Lo zibaldone

Primarie PD: FRANCO TOZZI, il rottamatore di Lastra a Signa, una voce fuori dal coro.


Quando il 17 dicembre 2009, l'ing. Ciampi Alberto in un'assemblea pubblica ed alla presenza dei due sindaci, fece notare che vista la morfologia del territorio, con la presenza di due fiumi e due ferrovie, la soluzione migliore per un nuovo attraversamento fra Signa e Lastra era rappresentata da un tunnel, la risposta degli amministratori fu una ... non risposta, per non dire un sorriso di derisione. Nacque un comitato spontaneo che con l'ausilio di tecnici specializzati, dimostrò la fattibilità ed il costo dell'opera; anche il processo partecipativo che nel frattempo aveva avuto inizio, portava allo studio di un tunnel. 
Nonostante ciò, dalla pubblica amministrazione, mai nessuna risposta in merito, mai nessuna intenzione di fare una verifica in tal senso. Il tunnel rappresenta per gli amministratori delle Signe un'utopia, un qualcosa di irrealizzabile. E pensare che solo un secolo fa, l'Italia era detentrice dei due trafori più lunghi al mondo, quello del Sempione e quello appenninico della linea ferroviaria direttissima Firenze/Bologna. Da allora le opere pubbliche nel nostro Paese sono state prerogativa di lobby che hanno curato esclusivamente i loro interessi, a danno di quelli della collettività. Ed è così che mentre in Turchia si inaugura il tunnel sottomarino del Bosforo che unisce Asia con Europa, noi da 50 anni siamo alle deviazioni di Lagonegro, su una Salerno/Reggio Calabria, esempio tangibile di un degrado tutto italiano.Tornando a noi, nessuno dei quaranta consiglieri comunali dei due comuni interessati, sembrò prestare attenzione all'idea e posso affermare di essere stato orgogliosamente il primo a porre pubblicamente all'attenzione l'ipotesi avanzata dal Ciampi.
Ad onor del vero, un'altro consigliere delle Signe ha da subito seguito con passione sia l'ipotesi tunnel, che l'esito del progetto partecipativo, assumendo anche pubblicamente, un atteggiamento critico con il proprio partito, il PD, che si trova in maggioranza su entrambe le sponde dell'Arno. Questo consigliere, unico oltre a me fra maggioranza e opposizione, si candida adesso con un ulteriore atto di coraggio, alle primarie del suo partito, solo contro le sue stesse gerarchie. Chi legge sa quanto non simpatizzi per il PD, tuttavia auguro a FRANCO TOZZI la migliore fortuna per la sua competizione, sperando che i simpatizzanti di quel partito, possano vedere in lui quella volontà di cambiamento e di "apertura mentale" fino ad oggi assenti nelle maggioranze che hanno amministrato i due comuni e i risultati sono nei ................. POLMONI DI TUTTI.