Lo zibaldone

Signa: pillole di consiglio comunale fra colpi di spugna, fantasmi e cliché


Torniamo in consiglio comunale per la seconda volta da quando questa assemblea si è insediata; un pò poco, ma l'orario delle sedute e la conformazione del consiglio che lascia poco spazio a sorprese, ci rende un pò fiacchi, preferendo di norma la consultazione degli atti mediante web ed avremo preferito che le stesse sedute fossero registrate e quindi consultabili in qualsiasi momento da casa con un semplice click; com'è noto, il Partito Democratico ha decretato per ben due volte, il 30 settembre 2010 ed il 27/10/2014 che le riprese del consiglio comunale non san da fare e forse è meglio così, considerando il basso livello tecnologico del nostro comune dove non funziona neppure l'impianto di registrazione, sostituito per l'occasione da un registratore portatile scambiato da un consigliere all'altro ad ogni intervento. Nel precedente post si citava l'incapacità di questa maggioranza nell'attingere ai fondi europei, ma basterebbe soffermarci al fatto che Signa resta forse l'unico comune d'Italia senza un'area Wi-Fi per capire come si ponga questa amministrazione rispetto alle nuove tecnologie. La seduta inizia con le comunicazioni del sindaco e Cristianini pur con soddisfazione, usa termini e toni ben più moderati rispetto a quanto fatto sulla stampa. Parliamo dei tre argomenti collegati alla viabilità e mobilità, già trattati su questo blog, il collegamento di via Arte della Paglia all'attuale ponte, la Bretellina con un nuovo ponte sull'Arno e la linea quattro della tramvia che è promesso giungerà a Signa. Come già detto, si tratta di pareri favorevoli e di promesse elettorali, niente di più. Lo stesso Cristianini ha tenuto a specificare che i tempi saranno lunghi e la conclusione delle opere interesseranno i nostri nipoti. Come accennato da tempo, forse in questo mandato inizieranno i lavori di via Arte della Paglia nel tratto Santelli/Stazione e Amendola/Indicatore; forse e con un ritardo già di dieci anni sul previsto.  Fra le righe dell'intervento di Cristianini, si legge la mossa della regione che dalle nostre parti si dice, tende a salvare capre e cavoli: la bretellina segurebbe lo stesso percorso della Bretella Stagno/Prato sia pure con declassamento da autostrada a strada di categoria C. Ma perchè seguire lo stesso percorso? Perchè per salvare il culo di coloro che hanno prodotto un danno erariale alla regione di 28,9 milioni di euro (quelli scomparsi), si è deciso di "acquisire" dalla società incaricata, il progetto della Bretella, valutandolo guarda caso, 28 milioni di euro. In questo modo, si cerca di dare un senso ai soldi scomparsi ed allo stesso tempo si utilizza il pregetto inutile a scopi elettorali per le prossime elezioni regionali. Un bel colpo di spugna che non giunge certo inaspettato a chi, come lo scrivente ed altre persone attente all'operato degli amministratori, aveva ben captato le intenzioni del presidente Rossi, al quale il 12 dicembre 2011 era stata trasmessa questa raccomandazione, evidentemente caduta nel vuoto:
 Il consiglio comunale prosegue con le interrogazioni. Romina Niccolai di Sinistra per Signa, punta il dito sulla mancanza di bagni pubblici alla stazione di Signa. Il Sindaco alza le spalle, sconfortato conferma che non solo alla stazione, ma in tutto il territorio comunale non esiste un bagno pubblico e si auspica in futuro di riuscire a crearne uno in locali che le ferrovie dovrebbero lasciare al comune e che questi darà in gestione alle associazioni. Il condizionale pervade le previsioni future. Il dibattito fra le forze politiche si accende con la mozione di Forza Italia - Rinasce Signa, avente titolo: "Trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni tra persone dello sesso celebrati all'estero" Tale mozione, prendeva spunto dal comportamento di alcuni sindaci con in testa Pisapia e Marino, che hanno assunto provvedimenti sindacali recanti l'ordine di trascrizione dei matrimoni omosessuali celebrati all'estero, nei registri dello stato civile. La mozione impegnava il sindaco di Signa a non trascrivere i suddetti matrimoni, trattandosi di atti non previsti e quindi non conformi alla normativa italiana vigente, come chiaramente e tempestivamente aveva chiarito il Ministro dell'Interno con direttiva del 07/10/2014. In pratica la mozione a firma di Vinattieri e Cerri non faceva altro che invitare il sindaco quale Ufficiale di Governo, a rispettare le disposizioni del Governo stesso; il partito di opposizione che invitava il partito al governo a rispettare le disposizioni che lo stesso governo aveva emanato. Una banalità direte voi, ma la contraddizione non finisce qui, infatti il PD locale sbugiardava il proprio governo e, votando contro la mozione, si schierava con Sinistra per Signa ed il M5* La seconda mozione presentata dai consiglieri Vinattieri e Cerri, riguardava il trasporto pubblico nelle ore notturne. Come per le latrine, tutti prendono atto che sarebbe utile ma senza lilleri non si lallera e numerose anche le difficoltà tecniche nell'ampliare anche l'attuale, risicato servizio effettuato nelle ore diurne.Spetta a Romina Niccolai farsi alfiere dei diritti di chi ha menomazioni fisiche. Questa posizione, uscita fuori già in fase di commissione non va proprio giu al PD che dichiara esservi già un regolamento degli anni 80 che sarà rivisto e pertanto la mozione viene respinta. Parlando di barriere architettoniche, la discussione era scivolata sui Renai, con il PD che rimproverava il consigliere di opposizione di essere contraria al progetto di recupero dell'area di cava. La Niccolai confermava che una componente della sua lista, Rifondazione Comunista, era sempre stata contraria al progetto, tuttavia adesso non si può non prendere atto di quanto già esistente e lavorare per migliorare la situazione, ad iniziare dall'abbattimento delle barriere architettoniche. Prendiamo spunto per tornare, rapidamente, sull'argomento Renai. L'area rappresenta il punto centrale di tutta l'attività delle amministrazioni che hanno governato Signa dal 2000 ad oggi. Intorno ai Renai ruotano interessi economici che non hanno eguali in tutta la rimanente area comunale. La stessa bretella prima e bretellina ora, sono viste dagli amministratori di Signa come collaterali al progetto renai o meglio, ai 130.000 mq di area da dare in convenzione trentennale alla Progetto Renai srl. Il Fronte Nazionale ribadisce nuovamente la necessità che le forze politiche presenti in consiglio comunale, reclamino una commissione apposita sull'area Renai, affinchè il prossimo collaudo, non contenga affermazioni amministrativamente abominevoli come il precedente. Dopo questa divagazione, torniamo al consiglio comunale di ieri. La durata di oltre cinque ore, ha consentito a tutti i capogruppo ed a molti consiglieri di prendere parte ai lavori ed ai dibattiti che si sono succeduti. Tutti ad esclusione del capogruppo di Progetto Signa, Binelli Elisa. Sappiamo che le liste "bicicletta" servono per specchietto delle allodole, ovvero per raccogliere quella manciata di voti da parte di chi si illude di optare per un qualcosa di diverso in questo caso dal PD, voti che potrebbero essere determinanti per la vittoria di coalizione. Tuttavia qualora i consensi raccolti siano tali da consentire una rappresentanza in consiglio comunale, si ha una maggiore libertà di azione e di opinione. Nel caso specifico, escluso eventualmente un momento della nostra assenza dall'aula, la Binelli non ha mai soddisfatto la legittima e consueta soddisfazione del capogruppo anche nel solo dichiarare la propria intenzione di voto. Diremo che in certi casi, dovrebbe essere consentito il voto delegato, in maniera tale da poter almeno risparmiare all'ente il gettone di presenza.Ad ogni buon conto, negli archivi del consiglio risultano due interrogazioni della scorsa estate, quando la Binelli interrogò il sindaco su due problematiche locali e di stretta attualità: via ponte alle palle e via arte della paglia. Quella degli argomenti di stretta correlazione al territorio è caratteristica che invece manca al Movimento 5 stelle. A denunciare il fatto è stato il consigliere Mannelli che è anche responsabile locale delle comunicazioni del PD. "Siete tutto fumo e poco arrosto!"è l'accusa lanciata da Mannelli nei confronti di Celentano e Fauci. Dai due non vi è stata risposta, vuoi per mancanza di tempo, vuoi perchè l'uscita è stata improvvisa ed inaspettata. Andiamo quindi a verificare l'operanto del M5* in questi primi nove mesi di mandato. Tre risultano le interrogazioni come singolo Movimento: richiesta su recupero somme indebitamente pagate dal comune a Publiacqua, destinazione dei proventi delle contravvenzioni e presenza di immobili con cemento amianto. Richieste su argomenti non strettamente del territorio ma con interesse che definiremo anche locale.  Nelle mozioni emergono invece cliché standardizzati dal partito, argomenti che sono rivenduti allo stesso modo su tutto il territorio regionale se non nazionale, quali la mozione sui rimborsi per i diritti di depurazione indebitamente percepiti da Publiacqua e dove pure il M5* ha fatto un'ottima attività informativa, la mozione sulla registrazione filmata dei consigli comunali, quella sulla salvaguardia del territorio dall'uso dei diserbanti chimici, delle sostanze tossiche anche di origine naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti al di fuori delle pratiche agricole, oppure quella relativa alla campagna del forum italiano dei movimenti della terra e per il paesaggio, oppure la mozione di contrasto alla diffusione delle sale slot e vidolottery. Che dire poi sulla mozione denominata Stop-TTIP "partenariato transatlantico su commercio ed investimenti? No, sicuramente l'affermazione di Mannelli non è stata casuale ma preparata e diremo, anche fondata. Viene dunque da chiedersi come mai un partito che utilizza il mezzo più veloce di comunicazione ed è puntualmente tutti i sabato presente con un gazebo, non esprime una politica basata sulle problematiche del territorio. Cristianini direbbe: perchè non ci sono problematiche!