Lo zibaldone

Signa: è' giunto il momento del fare. Il Fronte Nazionale, una realtà dalla parte dei cittadini


Adesso è veramente terminata la "sbornia elettorale"; il risultato è palese e verte tutto a favore del PD di Renzi. Noi sappiamo che al voto di protesta si è sostituito il voto della speranza, ma sappiamo anche che l'elettorato, così frivolo, instabile e così facilmente manovrabile, avrà una nuova e più decisa delusione. Il Fronte Nazionale a Signa chiude tuttavia la fase dell'analisi del voto e delle valutazioni di una giunta che si viene a creare secondo criteri che non trovano altra logica se non quella del voto di scambio. Tuttavia è nostro compito pensare ai cittadini ed in particolare a quella parte di cittadini che vengono definiti "ultimi". E' l'impegno che ci siamo assunti dal giorno della nostra nascita, è l'impegno che intendiamo portare avanti senza se e senza ma. E' quindi nostra intenzione aprire un dialogo con tutte le forze politiche presenti sul territorio, per un percorso collaborativo che abbia per fine ultimo l'amministrazione con il criterio del buon padre di famiglia. Il FN non guarda da dove vieni, ma dove vuoi andare. Primo punto all'ordine del giorno della nostra attività, sarà la trasformazione di un immobile o parte di questo, a rifugio per i signesi senzatetto, soprattutto per l'emergenza freddo. Il comune di Signa ha numerosi immobili che sono in stato di abbandono o sotto utilizzati e ci riferiamo in particolare alla ex caserma dei carabinieri. Un ricovero decente per tutti i componenti di una collettività, è indice di civiltà, oltre che di rispetto per la natura umana. Tuttavia crediamo che qualora sia possibile, chi riceve aiuto debba dare in cambio parte del suo tempo alla collettività, secondo il criterio che per avere occorre anche dare. Troppo spesso parliamo di sicurezza stradale, ma poi non facciamo niente per averla. Il progetto della cassa di espansione dei Renai, prevede decine di milioni di investimenti, ma fra le opere accessorie non è prevista una pista pedociclabile in riva sinistra del Bisenzio, lungo la via Arginestrada dove di recente si sono consumati due incidenti mortali. La strada è oggettivamente pericolosa e non consente di scambiarsi a due autovetture in presenza di un pedone o di un velocipede. Per ovviare a questo pericolo reale, occorre creare un percorso protetto per gli utenti deboli della strada. Non prevedere tale opera nel contesto dei lavori della cassa di espansione, rappresenta la perdita di un'occasione unica che avrebbe strascichi negli anni futuri, come stiamo vivendo l'occasione persa di due corsie carrabili adiacenti al ponte della nuova linea ferroviaria di Lastra a Signa. Lecore è una realtà da preservare ma ancor prima, da ricondurre ad un livello di vivibilità adatto al nostro millennio. Per questo urge l'intervento della massima autorità locale in fatto di sanità, ovvero il sindaco, affinche Publiacqua che ha in gestione il sistema fognario comunale, si attivi per il collegamento delle fogne di Lecore, attualmente a dispersione, con il sistema fognario centrale. La salute è un bene primario ed il sindaco non può non farsi carico delle responsabilità che sono proprie della sua figura istituzionale.Per evitare lo sperpero di denaro pubblico, al centro del nostro interesse sarà anche la prevista ubicazione dell'area di sosta per camper, da localizzare in luogo diverso da quelli attualmente individuati dalla precedente e quindi attuale amministrazione. Su questi pochi ma importanti punti, intendiamo confrontarci sia con la maggioranza che con le forze di opposizione, senza preclusione alcuna, ma sempre dalla parte dei cittadini.