La proposta di riaprire i bordelli appare quanto meno campata in aria e non perchè sia un'idea da non condividere, ma perchè resta difficile, predicare la regolamentazione di un qualcosa la dove la società intera è un bordello, dove probabilmente la cosa più stabile e coerente sono proprio le prostitute. Parlo di società, ma mi riferisco alla politica che di questa ne è emanazione. Molti continuano a chiedersi, falsamente perchè di questo ne godono, come mai esiste disaffezione verso la politica. Come potrebbe essere altrimenti? Per mezzo secolo almeno, l'Italia e gli italiani, sono stati divisi fra comunismo e liberismo, fino alla caduta del mito sovietico e a tangentopoli, che ha istantaneamente decretato la fine di quegli ideali che, evidentemente, non erano poi così solidi. La disgregazione di gran parte della classe politica, corrotta ma pur"affaristicamente" competente nel duplice significato del termine, ha sostituito i vari Almirante, Andreotti, Berlinguer, Craxi e Moro, elencati in stretta successione alfabetica, con la ragioniera leghista Rosi Mauro, per cinque anni vice presidente del senato
Il bordello di una destra secessionista
La proposta di riaprire i bordelli appare quanto meno campata in aria e non perchè sia un'idea da non condividere, ma perchè resta difficile, predicare la regolamentazione di un qualcosa la dove la società intera è un bordello, dove probabilmente la cosa più stabile e coerente sono proprio le prostitute. Parlo di società, ma mi riferisco alla politica che di questa ne è emanazione. Molti continuano a chiedersi, falsamente perchè di questo ne godono, come mai esiste disaffezione verso la politica. Come potrebbe essere altrimenti? Per mezzo secolo almeno, l'Italia e gli italiani, sono stati divisi fra comunismo e liberismo, fino alla caduta del mito sovietico e a tangentopoli, che ha istantaneamente decretato la fine di quegli ideali che, evidentemente, non erano poi così solidi. La disgregazione di gran parte della classe politica, corrotta ma pur"affaristicamente" competente nel duplice significato del termine, ha sostituito i vari Almirante, Andreotti, Berlinguer, Craxi e Moro, elencati in stretta successione alfabetica, con la ragioniera leghista Rosi Mauro, per cinque anni vice presidente del senato