Lo zibaldone

ELEZIONI 2014: cinque i candidati sindaci e otto le liste


Sia pure un pò a singhiozzo, siamo giunti al deposito delle firme per la competizione elettorale del prossimo 25 maggio. Nessuna sorpresa dell'ultimo momento, cinque i candidati a sindaco, mentre già da tempo era chiaro che la lista Signe d'Arno proposta ad inizio anno da Giorgio Pippucci, non sarà presente.I candidati sono il Sindaco uscente Alberto Cristianini che guida la giunta monocolore PD, l'attuale capogruppo PDL-FI Gianni Vinattieri, Romina Niccolai per "A Sinistra per Signa", Pietro Fauci per il M5* e Alessandro Innocenti di Signa Tricolore, per un totale di otto liste collegate. Una netta diminuzione quindi rispetto al 2009, quando i candidati a sindaco erano sette e le liste collegate dieci, un chiaro sintomo di disaffezione verso la politica, anche in considerazione che questa volta i candidati a consigliere saranno al massimo sedici per ogni lista, contro i venti della precedente edizione. Personalmente la sorpresa è stata constatare la presenza di mio figlio Luca nella lista che appoggia Romina Niccolai, intenzione accennata dall'interessato settimane or sono ma, non essendo stata approfondita o reiterata, pernsavo rientrata. E' qui intenzione effettuare una carrellata veloce su ogni lista, con commenti per quanto a mia conoscenza, senza la presunzione di affermare certezze, ma tuttavia con la consapevolezza di fornire comunque un servizio ed un imput ad approfondire, per l'elettore che voglia farlo. Come sempre, vi è la possibilità di commentare e fornire elementi di maggior esattezza per rendere l'argomento maggiormente esaustivo. Avrò inoltre la presunzione di azzardare una fascia di percentuale di consensi, basata sulle passate amministrative e sulle politiche dello scorso anno. La presentazione delle liste parte da chi non era presente alle ultime amministrative o che ha raggiunto meno consensi, per poi procedere in crescendo.
Iniziamo quindi dal M5* che si presenta per la prima volta alle amministrative di Signa. Occorre premettere che i "grillini" fino al 2009 avevano come riferimento l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, con il quale condividevano l'idea di rottamazione. Nel 2009 il primo "imborghesimento" con elementi del movimento in lista con l'IDV; qualora tale accordo non era possibile, la lista si sarebbe presentata da sola, come avvenne a Firenze dove ebbe l'1,2% di consensi. Nel 2012 la svolta che portò all'arresto per peculato del capogruppo e segretario di partito IDV della Regione Lazio, Maruccio ed al rinvio a giudizio per reati simili dell'avvocato personale di Di Pietro e del partito, Schicchitano; il servizio di Repert che mise a nudo una gestione dei rimborsi elettorali non proprio trasparente, decretò la fine del partito di Di Pietro che, con la perdita di credibilità, vide la fuga contemporanea di tutti o quasi i suoi collaboratori. L'eredità politica fu raccolta da Grillo che alle politiche di qualche mese dopo, ebbe il successo che tutti sappiamo implementando abbondantemente quell'8% che era dell'IDV. A Signa, il M5* senza nessuna forma organizzativa nè rappresentanza e senza aver mosso un dito, si accreditò di 2 mila voti. E' dunque sulla base di questa euforia che in pochi giorni si venne a creare il gruppo che si aggiunse a quei due o tre signesi che, unici fino a quel momento, avevano creduto nelle idee del Movimento. Preme ricordare Gianfranco Parretti ed Elena Celentano fra gli esponenti in lista che già avevano aderito al movimento. Fra coloro che si aggiunsero dopo i risultati elettorali, figura l'attuale candidato sindaco Pietro Fauci. Il Fauci aveva partecipato alle precedenti amministrative nelle file dell'IDV, giungendo secondo con 24 preferenze. Dopo le mie dimissioni nel settembre 2010, entra in consiglio comunale sempre nelle file dell'IDV dove, ad una prima fase di "assestamento" inizia una opposizione interna alla maggioranza che lo porta più volte a contestare l'operato di Cristianini. Sue le battaglie al fianco del comitato per la sicurezza stradale di San Piero a Ponti e notevoli le critiche in merito anche a certe situazioni di bilancio. Nel 2013 aderisce al cartello di Ingroia, dove partecipa senza successo alle primarie. Il 25 febbraio, quando i risultati elettorali sanciscono la sconfitta di Ingroia ma anche la netta affermazione del M5* sulla sua pagina FB, non ha commenti lusinghieri verso gli italiani. Dopo dieci giorni lo troviamo iscritto al Met Up del Movimento Cinque Stelle, dimettendosi dall'incarico istituzionale al primo consiglio comunale, unitamente al consigliere di Rifondazione Comunista, Francesco Stellacci. Lo stupore quindi nel vederlo candidato a sindaco per il Movimento, non stà tanto in merito al suo ottimo operato da consigliere, quanto al suo non certo nuovo impegno politico. La voglia di rattamazione di chi rappresenta il vecchio apparato politico, si sarebbe manifestata meglio con chi, come la Celentano od il Parretti, avevano creduto nel Movimento già da prima del successo del 2013. Premesso quanto sopra, Fauci è a mio parere candidato con Vinattieri per l'eventuale ballottaggio contro Cristianini, valutando la percentuale fra il 10 ed il 20%. In lista troviamo anche Annalisa Beghè che alle precedenti amministrative era candidata con Popolo Città Nazione di Roberto Parretti e che ben rappresenta la destra del Movimento. http://www.meetup.com/movimento5stelle-signa-lastra/  
Alessandro Innocenti è il candidato sindaco di SIGNA TRICOLORE. Non lo conosco e non conosco il suo pregresso politico. Il suo profilo è consultabile alla pagina della lista http://www.signatricolore.it/candidato-sindaco/   Signa Tricolore, da lista identitaria di destra, si è trasformata in "bicicletta" di Fratelli d'Italia che alle scorse politiche avevano avuto a Signa circa 200 consensi. Il motivo di tale trasformazione è rilevabile dall'affermazione di Luigi Forte su Piana Notizie: "Ringrazio Torselli che mi ha dato l'opportunità di rimettermi in gioco dopo cinque anni" Non sappiamo se questa scelta rappresenti anche un'opportunità politica o la fine della destra a Signa; spetta all'inossidabile Roberto Parretti cercare di mantenere il timone quanto più sulla giusta via. Dal 2 al 4 % per un risultato che lasci speranze al futuro, oltre una grande vittoria, sotto una sconfitta identitaria. In lista cmq un giusto mix di provata fede e di giovani che si avvicinano alla politica.
 Scelta identitaria invece per A SINISTRA PER SIGNA che ha in Romina Niccolai la sua candidata a Sindaco. Da sempre i politici ambiscono alla "poltrona" ed i partiti al stare in maggioranza. Sono situazioni queste che danno potere e quindi voti, qualora si voglia accedere ai voti con le promesse ed i favori. A SINISTRA PER SIGNA ha detto no a tutto questo, rinunciando ad immaginabili proposte avanzate da Cristianini che, con SEL e Rifondazione in coalizione, avrebbe avuto la certezza di una vittoria al primo turno. Scelta identitaria quindi che guarda al presente ma con un occhio rivolto al futuro, a costruire una classe politica locale che sappia reagire alle sirene del potere. La Niccolai è giovane e può ben guardare al futuro con fiducia. Accando a lei Marco Andrei, presidente del circolo Stella Rossa di Castello di Signa, una delle poche case del popolo che ancora svolgono un servizio ai soci ed ai cittadini. A SINISTRA PER SIGNA rappresenta quindi il riferimento per chi non accetta la svolta a centro destra del PD di Renzi, un partito che strizza l'occhio all'alta finanza dei De Benedetti e delle Cayman. In lista vedo anche Paola Cecconi, con la quale ho condiviso il processo partecipativo "Una Città due Comuni" che ha rappresentato la morte della democrazia partecipative nelle Signe, almeno per come praticata dal PD locale. I consensi ci diranno quanto Signa si sia imborghesita e quanto spazio ci sia ancora per una sinistra vera https://www.facebook.com/RominaNiccolaiSindacoperSigna  consensi dal 4 al 8 %
RINASCE SIGNA è la lista che appoggia Gianni Vinattieri alla carica di Sindaco. Per la verità, interessi di partito hanno portato anche alla presentazione della lista Forza Italia, determinando quindi una coalizione a favore del maggior rappresentante dell'opposizione. Su vinattieri si sono spese da parte di tutti, parole di consenso per il suo operato in consiglio comunale. Tutti ne hanno riconosciuto capacità e abnegazione, tuttavia motivi occulti che a mio avviso sono riconducibili esclusivamente o quasi a personalismi delle varie parti, non hanno consentito neppure di avviare un progetto che, unico, avrebbe contrapposto a Cristianini una alternativa in grado di contrapporsi con ampia possibilità di vittoria. In Rinasce Signa troviamo elementi della politica locale ma anche molti personaggi della società civile. Fra i politici preme indicare Filippo La Grassa, esponente locale con incarichi regionali della Lega, mentre dalla società civile emerge la figura di Pier Francesco Nesti, giornalista; nella lista di Forza Italia, tanta euforia e voglia di fare nel giovane avvocato Elisa Cerri. Dei consiglieri uscenti, presenti Nicola Nascosti e Massimo Scaffai. Come più volte affermato, Gianni Vinattieri rappresenta di diritto l'alternativa più credibile a Cristianini, quella alternativa che in caso di ballottaggio, dovrebbe riunire tutte le opposizioni, almeno quelle che veramente credono in ciò che affermano. https://www.facebook.com/pages/Rinasce-Signa/721345991239532?fref=ts  Consensi dal 15 al 20%
Cristianini si sente a suo agio con il tricolore e le opposizioni non coalizzandosi lo stanno aiutando alla riconferma. Cristianini, cmq vada, si è dimostrato un grande tattico, se dovessi giocare a Risiko punterei su di lui. Prima il passaggio (a mio avviso solo formale) suo e della giunta alla corte di Renzi, per evitare un ballottaggio improponibile a Signa, ma pur sempre insidioso, poi è riuscito a far credere di essere appoggiato da una coalizione, creando la solita lista civica in appoggio e riesumando un'improponibile Italia dei Valori; tuttavia la sua leadership è emersa con l'imposizione a tutti i suoi assessori di mettersi in gioco; nessun prestanome, nessun candidato di facciata, tutti in corsa per una poltrona. Ed ecco quindi che la vera gara, si svolgerà forse solo interna al PD dove i vecchi si misureranno fra di loro con le incognite dei giovani rampanti. Questa decisione porterà a disperate ricerche di voto, metodo che era proprio della Democrazia Cristiana che mandava avanti i candidati: chi l'ha più lungo se lo tiri! si dice a Firenze e dintorni. Ed ecco quindi che il rischio sarà di vedere nuovamente assessori che sono tali solo per le preferenze e non per le capacità. In questo gioco una delle poche certezze è data da Giampiero Fossi, forte di numerosi consensi e che bene ha fatto nella presente legislatura in ambito culturale e per la valutazione del nostro patrimonio storico. D'altra parte, non vedo chi a Signa potrebbe sostituirlo e la sua figura in tale assessorato sarebbe a mio avviso suggerita anche in caso di sconfitta di Cristianini. Per il resto, avanti con lo scannatoio, dove si vivrà quel clima da primarie non passato da Signa. Le preferenze, indicheranno infatti se i consensi per Renzi erano consensi veritieri o di comodo. Fra i giovani numerosi sono infatti i renziani veri e fra questi una certa Chiara Giorgetti dove il padre Stefano potrà misurare il suo attuale peso politico nella città della paglia fino ad oggi prerogativa del non renziano Bambagioni. https://www.facebook.com/profile.php?id=100008156980052&fref=ts  Consensi dal 45 al 52 %Bene, con questa breve ed incompleta carrellata, lo Zibaldone lascia campo libero ai contendenti, tornando ad interessarsi di politica locale solamente dal 26 maggio, salvo ovviamente, novità di rilievo.FOTO TRATTE DA INTERNET