Lo zibaldone

Discussione si, notizie false no.


Sul presente blog ho attivato la moderazione dei commenti, per evitare spiacevoli situazioni relativamente a notizie non veritiere e/o dal carattere diffamatorio. Trattando di politica  so che più o meno consapevolmente ciò accade e come vero che accade, è accaduto. L'attività di informazione, critica e analisi di questo blog, più facilmente porta a situazioni estreme, in special modo quando lo stress di una competizione segue risultati e aspettative ben inferiori al previsto o prevedibile. Ma veniamo al sodo. Era pervenuto un commento ad un post, da me "stoppato" in moderazione, nel quale si paventava di una mia espulsione dall'IDV. Dispiace che chi mi conosce bene e conosce ancor meglio l'evento, si avventi in pubblicazioni non veritiere e, poichè non voglio andare oltre, mi sono permesso di bloccarne la pubblicazione chiarendo come farò con i documenti, l'oggetto del contendere, al fine di evitare future incomprensioni. Esame cronologica degli eventi:Consiglio comunale del 30 settembre 2010. Il sottoscritto presenta tre mozioni che vengono respinte dal PD. A dire il vero ne presento solamente due, una inerente l'utilizzo degli anziani per piccole riparazioni ed interventi su immobili pubblici, da effettuare con i giovani al fine del doppio scopo della manutenzione a basso costo e della trasmissione di conoscenze artigianali da una generazione all'altra; la seconda riguardava invece la ripresa mediante webcam dei consigli comunali. Entrambe le mozioni furono respinte dal PD, indicando chiaramente che qualsiasi cosa avessi presentato mi sarebbe stata bocciata. Sconsolato ritiro la terza ed il giorno seguente mi dimetto dal consiglio comunale.Un consigliere comunale,  ebbe a scrivere delle parole bellissime nei miei confronti e lo ringrazio nuovamente per le parole espresse e che rappresentano un motivo di orgoglio da parte mia. 
Nei giorni a seguire, il partito a livello della piana e provinciale, prese posizioni che si contraddirono sulla stampa. 
In seguito al teatrino dell'Italia dei Valori, il 13 ottobre 2010 scrissi una mail di dimissioni a Di Pietro e per conoscenza ad altri miei superiori in scala gerarchica. La mail, molto lunga e descrittiva dell'operato politico del partito sottomesso al PD,  così terminava:  "Non conosco i veri motivi che hanno portato a questo teatrino, so per certo che non condivido questa gestione locale del partito, che a mio avviso non solo non è in grado di difendere la dignità e l'operato dei propri consiglieri, ma che calpesta gli ideali del partito stesso, che a livello nazionale rivendica la sua indipendenza ma che a Firenze e provincia niente è se non il partito delle "checche". "E' evidente che ho designato quella che a me pareva una condotta "deteriore", ricorrendo ad un termine che, secondo la comune accezione, quella da casa del popolo per intenderci, designa non tanto l'omosessualità, quanto l'uomo molto effeminato, ritenuto pertanto "meno forte". Il significato del lemma, in una parola, era "debolezza"; nient'altro.  Tuttavia uno dei destinatari si sentì personalmente offeso dal termine utilizzato e chiese la mia espulsione dal partito. Occorre specificare che la cosa precedeva di pochi giorni il congresso che avrebbe determinato il nuovo segretario regionale e la persona in oggetto, a mio parere più che sentirsi offeso, "cavalcò" la cosa a scopo elettorale. Comunque chiese anche la mia espulsione dal partito. E' evidente che avendo già rassegnato le dimissioni, avrei potuto fregarmene della cosa e lasciarla correre, tuttavia non ritenevo dignitosa tale modalità di uscita e decisi di impegnarmi nella causa intentata contro di me davanti al collegio nazionale di garanzia del partito di Di Pietro. Il 15 novembre ci fu l'udienza a Roma che si concluse con questa sentenza emessa il 30 dello stesso mese:   
Quindi, prego prendere nota, onde evitare spiacevoli disguidi, che a mio carico non c'è mai stata nessuna espulsione ma, solamente una ammonizione e diffida. OVVIAMENTE, soddisfatto del risultato, fece seguito la mia SPONTANEA uscita dall'Idv, confermando le dimissioni già presentate a suo tempo.