Lo zibaldone

Regionali 2015: la verbalizzazione della dichiarazione di non voto


Come più volte ribadito dal presidente Adriano Tilgher, i militanti del Fronte Nazionale hanno libertà di voto o astensione alle prossime regionali e per le amministrative, là dove il Fronte non è presente. I militanti avevano avuto poi libera scelta di aderire a liste civiche locali.Gran parte dei militanti, anche per quanto emerso nella segreteria toscana dello scorso sabato, ha optato per l'astensione, non sentendosi rappresentati da nessun candidato e stanchi di votare il "meno peggio".L'interpretazione del Ministero in merito all'art. 74 del DPR 30 MARZO 1957 N. 361 consente infatti di far annotare dal segretario della sezione elettorale, in forma concisa, un personale parere e la volontà di non partecipare al voto. Le iniziali interpretazioni del citato articolo, portavano a pensare che i reclami previsti, potessero riguardare esclusivamente le operazioni di voto e non pareri di carattere politico. Il riferimento all'art. 1 della Costituzione, relativamente alla sovranità popolare, ed il sempre maggior numero di elettori che chiedeva di poter verbalizzare un reclamo in tal senso, ha evidentemente condotto il Ministero ad allargare il campo interpretativo a quello che è il diritto dell'elettore di esprimere un parere politico da verbalizzare, in merito al suo non voto, senza che la scheda sia registrata come nulla.Nel paragrafo § 75 delle Istruzioni per le operazioni elettorali "Rifiuto di ritirare la scheda. Restituzione della scheda prima di entrare in cabina.Reclami e dichiarazioni di astensione o di protesta" , viene spiegato con molta chiarezza l'argomento. http://www.interno.gov.it/sites/default/files/pubblicazione_istruzioni_regionali_7-2015.pdf  E' evidente che la volontà dell'elettore deve essere espressa in forma sintetica, e responsabile penalmente della non trascrizione del reclamo è il segretario di sezione e non il presidente, salvo altri addebiti. La differenza fra fare la dichiarazione senza ritirare la scheda e quella di ritirarla e solo dopo fare la dichiarazione, non è solo formale ma sostanziale; nel primo caso non si è considerati votanti e nel secondo la scheda è annullata e quindi rientriamo nel computo degli elettori che hanno partecipato al voto.A questo punto la frase del dissenso. La più comune è "Non mi sento rappresentato da questa classe politica", ma ognuno può variare secondo la propria fantasia, stando attenti a non utilizzare frasi che potrebbero risultare ingiuriose verso alcuno.