felice, tanto che recentemente Alberto Cristianini è apparso sulla stampa a giustificare l'incapacità della sua maggioranza,  di andare incontro alle esigenze sempre più pressanti dei cittadini, attanagliati dalla crescente crisi economica. Incuriosito, ho quindi posto attenzione a come il Comune spende i soldi che i signesi pagano con le imposte che, abbiamo già visto in passato, sono fra le più alte della provincia.Spulciando fra determine e delibere, vediamo che la nostra amministrazione nei primi quaranta giorni dell'anno, ha stanziato oltre 55.000,00 euro per il sociale, parte dei quali saranno restituiti da strutture statali. Di questi 55.000,00 euro,   17.332,00 per l'alloggio, il ristorante, e quant'altro serva nei mesi di gennaio e febbraio 2013, per le cinque giovani coppie nord africane ospitate; 3.900,00 euro serviranno per tenere aperto otto ore la settimana fino a giugno, lo sportello stranieri con un costo a carico della collettività per ogni accesso, di 13,50 euro (secondo i dati del 2012); 2.500,00 euro è invece la quota che il comune di Signa verserà per un progetto congiunto con la Provincia, che ha per scopo "La partecipazione dei cittadini stranieri alla vita democratica". L'ARCI è l'associazione convenzionata sia per lo sportello stranieri che per quest'ultimo progetto. I rimanenti 31.680,00 euro investiti nel sociale, serviranno per superare nel 2013 situazioni di rischio e di emarginazione sociale e culturale che vedono protagonisti i minori del territorio comunale, siano essi italiani o stranieri.Quindi, non sono pochi i soldi investiti per il sociale, anche se circa la metà, in virtù di leggi nazionali, sono investiti esclusivamente per cittadini stranieri, rischiando di alimentare un senso di rivalsa da parte degli emarginati italiani. Viene inoltre da chiedersi, se in questa situazione di crescente crisi, non sia il caso di agire sulla spesa pubblica, indirizzando fondi da un settore all'altro.Ben vengano inoltre le feste post 68 o le mostre fotografiche, il tutto deve però adeguarsi alla realtà che stiamo vivendo e l'amministrazione comunale si deve far carico del principio del buon padre di famiglia. In questa visione, risulterà quindi scellerata la convenzione stipulata con il demanio nel 2010, per l'affitto della vecchia caserma dei carabinieri, ad un canone di 14.000,00 euro annui che grava sulle casse del Comune di Signa, oltre all'impegno di 400.000,00 euro per una parziale ristrutturazione dell'edificio ad oggi fatiscente, ristrutturazione che sarà pubblicizzata nel mese di marzo. Calcolando che il Comune di Signa ha versato a Quadrifoglio 15.000,00 euro per l'esenzione dal pagamento della nettezza nel 2012 da parte delle famiglie bisognose, con un anno di affitto della ex caserma, le famiglie esentate avrebbero potuto essere il doppio. Vi siete mai chiesti come viene utilizzata la struttura? Tanto per giustificarne la spesa, vengono fatte un paio di mostre all'anno!Scorrendo fra le delibere di queste prime settimane del 2013, non ho trovato impegni di spesa per favorire non l'assistenzialismo, che mortifica la dignità umana, ma le imprese e il reintegro nel mondo del lavoro di chi il lavoro non l'ha più, ad esclusione di una parziale diminuzione della tassa di soggiorno.Anche in questo caso l'invito non può essere che ad abbandonare l'atteggiamento vittimistico che da tempo contraddistingue il nostro e gli altri sindaci, e ad assumere scelte responsabili ed oculate, decentrando il più possibile certe attività presso i circoli associativi che hanno per statuto nella cultura e crescita sociale la loro stessa ragione di esistere, ed impiegando le decine di migliaia di euro risparmiate, in attività tese direttamente o meno, alla ripresa economica locale.