Pasqua a tavola è sinonimo di uova e agnello ovvero menù di terra; ma come può uno che mangia la pastasciutta a colazione, restare ancorato alla tradizione culinaria? Ed ecco allora che, avvolti fra le sponde di Bisenzio ed Arno, ci sentiamo più vicini al Tirreno ed oggi (qualche giorno fa per chi ha la pazienza di leggere) si mangia menù di mare!Materie prime sono il polpo, le cicale ed i branzini. Il costo? un dodicino dì eurini a testa, se le pance non sono pance da ribollita ma da stellati!Bando alle ciance e via con la pentola!ANTIPASTI: Il polpo lo si fa bollire per una trentina di minuti e poi si lascia diacciare nella su acqua: l'è morbido e pronto ad essere tagliuzzato e rifatto in un battuto di aglio/peperoncino e prezzemolo con la sfumatura di un mezzo bicchiere di bianco (l'altra metà non la buttate ma bevetela!) e due cucchiai di polpa di pomodoro a seguire. Mi raccomando, attenti al becco e non mi riferisco ai mariti, ma alle parti terminali della bocca del polpo, quella che serve a rompere le conchiglie ed il carapace dei crostacei dei quali si nutre. Qualche minuto per far ritirare il tutto e poi lo si serve in mini terrine accompagnato da cubetti di pane saltati in un filo d'olio. Per quattro persone un mezzo kilino di polpo basta, per un costo compreso del pomodoro di non più di 6 eurini
menù di mare stellato a un dodicino d'eurini
Pasqua a tavola è sinonimo di uova e agnello ovvero menù di terra; ma come può uno che mangia la pastasciutta a colazione, restare ancorato alla tradizione culinaria? Ed ecco allora che, avvolti fra le sponde di Bisenzio ed Arno, ci sentiamo più vicini al Tirreno ed oggi (qualche giorno fa per chi ha la pazienza di leggere) si mangia menù di mare!Materie prime sono il polpo, le cicale ed i branzini. Il costo? un dodicino dì eurini a testa, se le pance non sono pance da ribollita ma da stellati!Bando alle ciance e via con la pentola!ANTIPASTI: Il polpo lo si fa bollire per una trentina di minuti e poi si lascia diacciare nella su acqua: l'è morbido e pronto ad essere tagliuzzato e rifatto in un battuto di aglio/peperoncino e prezzemolo con la sfumatura di un mezzo bicchiere di bianco (l'altra metà non la buttate ma bevetela!) e due cucchiai di polpa di pomodoro a seguire. Mi raccomando, attenti al becco e non mi riferisco ai mariti, ma alle parti terminali della bocca del polpo, quella che serve a rompere le conchiglie ed il carapace dei crostacei dei quali si nutre. Qualche minuto per far ritirare il tutto e poi lo si serve in mini terrine accompagnato da cubetti di pane saltati in un filo d'olio. Per quattro persone un mezzo kilino di polpo basta, per un costo compreso del pomodoro di non più di 6 eurini