Chiudiamo con questa riflessione fra il serio e il faceto (decidete voi), il capitolo amministrative 2014; ne sconteremo le conseguenze per i prossimi cinque anni e questo è l'elemento più importante, per il resto, il titolo ha come dire, un aspetto da pettegolezzo. La formazione della giunta, a dire la verità prevista e prevedibile, desta molte perplessità in merito al metodo adottato, ma questo è, e questo sapevano già i cittadini che hanno optato a stragrande maggioranza per questa scelta. Non di meno, dobbiamo comunque chiudere gli occhi e tapparci il naso anzi...In un precedente post, avevamo incoronato il Sindaco quale miglior tattico di queste elezioni comunali; i cittadini lo hanno premiato oltre ogni aspettativa, tanto che da un punto di vista materialistico, Alberto Cristianini ha a Signa il potere che nessun sindaco ha mai avuto fino ad oggi e quello che ancor più stupisce, questo potere va in barba a Renzi ed ai suoi adepti. Come? Semplice, da una parte l'alibi dei consensi, dall'altra l'alibi dei giovani ancora da formare, per far si che Signa abbia per i prossimi cinque anni, una giunta totalmente bambagioniana, con un Sindaco che accentra su di se le deleghe sulla gestione del territorio: urbanistica e lavori pubblici. Ma andiamo per gradi, anche perchè direte voi, Critianini si è tenuto la delega dell'urbanistica e non quella dei LL.PP. che ha messo nelle mani di Paoli. Bravi proprio qui volevamo arrivare, ma partiamo dall'inizio!L'inizio sta nella formazione della lista dei candidati del PD: tutti in pista e chi l'ha più lungo se lo tira! I risultati danno ragione a Cristianini tanto che il numero di preferenze aumenta esponenzialmente rispetto alle precedenti elezioni. L'ha avuto più lungo (il numero dei consensi) la Fossi Marinella che ha sbaragliato tutti con un vero e proprio record di preferenze. Dietro di lei, l'altro Fossi, Giampiero e per entrambi la vittoria à ancor più da sottolineare in quanto l'omonomia poteva creare dei disagi. Bene, per loro l'assessorato che non dovrebbe discostarsi più di tanto da quelli gestiti nella scorsa legislatura. Poi inizia il dolore, terza classificata una renziana doc, quella Chiara Giorgetti che a Signa è sempre stata la promotrice dei comitati per Renzi, anche quando Cristianini e l'intera giunta optavano quale giusto codazzo di Bambagioni, per Bersani. Poi con il cambio di umori e l'ancora del segretario metropolitano, via tutti "formalmente" da Renzi, con un improponibile voltagabbana ai danni di Bambagioni al quale tutti i citati sopra, debbono il merito dei loro successi in politica. Torniamo comunque alla formazione della giunta. Terza dicevamo è Chiara Giorgetti alla quale di diritto secondo i criteri adottati. dovrebbe spettare, un sacrosanto assessorato! Macchè, troppo giovane, la studentessa in architettura si faccia prima le ossa in consiglio comunale e poi si vedrà nella prossima legislatura. Quindi, saltata la Giorgetti, ecco riemergere La Placa quarto, ma soprattutto, ripescato Paoli che altrimenti sarebbe rimasto escluso dagli assessorati, Infatti, a dimostrazione che il passaggio all'area renziana è stato solamente un bluff, il ruolo di Vice Sindaco spetta di diritto alla pupilla di Bambagioni, Sara Ambra che alle precedenti amministrative era entrata in consiglio comunale solamente grazie ai ripescaggi e che a queste elezioni non si era candidata poichè nel frattempo era stata eletta segretaria del PD signese. Tornando alle deleghe, dei quattro assessori citati, il solo Federico La Placa avrebbe un'esperienza professionale ed un titolo di studio per interessarsi della gestione del territorio. Abbiamo visto che Cristianini si è riservato quello che da sempre (chissà perchè) è considerato l'assessorato più ambito, quello all'urbanistica. Bene, La Placa andrà ai Lavori Pubblici direte voi. Illusi, i lavori pubblici vanno al ferroviere in pensione Paoli che non ha nessuna competenza in merito. Non ce ne voglia Paoli, in quanto lo stesso commento sarebbe stato con l'investitura di altro suo collega privo di requisiti, ma sinceramente, non condividiamo questo fare di Cristianini che, evidentemente dopo aver mantenuto per due legislature la delega dei lavori pubblici, lo farà anche per la terza con Paoli che manterrà le sue solite funzioni in ambito territoriale, fungendo a nostro avviso, da prestanome per le opere pubbliche. Risultato? L'intera gestione del territorio sarà nelle mani del sindaco.
Cristianini incoronato re di Signa, sbatte Renzi fuori dalla giunta!
Chiudiamo con questa riflessione fra il serio e il faceto (decidete voi), il capitolo amministrative 2014; ne sconteremo le conseguenze per i prossimi cinque anni e questo è l'elemento più importante, per il resto, il titolo ha come dire, un aspetto da pettegolezzo. La formazione della giunta, a dire la verità prevista e prevedibile, desta molte perplessità in merito al metodo adottato, ma questo è, e questo sapevano già i cittadini che hanno optato a stragrande maggioranza per questa scelta. Non di meno, dobbiamo comunque chiudere gli occhi e tapparci il naso anzi...In un precedente post, avevamo incoronato il Sindaco quale miglior tattico di queste elezioni comunali; i cittadini lo hanno premiato oltre ogni aspettativa, tanto che da un punto di vista materialistico, Alberto Cristianini ha a Signa il potere che nessun sindaco ha mai avuto fino ad oggi e quello che ancor più stupisce, questo potere va in barba a Renzi ed ai suoi adepti. Come? Semplice, da una parte l'alibi dei consensi, dall'altra l'alibi dei giovani ancora da formare, per far si che Signa abbia per i prossimi cinque anni, una giunta totalmente bambagioniana, con un Sindaco che accentra su di se le deleghe sulla gestione del territorio: urbanistica e lavori pubblici. Ma andiamo per gradi, anche perchè direte voi, Critianini si è tenuto la delega dell'urbanistica e non quella dei LL.PP. che ha messo nelle mani di Paoli. Bravi proprio qui volevamo arrivare, ma partiamo dall'inizio!L'inizio sta nella formazione della lista dei candidati del PD: tutti in pista e chi l'ha più lungo se lo tira! I risultati danno ragione a Cristianini tanto che il numero di preferenze aumenta esponenzialmente rispetto alle precedenti elezioni. L'ha avuto più lungo (il numero dei consensi) la Fossi Marinella che ha sbaragliato tutti con un vero e proprio record di preferenze. Dietro di lei, l'altro Fossi, Giampiero e per entrambi la vittoria à ancor più da sottolineare in quanto l'omonomia poteva creare dei disagi. Bene, per loro l'assessorato che non dovrebbe discostarsi più di tanto da quelli gestiti nella scorsa legislatura. Poi inizia il dolore, terza classificata una renziana doc, quella Chiara Giorgetti che a Signa è sempre stata la promotrice dei comitati per Renzi, anche quando Cristianini e l'intera giunta optavano quale giusto codazzo di Bambagioni, per Bersani. Poi con il cambio di umori e l'ancora del segretario metropolitano, via tutti "formalmente" da Renzi, con un improponibile voltagabbana ai danni di Bambagioni al quale tutti i citati sopra, debbono il merito dei loro successi in politica. Torniamo comunque alla formazione della giunta. Terza dicevamo è Chiara Giorgetti alla quale di diritto secondo i criteri adottati. dovrebbe spettare, un sacrosanto assessorato! Macchè, troppo giovane, la studentessa in architettura si faccia prima le ossa in consiglio comunale e poi si vedrà nella prossima legislatura. Quindi, saltata la Giorgetti, ecco riemergere La Placa quarto, ma soprattutto, ripescato Paoli che altrimenti sarebbe rimasto escluso dagli assessorati, Infatti, a dimostrazione che il passaggio all'area renziana è stato solamente un bluff, il ruolo di Vice Sindaco spetta di diritto alla pupilla di Bambagioni, Sara Ambra che alle precedenti amministrative era entrata in consiglio comunale solamente grazie ai ripescaggi e che a queste elezioni non si era candidata poichè nel frattempo era stata eletta segretaria del PD signese. Tornando alle deleghe, dei quattro assessori citati, il solo Federico La Placa avrebbe un'esperienza professionale ed un titolo di studio per interessarsi della gestione del territorio. Abbiamo visto che Cristianini si è riservato quello che da sempre (chissà perchè) è considerato l'assessorato più ambito, quello all'urbanistica. Bene, La Placa andrà ai Lavori Pubblici direte voi. Illusi, i lavori pubblici vanno al ferroviere in pensione Paoli che non ha nessuna competenza in merito. Non ce ne voglia Paoli, in quanto lo stesso commento sarebbe stato con l'investitura di altro suo collega privo di requisiti, ma sinceramente, non condividiamo questo fare di Cristianini che, evidentemente dopo aver mantenuto per due legislature la delega dei lavori pubblici, lo farà anche per la terza con Paoli che manterrà le sue solite funzioni in ambito territoriale, fungendo a nostro avviso, da prestanome per le opere pubbliche. Risultato? L'intera gestione del territorio sarà nelle mani del sindaco.