Lo zibaldone

Renzi invita Cristicchi, condannando il comportamento delle frange sinistroidi


In località San Mauro, lungo l'argine del fiume Bisenzio, domenica scorsa è apparsa la scritta di cui alla sottostante immagine, scritta inusuale per la piccola località ad oggi non interessata da attività extraparlamentari, più consone alla realtà cittadina.
E' evidente come il contenuto risulti pienamente condiviso e solo sporadiche frange che si rifanno ad una estrema sinistra che niente ha a che vedere con la società civile, ancora oggi non vuole ammettere gli eccidi perpetrati dai partigiani di Tito a danno  degli italiani colpevoli di essere ..... italiani. La caduta del muro di Berlino ha consentito una diversa e più oggettiva lettura di quel periodo storico tanto che anche lo Stato italiano ha riconosciuto ciò che non era più negabile.Questo non vuol dire che non vi sia più la necessità di ricordare e commemorare i martiri delle foibe, tuttavia la moderna tecnologia di internet ed una posizione più "aperta" degli stessi organi di stampa, rende non solo superfluo ma deleterio il vecchio stile delle scritte murali. Nello specifico, non trattasi tanto di deturpare un angolo già di per sé degradato, come ben si evidenzia dalla foto, quanto che tale scritta dà adito ad interpretazioni e ad un modus operandi, che non sono propri di un movimento od un gruppo che si dichiari di destra, come sembrerebbe dall'abbozzo di croce celtica presente, tanto che lo stesso regime fascista vietava "tali manifestazioni non conformi allo stile".
  L'azione dello scorso giovedì al teatro di Scandicci, volta a disturbare una platea di pensionati e profughi istriani, rappresenta in tutta la sua pienezza lo stato di confusione mentale in cui versano i movimenti di estrema sinistra, ormai privi di riferimenti ideologici. Tuttavia la successiva scritta murale di San Mauro non rappresenta la giusta risposta, fornendo anzi appiglio per una discussione che altrimenti non avrebbe nessuna ragione di esistere. Occorre dare atto invece della presa di posizione del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha invitato l'artista Cristicchi ad esibirsi nella città d'arte, sconfessando così i sinistroidi e smussando certi attriti che rischiavano di far degenerare la commemorazione del prossimo 15 marzo a Firenze quando, sotto l'egida del tricolore, gli italiani avranno la possibilità di rendere onore ai martiri delle foibe. Vi è poi un ulteriore aspetto che ci preoccupa, ovvero la possibilità che episodi quali quello di Scandicci e le risposte causate a caldo, siano parte di progetti occulti  che niente hanno a che fare con il movimento politico ma che potrebbero trarre vantaggio da un inasprirsi della tensione. Da sempre chi è al potere manovra la lotta di piazza a proprio uso e consumo; l'attuale crisi economica e l'attenzione che si sta spostando verso le lobby bancarie che la determinano, rappresenta un grosso problema per i palazzi del potere ed un inasprirsi della lotta di piazza fra destra e sinistra, andrebbe ad allentare e distogliere tale attenzione su altre tematiche. Non dimentichiamoci che proprio nell'area fiorentina, dall'inizio dell'anno si sono consumati quattro suicidi causati dalla crisi economica e su questo, destra e sinistra reali, dovranno confrontarsi e forse, unirsi per un obiettivo comune, quello che entrambi hanno d'altra parte già identificato nel potere bancario ed in quella che attualmente è più propriamente definita "unione europea" e non "comunità europea".