Lo zibaldone

Signa: inaugurata la lapide ai caduti di tutte le guerre ma......


Sono passate le 11 di venerdì 25 aprile e già a San Mauro, nei giardini che volgono su via Longobucco, si è radunata una piccola folla, inusuale per manifestazioni di questo tipo, se non fossimo in piena campagna elettorale. Si sta inaugurando una lapide: "Signa in memoria dei suoi figli caduti in tutte le guerre".In attesa del sindaco Cristianini, sono presenti le massime autorità politiche locali, dal consigliere regionale Paolo Bambagioni, all'assessore provinciale Stefano Giorgetti, passando quindi per una discreta rappresentanza della giunta monocolore PD ed il suo capogruppo Marretti, tutti nuovamente in corsa per le prossime amministrative. Prima dell'inizio giunge anche Gianni Vinattieri, capogruppo PDL- Forza Italia e candidato sindaco di opposizione. Non noto esponenti di altre forze politiche, almeno per quanto a mia conoscenza. Sono altresì presenti il nuovo parroco di San Mauro, don Robert Swiderski, il presidente della Pubblica Assistenza di Signa, Sandro Fois ed il direttore generale della Misericordia di San Mauro, Enrico Sardelli. Certo, non mi dimentico, c'ero io in rappresentanza di me stesso e del Fronte Nazionale di Signa. Parlo con l'amico Pinuccio, con Mario ed altri sammoresi ivi presenti, quando vengo avvicinato da un uomo più giovane di me che, forse proprio per questo, con fare gentile e rispettoso ma solare, si presenta riferendo di seguire con interesse Lo Zibaldone di Signa. Giampaolo Lucarini il suo nome, che non perde tempo a dire che lui si trova "sulla sponda opposta". Ancor più meravigliato, chiedo il significato e lui mi riferisce che è candidato a Signa nelle file del PD. Certo, PD è sinonimo di cattiva gestione della cosa pubblica, ma non necessariamente tutti i suoi esponenti e/o simpatizzanti devono rispecchiarne il carattere negativo e Lucarini per come si è presentato, mi ha ispirato una certa simpatia. Sicuramente non lo voterò, come non voterò Cristianini, ma un "in bocca al lupo" nella lotta interna al suo partito non può certo mancare. Torniamo a noi.Alle 11.30 circa inizia la cerimonia, introdotta dall'assessore Fossi Giampiero. Al fianco del monumento due carabinieri ai quali si aggiungerà l'ispettore Nocchi della polizia municipale. Dopo l'intervento del Sindaco e la benedizione del parroco, è il momento dell'Inno di Mameli che già dalla sua nascita nel 1847, rappresenta l'unità d'Italia; un inno che è stato ritenuto tale sia nell'Italia monarchica che in quella repubblicana e che fu proprio anche della RSI, inno che quindi abbraccia l'intero arco temporale a cui si riferisce la targa, non legata alla sola seconda guerra mondiale. All'inno di Mameli i due militari portano con fare fiero la mano destra alla fronte, elevando il gomito a squadra all'altezza della spalla: il saluto è perfetto ed accademico! Termina l'Inno e, quando già la piccola folla accenna a disperdersi, iniziano le note di "Bella ciao" una canzone che non ha nessuna investitura istituzionale rappresentando solo una parte degli italiani, quelli che dall'8 settembre 1943 lasciarono l'ex alleato tedesco per portarsi dalla parte di chi erano stati fino ad allora i nemici della Patria. Una parte consistente degli italiani scelse invece di continuare la guerra così come iniziata, pur sapendola persa, nel nome e per l'onore dell'Italia, si leggerà poi. Bene questa canzone,  durante l'inaugurazione di un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, è apparsa uno schiaffo al suo stesso contenuto, generando purtroppo figli e figliastri. L'imbarazzo fra i presenti non è stato fortunatamente proprio dei due Carabinieri che, lesti, pur mantenendosi sull'attenti in segno di doveroso rispetto, hanno tolto il saluto, disconoscendo così l'ufficialità di quelle note. Al termine, tre giovani mi si avvicinano, ne conosco uno solo e questi mi chiede perchè è stata suonata una canzone che rappresenta solo parte degli italiani. Cristianini passa da li in quel momento, lo fermo e faccio rivolgere a lui la domanda. La risposta è chiara: ragazzi, oggi è il 25 aprile!E' vero, ha ragione, ci eravamo illusi ma è il 25 aprile, siamo proprio dei coglioni.Nella sua pagina di facebook, Cristianini afferma: "25 aprile per non dimenticare e ringraziare chi con coraggio scelse la libertà, non diamo per scontato niente, gli estremisti, il razzismo, l intolleranza hanno cambiato faccia ma non sono spariti è nostro dovere vigilare e rendere i nostri ragazzi eruditi!"Non vogliamo entrare in un antipatico ed inopportuno contrasto, ma per capire di cosa dobbiamo rendere eruditi i nostri ragazzi e di quale faccia abbiano gli estremismi, il razzismo e l'intolleranza, ci limitiamo a riportare una frase presente sull'autorevole sito dell'Arma dei Carabinieri a firma di Luciano Luciani: "Quello della RSI fu anche l'ultimo ridotto di tanti idealisti, perlopiù giovanissimi che si sacrificarono nel nome e per l'onore d'Italia" http://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Ieri/Storia/CC+nel+900+italiano/Fascicolo+34/01_fascicolo+34.htm