Lo zibaldone

Ischia, isola di colori e di Fondi Europei


Che c'azzeccano i colori con i fondi elargiti dall'Europa? Chi conosce questo blog sa che non si ferma mai alla facile apparenza ma cerca di giungere alla sostanza delle cose. Ecco quindi che troviamo in queste poche righe, una rapida recensione dell'hotel, una descrizione fotografica dell'isola e perchè no, anche un commento sulle capacità dei suoi amministratori, di attingere a quei fondi europei che a noi cittadini della civilissima Toscana, appaiono un miraggio, il tutto come sempre fra il serio e il faceto senza la pretesa di essere destinatari di una verità assoluta.Partiamo dalla sostanza dell'isola e...... di sostanza ad Ischia ne abbiamo molta, ad iniziare dalla ricchezza del suo mare, 
senza tralasciare i frutti di una terra ricca, che proprio in inverno ostenta i colori dei suoi agrumeti.
Tuttavia l'isola ha nel turismo il pernio della sua economia e turismo non è solo mare ma, soprattutto in questo periodo, terme. Ecco quindi che non poche sono le strutture alberghiere aperte dodici mesi l'anno, ed una di queste è proprio quella che ci ospita: l'Hotel President, della catena Dim Hotels http://www.dimhotelischia.it/ , una catena alberghiera di proprietà della famiglia Di Meglio che, a testimonianza dell'ottimo rapporto qualità/prezzo, ci ospita per il terzo anno, sia pure sempre in strutture diverse. Lo scorso anno avevamo già trattato su questo blog sia Ischia che il Grand Hotel Re Ferdinando  http://blog.libero.it/SIGNA/12657979.html  con giudizi buoni ma destinati quest'anno a netti miglioramenti, sia per l'ospitalità che per aspetti amministrativi dell'isola risultati alquanto inaspettati.Dicevamo che la Dimhotels è una società locale e come tale rappresenta a mio avviso un'eccellenza nel campo ricettivo che ha nella puntualità, chiarezza di contenuti e qualità del servizio i suoi punti di forza: nelle tre esperienze, mai un contrattempo od un motivo di cui lamentarsi sia per quanto riguarda la fase organizzativa, che i trasferimenti (offerti in convenzione) che la permanenza in loco, il tutto per un corrispettivo che non trova eguali in altre realtà del centro/nord Italia.L'hotel President che ci ha ospitati quest'anno è un quattro stelle somigliante più ad un resort che ad un albergo, avendo le camere su tre corpi diversi, collegati da corridoi che tuttavia hanno percorsi protetti. Scrivente e consorte condividono l'esperienza con altre due coppie, gli inseparabili Franco e Franca ed i "nuovi acquisti" Roberta e Mauro.
 L'albergo è posizionato sulla collina sovrastante il porto di Ischia e le camere sono rivolte verso le piscine o, come la mia, hanno balcone e vista panoramica sulla baia
 Le camere sono normalmente grandi,  ben curate, puntualmente pulite e rifornite dei prodotti di usura.Nel "pacchetto" vacanze, sono previsti i fanghi e quindi iniziamo con il settore del benessere che viene valutato superiore a quello offerto l'anno precedente al Re Ferdinando, sia per le strutture che per la professionalità e gentilezza degli operatori che agiscono nel reparto fanghi e massaggi. L'hotel risulta dotato di tre piscine, una interna e due esterne, tutte con acque termali calde e vivibili con ogni tipo di clima esterno, a differenza del Re Ferdinando che aveva la piscina esterna non utilizzabile nello stesso periodo. Carina e di medie dimensioni la vasca interna,
esternamente, vi è la vasca grande a profondità variabile ed una terza più ridotta a forma di cuore con idromassaggi e cascata a gettone. 
Non a caso, la piscina a forma di cuore è risultata la favorita dai miei compagni di vacanze
ovviamente non senza la mia benedizione
Il servizio portineria è puntuale, il personale del bar è sempre allegro e disponibile, mentre il personale di sala risulta impeccabile nell'abbigliamento ed ha la giusta professionalità  per alberghi di tale categoria, con unico neo nell'eccessiva fretta nell'effettuare il servizio, dove spesso i primi sono serviti prima ancora che il cliente abbia terminato con l'antipasto. Lo stesso muoversi dei camerieri all'interno della sala, fa talvolta pensare che all'istituto alberghiero le ore di educazione fisica siano prevalse su quelle di pratica di sala, tanto frenetico e poco elegante è questo movimento. In un ambiente dove la vita del cliente scorre lenta fra un fango, un massaggio, una nuotata.  una passeggiata e le varie attività serali, la frenesia della sala ristorante sembra stonare un pò.
Siamo pur sempre in un quattro stelle, certo non paragonabile al pari stellato Villa Crespi, così come non lo sono i prezzi, tuttavia l'eccessiva voglia di liberare la sala (questo sembra) non pare rendere giustizia ad una cucina dove la brigata svolge più che egregiamente il suo compito, con lo chef D. Mazzella che riesce a valorizzare al massimo prodotti poveri di mare e di terra, frutto di un budget sicuramente non elevato. 
La cucina non risulta mai banale e non vi sono fondi comuni a più portate, come invece accadeva solitamente nelle precedenti esperienze del Re Ferdinando e del St Raphael, l'altro albergo della catena visitato precedentemente. I cibi risultano esaltare sempre il sapore degli ingredienti e sono sporzionati egregiamente dal personale di sala. A pranzo e cena, vasta sceltà della carta che prevede sempre gelato a pranzo e dolce la sera in alternativa alla frutta fresca. Abbondanti le porzioni con il buffet degli antipasti ricco di verdure crude, lesse e grigliate. Abbondante e varia anche la colazione. Peccato che il menù non comprendesse il coniglio all'ischiana, ma non si può avere tutto.Il centro di Ischia dista dieci minuti a piedi dall'albergo che comunque offre un servizio navetta gratuito.La DimHotel presenta ottime offerte per tutto l'anno e, usufruendo di queste, siamo certi che il cliente resterà soddisfatto in ogni sua struttura. Per quanto constatato di recente dallo scrivente, l'Hotel President nel rapporto qualità/prezzo risulterà una scelta eccellente.Andiamo oltre in questa Ischia a tutto tondo!E come non sorridere quindi alla simpatia campana?
In questo cartello l'ironia si coniuga perfettamente con il gusto dei due dolci che, unitamente alla pastiera, sono universalmente conosciuti ed apprezzati. Ironia e strade talvolta di ridotte dimensioni, rendono la vecchia ape uno dei mezzi di trasporto preferiti soprattutto dai sempre numerosi stranieri.
mentre rari ma  vere chicche, sono i negozi dei veri prodotti locali
Ad Ischia Ponte una libreria con numerosi testi dedicati al territorio, fra i quali si confonde uno statutario quanto indifferente felino abituato al via vai dei clienti.
Tuttavia, gli isolani non si dimostrano solamente ottimi e simpatici imprenditori, ma anche dei bravi amministratori pubblici, considerata l'enorme quantità di Fondi Europei a cui sono riusciti ad attingere con la Regione Campania, sia per interventi sulle proprietà pubbliche che private. Con Fondi Europei notiamo che sono stati ristrutturati o lo stanno per essere, i lussuosissimi alberghi Regina Isabella di Lacco Ameno e Miramare di Ischia Ponte (camere da 200 a 3000 euro a notte), le scuole di Lacco Ameno, un parcheggio e salone polivalente di Ischia, il cimitero di Lacco Ameno, la strada panoramica che da Barano conduce alla spiaggia dei Maronti etc.
 
Contattato su Facebook il sindaco di Signa, chiedevo il perchè ad Ischia avevano attinto nel periodo 2007-2013 a piene mani ai fondi europei, mentre a Signa, nonostante le difficoltà oggettivamente riconosciute per la viabilità e l'elevato tasso d'inquinamento, elementi questi che avrebbero potuto darvi accesso, non si è riusciti nello stesso intento. Di seguito la risposta del sindaco:Alberto Cristianini "Da noi già è difficile spendere i soldi dati dalla regione che sicuramente la non dà. E poi non siamo preparati per avere progetti europei. Ci stiamo organizzando con i comuni della piana per preparare un ufficio."  La confessione del sindaco fiorentino rende onore alla sua onestà intellettuale, ma lascia molto perplessi dal punto di vista delle capacità amministrative, dove la piana fiorentina e la stessa regione Toscana evidentemente si dimostrano impreparate a cogliere le opportunità che l'Europa fornisce per intervenire con fondi che pure l'Italia contribuisce in maniera sostanziale a rimpinguire. Andiamo oltre con il nostro "tutto tondo" ed affrontiamo argomenti più leggeri o rilassanti; parliamo di passeggiate.L'isola non è enorme e, non fosse per la pericolosità delle sue strade strette e sempre trafficate, risulterebbe piacevole visitarla a piedi, in maniera tale da godere di ogni angolo sia naturale che familiare, amorevolmente curato come nel caso di questa abitazione la cui foto non rende giustizia.
Tuttavia sia la citata panoramica che va dalla spiaggia dei Maronti a Barano 
e soprattutto i sei chilometri che uniscono Ischia Porto a Lacco Ameno passando per Casamicciola, sono transitabili a piedi su marciapiede e talvolta ..... in buona compagnia!
Ecco quindi che natura e paesaggio sono vivibili con la tranquillità di chi è in ferie ed angoli come la baia di Ischia Porto assumono in pieno il loro aspetto fiabesco, nonostante l'innumerevole presenza di costruzioni disarmoniche frutto di quegli anni settanta quando al boom economico non è corrisposta a livello nazionale un'adeguata salvaguardia del patrimonio paesaggistico.
Sul lato opposto, da Ischia Porto a Ischia Ponte troviamo la passeggiata intrisa di negozi, per poi girare dietro verso la Torre Michelangelo e la spiaggia Cartaromana, senza mai perdere d'occhio il Castello Aragonese. 
 Se si decide di lasciare le due strade interne a favore della costa, ecco che il nostro camminare ci porta a godere del paesaggio marino più vero, quello invernale,
dove i colori di un'organizzazione disarmonica, ti riportano all'essere in un paese mediterraneo che poco ha da condividere con la precisione anglosassone.
Di altro tenore e con ancor più propensione turistica, l'altra punta dell'Isola, Sant'Angelo, dove tutto rallegra il cuore, dal paesaggio ai semplici gesti di un pescatore, se non alla visione di un cancello impreziosito da modesti inserti di vetro dal quale lo sguardo va oltre nell'infinito azzurro. 
  
 
 
Che sto dicendo, quasi quasi divento romantico nel descrivere un'isola della quale già avevo parlato un anno fa. E poi, vi sono schiere di guide dalle quali potete attingere per avere informazioni sulla Madonna di Zara (ogni mercoled' pomeriggio la funzione religiosa), i giardini della Mortella (riaprono ad aprile) se non la baia di Sorgeto, nel comune di Forio ad ovest di S. Angelo, raggiungibile da Panza mediante una scalinata ripida che scende giù al mare con la costa sassosa e le sorgenti di acqua calda che rendono questo lembo di mare balneabile anche nei mesi più freddi. Lungo la statale 270 che effettua tutto il giro dell'isola e che si può transitare usando i mezzi pubblici delle linee circolare sinistra e circolare destra (euro 1,20 il biglietto), dalla fermata Poseidon si giunge alle spiagge della Citara o, andando a destra, alla strada panoramica G. Mezzella che ci riporta a Forio. Dovunque andiate, Ischia regala colori che avrete maggior soddisfazioni se sarete voi stessi a scoprirli. Buone vacanze e ricordate quanto ci ha detto un'anziana signora: a luglio e agosto vi sentireste come tante sardine in scatola! Di mesi ne rimangono 10, non poco.