Lo zibaldone

Il bordello di una destra secessionista


La proposta di riaprire i bordelli appare quanto meno campata in aria e non perchè sia un'idea da non condividere, ma perchè resta difficile, predicare la regolamentazione di un qualcosa la dove la società intera è un  bordello, dove probabilmente la cosa più stabile e coerente sono proprio le prostitute. Parlo di società, ma mi riferisco alla politica che di questa ne è emanazione. Molti continuano a chiedersi, falsamente perchè di questo ne godono, come mai esiste disaffezione verso la politica. Come potrebbe essere altrimenti? Per mezzo secolo almeno, l'Italia e gli italiani, sono stati divisi fra comunismo e liberismo, fino alla caduta del mito sovietico e a tangentopoli, che ha istantaneamente decretato la fine di quegli ideali che, evidentemente, non erano poi così solidi. La disgregazione di gran parte della classe politica, corrotta ma pur"affaristicamente" competente nel duplice significato del termine, ha sostituito i vari Almirante, Andreotti, Berlinguer, Craxi e Moro, elencati in stretta successione alfabetica, con la ragioniera leghista Rosi Mauro, per cinque anni vice presidente del senato oppure con il dipietrino Razzi   per terminare con il tattico del M5* Casaleggio che, reduce da una candidatura poco felice in una lista civica vicina a Berlusconi, diventa prima consulente di Di Pietro e poi stratega della rete di Grillo: siamo infatti nel terzo millennio e la politica si sposta sul web, ma non sempre.E' infatti di oggi la manifestazione della Lega Nord a Roma, una manifestazione che ostentava un completo panorama dell'odierno caos politico.Insieme Lega, Fratelli d'Italia e Casapound, ovvero secessionisti e nazionalisti, tutti accuratemente uniti a gridare contro quelle norme che loro stessi (Lega e FdI) hanno varato nella primavera del 2011 (trattato di Lisbona, Meccanismo Europeo di Stabilità e istituzione dei fondi per i profughi dall'Africa), prima di lasciare posto al governo Monti. http://blog.libero.it/SIGNA/12799244.html Fratelli d'Italia e Casapound, ufficialmente partiti di destra, uniti nel gioco della politica delle poltrone, in previsione delle prossime regionali, opportunismo al quale sacrificano il più alto simbolo di un partito nazionalista: il vessillo nazionale. Che tristezza vedere il poco tricolore presente ai margini di una manifestazione neanche tanto numerosa; che tristezza vedere la capitale d'Italia invasa da bandiere secessioniste!
Che squallore e sintomo di ignoranza, vedere un leghista portare l'effige di Mussolini.
Si può essere fascisti o no, ma non è contemplabile tanta ignoranza in relazione ad un periodo storico e ad uno statista che tanto hanno inciso sulla storia d'Italia: mai il Duce avrebbe contemplato un fascista con idee secessioniste. Nel suo discorso del 1920 a Trieste esclamo: "Triestini ! Il tricolore di San Giusto è sacro: il tricolore sul Nevoso è sacro; ancora più sacro è il tricolore sulle Dinariche. Il tricolore sarà protetto dai nostri eroici morti: ma giuriamo insieme che sarà difeso anche dai vivi!"  Oggi a Roma era presente una folta rappresentanza di coloro che hanno decretato l'attuale crisi economica e sociale, ma quel che è peggio è che oggi a Roma, capitale d'Italia, il tricolore ed il suo significato sono stati traditi ed offuscati da un gruppo di secessionisti con il consenso della presunta destra.  A noi piace così, fra le mani rugose di una anziana donna. W L'ITALIA