Lo zibaldone

Nasce il Comune LE SIGNE!!!


"Inaccettabile che Signa e Lastra a Signa non siano ancora un comune unico!" (Paolo Pecile, Assessore Assetto del Territorio del Comune di Signa)Vi ricordate La Città della Piana? Il progetto di un super consiglio comunale, una super giunta ed un super sindaco che avrebbero dovuto legiferare in determinate materie, soprattutto urbanistica, e che avrebbe legato Signa a Campi, Sesto e Calenzano? Nel 2009 sembrava cosa fatta e sono stati spesi anche soldi per lo statuto. Fortunatamente questo, come gli altri progetti insensati,  è fallito evitando la formazione di un nuovo baraccone burocratico del tipo della Società della Salute. Passi per Campi Bisenzio, comune che condivide con Signa numerosi centri abitati, ma che c'azzecca Signa con Calenzano? Quali interessi legano Signa con Sesto Fiorentino? Che senso ha decidere del proprio territorio in un'assemblea dove Signa ha una rappresentanza minoritaria rispetto a Campi e Sesto? Che senso ha imbarcarsi in una "crociata" di Gianassi e Chini contro Renzi? Nel 2009-2010, quando si parlava di Città della Piana, spesso era nominato il Parco della Piana, un grande parco fra Campi, Sesto e Calenzano, che doveva rappresentare il polmone a Nord-Ovest di Firenze, da preservare dall'inquinamento dell'areoporto e dell'inceneritore. Ed i Renai? Dei Renai non si parlava, destinati come erano ad accogliere la cassa di espansione dell'Arno ed i veleni della Bretella autostradale. Nel frattempo, mentre amministratori ciechi giocavano la loro partita a dama con Firenze, nelle Signe alcuni cittadini raccoglievano le firme per avviare un processo partecipativo che impegnasse le amministrazioni delle due sponde dell'Arno, ad affrontare il reale e primario problema che da decenni assilla quel territorio: la viabilità. Nelle SIGNE? Già c'è anche un comune chiamato Lastra che confina al nostro, sia pure separato dall'Arno e questo comune, da secoli condivide insieme al fiume anche i nostri problemi: le due realtà sono talmente legate, che non a caso portano lo stesso nome: Signa. Negli ultimi decenni, stupide rivalità di carattere politico/campanilistico, hanno portato a scelte ritardate o non scelte; seduti ai tavoli di contrattazione provinciale, ciascuno da solo conta quanto la metà o meno di Campi, Sesto o Scandicci; ed ecco allora che i due territori sono la pattumiera della provincia, con 1/3 del nostro comune destinato al sacrificio per la messa in sicurezza idraulica dell'intera piana Fiorentina e di Prato, con il tasso di inquinamento da polveri sottili più alto della provincia. 
Ed ecco quindi improvvisa, l'affermazione del Prof. Pecile: "inaccettabile che Signa e Lastra non siano ancora un comune unico."Cari amici concittadini e cari amministratori locali; doveva essere una persona esterna, a dirci cosa era meglio per noi? Lo stesso Pecile che, appena insediato quale assessore del comune di Signa, esclamò che "la bretella autostradale è un progetto orribile", affermazione che avrebbe anticipato il risultato del processo partecipativo?Su questo blog il Prof. Pecile ha trovato molte più critiche che approvazioni, tuttavia stavolta mi sento di abbracciare in pieno quanto da questi auspicato: LA FUSIONE DEI COMUNI DI SIGNA E LASTRA IN UN UNICO COMUNE.A che pro, direte voi?Vedo tanti vantaggi e nessuno svantaggio; proviamo ad elencarne alcuni, per il resto fate voi.Non voglio certo trattare il campanilismo, che lasciamo ai tornei sportivi e neanche quelli (ottime le prestazioni del Volley Le Signe dopo la fusione). Fra le paure, si potrebbe pensare ad un eccessivo accentramento degli uffici comunali, tanto che i cittadini di una sponda dovrebbero portarsi dall'altra parte, per pratiche che attualmente svolgono a minore distanza da casa. E' evidente che l'accorpamento del personale, ne favorisce la gestione e razionalizzazione dei servizi, senza vietare che certi uffici quotidianamente aperti al pubblico, vedi Anagrafe e URP, rimangano sulle due sponde del fiume.Minore rappresentanza politica nell'unico consiglio comunale? L'unificazione dei comuni porterebbe non certo al raddoppio dei consiglieri, ma il loro numero (24 con la riforma?) garantirebbe comunque ampia rappresentatività. La diminuzione nel complesso delle cariche elettive, porterebbe i tanto auspicati risparmi della spesa pubblica, sia pure non nella maniera che genericamente si pensa. Quindi all'orizzonte nessuna nota negativa ma risparmio,  razionalizzazione ed ampliamento dei servizi, con particolare riferimento alla mobilità, sicurezza stradale e servizi sociali. Elemento trainante ad un'eventuale fusione, è rappresentato inoltre dal maggior "peso politico" ai tavoli di trattative ed all'interno di società consorziate, dove il nuovo comune avrebbe gli stessi numeri di Campi, Sesto e Scandicci.Lascio tuttavia a voi valutare pro e contro la fusione, ma un esempio di quanto i cittadini dei due comuni si sentano uniti in un'unica comunità, è dato dal neonato Movimento 5 Stelle, che presenta un MeetUp unico delle Signe; le persone di Signa e Lastra si ritrovano unite a parlare della realtà politico/amministrativa dei due comuni, già adesso, come se si trattasse di un'unica entità. Chi mi segue sa che non simpatizzo per la gestione Grillo/Casaleggio, tuttavia in questo caso occorre dare atto che tale movimento è, forse inconsciamente, già rivolto al futuro.Tornando a Pecile, nei confronti della bretella non aveva potere, trattandosi di opera regionale ormai con progetto definitivo; nel caso dell'unione fra i comuni di Signa e Lastra invece, potrebbe rappresentare l'elemento trainante all'interno del suo partito; il tempo a disposizione c'è ma deve sbrigarsi. Le elezioni incombono e perchè non indire in tale occasione un referendum per la fusione?