Lo zibaldone

Cosciotto di maiale al girarrosto


 
La carne di maiale può essere inquadrata fra le carni bianche,   non fosse altro che perchè da cotta ha un color ben più chiaro rispetto alla carne di bovino o di ovino; è come tutti sappiamo ben saporita e speziabile a piacimento.  Occorre cuocerla bene, nel senso di cuocerla anche nelle parti interne, sia per un discorso gustativo, che per eliminare eventuali parassiti o batteri, che colpiscono il maiale in vita o durante la lavorazione della sua carne.Mentre per le fettine la cottura risulta comunque veloce, quando passiamo a pezzi più robusti il tempo si allunga notevolmente e, se la cottura è al forno, conseguentemente aumenta anche il costo dell'alimento. In nostro aiuto giunge quindi l'amico camino, compagno della stagione invernale, dove sovente passo minuti lunghissimi al suo tepore, come ipnotizzato dalle fiamme sempre diverse e sempre uguali. E' così quindi che cucinare alla brace o comunque al calore del camino, diviene una bella scusa per estraniarsi dal mondo e rilassarsi. Entrare in casa ed accendere il camino, avendo già in mente quello che sarà la fase successiva, quella che ti vede rintuazzare il fuoco e ti rende padrone di quella fiamma che genera luce e calore, dona una sensazione che nessun termosifone potrà mai trasmettere. E come allora non prolungare questo dolce far niente, se non con la scusa di una cena appetitosa di stampo arcaico? Il maiale, nella sua giovane età, è in grado di fornire con le sue teneri carni delle sensazioni culinarie irripetibili e personalizzabili mediante la loro "drogatura". Tre chili, non di più per il coscio da cuocere e consumare con gli amici. Occorrereanno una paio di orette ed oltre perchè la carne cuocia anche vicino all'osso ed allora, risulta d'obbligo un buon quartino di vino per completare la compagnia!
Ecco è cotto, siamo pronti. Insalata, piselli, patate arrosto, fate voi. Buon appetito!
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