Lo zibaldone

Viabilità alternativa: da Firenze una nota positiva nel letargo di Signa


Era il 5 maggio 2013 quando trattai a 360° la viabilità ciclabile intorno a Signa, con un pensiero particolare all'occasione degli imminenti mondiali di ciclismo ed alle tante opportunità di investimento in tale ambito che questa manifestazione offriva. Purtroppo niente di quanto prospettato è stato fatto, a dimostrazione di quanto sia distante il nostro modo di pensare ed operare rispetto all'Europa alla quale ci vorremmo ispirare  http://blog.libero.it/SIGNA/12077726.html    Ad ogni buon conto, nella delusione generale, non si può che dare atto dei piccoli, sconclusionati, passi avanti nella rete di piste pedociclabili del comune di Firenze e, di fronte all'immobilismo che regna a Signa, non possiamo che rallegrarcene. E' così che l'altra sera, tornando da lavorare spingendo la fida bicicletta tetano, ho notato che il tratto di pista pedociclabile che corre lungo il canale della Goricina è stato sistemato nel fondo di terra battuta ma, soprattutto, è completamente illuminato e rappresenta un'idoneo percorso dall'indiano alla stazione ferroviaria della Piagge, dove si collega alla pista ciclabile costruita nel 2014 in adiacenza alle vie Lazio, Lombardia e Sala come da determina dirigenziale 2014/M/02392.
 
In un contesto di area metropolitana, dove per prima la viabilità dovrebbe coordinarsi fra i vari contesti urbani, la possibilità di procedere in pista protetta, termina per gli utenti deboli della strada, al confine comunale con Campi Bisenzio. E per arrivare nel comune di Signa? La strada normale, in promiscuità con gli altri veicoli e con alcune centinaia di metri privi di illuminazione pubblica. Che dire? Non si può avere tutto ma almeno Firenze qualcosa offre, mentre a Signa, nonostante le promesse elettorali degli ultimi quindici anni, siamo rimasti ai duecento metri mozzi e senza logica di Sant'Angelo a Lecore. A proposito, la pista ciclabile corre di fianco alla Goricina, è possibile che a Signa non sia possibile creare una rete pedociclabile a basso, bassissimo costo, usufruendo dei quattro metri di rispetto dal ciglio di sponda meglio conosciute come marezzane?