Lo zibaldone

TOSCANA: Vince il PD perdono le opposizioni


Spesso i risultati elettorali non hanno valori oggettivi o non si vogliono vedere. L'analisi oggettiva dei numeri, se fatta con vero spirito critico, questa volta in Toscana porta ad un'unica, triste, certezza: vince il PD e perdono le opposizioni.Questi i numeri ed il raffronto con la precedente consultazione regionale:a) nel 2010 i votanti furono 1.827.266, nel 2015 sono stati 1.441.510, con una flessione di 385.756 votanti, una voragine di voti.b) nel 2010 il P.D. si accreditò di 641.214 voti, mentre nel 2015 sono stati 614.406 i voti a suo favore con una flessione di 26.808 voti. E' quindi spontaneo affermare che meno del 7% del totale delle nuove astensioni appartiene a quel partito, il rimanente 93% delle astensioni in aumento, è riconducibile ai partiti di opposizione.Quindi, ben 358.948 elettori che nel 2010 non avevano votato PD, non hanno ritenuto di dover dare nuovamente fiducia ai partiti di opposizione, un numero che se convogliato in un un unico partito, savrebbe valso il secondo posto in Toscana. Attualmente, secondo partito è la Lega Nord, che con 214.238 voti, è l'unico partito che aumenta il numero di elettori e lo fa in maniera oltremodo marcata. Un risultato positivo e frutto del grande impegno svolto da Salvini in Toscana in questa campagna elettorale e non certo dei quattro consiglieri che già cinque anni fa erano entrati in consiglio regionale e di cui nessuno si ricorda l'esistenza. Risultato positivo ma non eccezionale e che deve far riflettere. Infatti aggiungendo i voti di FdI ( 51.077) e Forza Italia (112.394),  porta a 377.709 gli elettori del centro destra, di gran lunga un numero inferiore alla somma della coalizione del 2010 che aveva totalizzato 510.641 voti. Quindi Salvini è riuscito a trasferire nella lega solo una parte degli elettori del centro destra, mentre oltre 140.000 hanno fatto altre scelte, fra le quali senza dubbio l'astensionismo. Queste regionali hanno determinato la sconfitta della sinistra, che si dimostra oltremodo incapace di presentarsi alle elezioni con modalità atte ad essere comprensibili nella linea politica e nei simboli, metodologie queste che creano sconcerto nell'elettorato, almeno quello tradizionale. Nozze gay e integrazione inoltre rappresentano argomenti per nicchie di intellettuali post comunisti ma non vanno certo a saziare né la pancia né il cervello di disoccupati e pensionati con pensioni sociali.Scontato ma forse ancor più vigoroso, il tracollo di Forza Italia, un partito destinato a nuove frontiere e che non ha mai creduto nella ToscanaPerde il M5 stelle dove, pur entrando per la prima volta in consiglio regionale, ha ottenuto 200.583 voti a fronte dei 532. 875 voti delle politiche 2013, che vede quindi più che dimezzati gli elettori in meno di due anni.In questo contesto generale, emerge quindi che nessun programma, nessuna forza politica, si è dimostrata in grado di fornire una risposta al malcontento generale che pervade la società civile. Crisi economica, morale, istituzionale e di identità, ognuno ha cercato più o meno di dare una risposta ad un solo argomento, senza tuttavia dimostrare di avere un progetto politico rivolto al futuro nella globalità dei problemi. Le vittorie registrate, se tali possono appunto essere indicate, rappresentano un risultato effimero destinato a perdersi nel tempo e nel breve periodo. In una visione di reale alternativa al PD, non si può sperare nella sua autodistruzione ma occorre gettare le fondamenta per un'alternativa credibile che dia seguito ai proclami con attività tangibili sul territorio. In Toscana il 52% degli elettori non è soddisfatto nè di chi governa né di chi sta all'opposizione.A Signa, dove pure era presente il candidato PD Bambagioni che ha raccolto consensi oltre ogni aspettativa e dove il PD vola al 60%, la percentuale degli scontenti è superiore alla media regionale con il conseguente minor consenso per le forze di opposizione. Su questi elementi oggettivi e sulle problematiche del territorio, dovrà formarsi a Signa quel necessario consenso atto a garantire un'alternativa credibile al monocolore PD. Gli argomenti legati al territorio ci sono, occorre la volontà e la forza di sapersi slegare a livello locale, da inutili vincoli pseudo-ideologici che portano alla completa disgregazione.DI SEGUITO ALCUNI COMMENTI SUL POST PUBBLICATI SU FBAlberto Danese Analisi interessante, da sviluppare più approfonditamente !Giovanni D'Uva Le giravolte di parole secondo le quali nel passato vincevano anche i perdenti non servono più. Il PD ha vinto anche se in Toscana ha perso il 10%, l'opposizione è Kaputt anche se qualche partito raggiunge un inutile 20%. IL PD vince per il potere clientelare ben radicato e siccome non sono un manicheo credo che - i cari casi - amministra anche con sovoir faire. L'alternativa sarebbe salutare per il bene dei cittadini e per il bene delle democrazia, ma se il popolo non vuole affrontare il dilemma si terrà il "baronato" vita natural durante.Alessandro Mori La fuga dal voto indica che gli elettori non hanno trovato l'alternativa, sta a chi vuol fare politica crearla; il potere clientelare come lo hai definito, può contare su un numero sempre inferiore di elettori, il problema è convincere i non votanti, adesso la maggioranza, ad un'alternativa credibile-Pietro Fauci caro alessandro mi dispiace contraddirti per l'ennesima volta, ma come fai a dire che per il m5s in Toscana sia una sconfitta? abbiamo piazzato 5 consiglieri ricordandoti come dici tu nell'articolo, che non eravamo presenti in regione, il confronto con il 2013 non regge perché prendendo ad esempio signa abbiamo mantenuto il nostro elettorato cosa non di poco conto visto che siamo una forza politica nuova sul territorio! perché non dici che il vero vincitore di queste elezioni é l'astensionismo? o ti piace solo dare dei dati errati a favore del pd?Alessandro Mori io ho riportato i numeri, poi ho fatto un ragionamento personale. Non avendo paragoni con il 2010, ho preso le politiche del 2013 e il M5* ha, in Toscana, perso circa 3/5 degli elettori, così come la Lega ha più che raddoppiato i suoi rispetto alle precedenti regionali, ma non ha arginato l'emorragia del centrodestra. La cosa importante cmq, al di là delle valutazioni che saranno proprie di ogni partito, è la parte finale del post, dove si chiedeva una risposta che guardava al futuroPietro Fauci hai riportato solo una parte dei numeri visto che citi nell'articolo la vittoria del pd con il 60% a signa e non dici che il m5s rispetto alle comunali del 2014 ha consolidato ed addirittura migliorato la percentuale dei propri elettoriAlessandro Mori Scusa Pietro, come prima accennato ogni partito è libero di fare la propria analisi dei voti. Il post però è chiaro, e parla di elettori e astensionismo. L'analisi non teneva conto del risultato comunale ma se proprio ci tieni, posso informarti che il M5° è passato a Signa da 957 voti del 2014 ai 700 del 2015, con una flessione di 257 voti ovvero 257 persone che lo scorso anno vi hanno dato fiducia, domenica sono andati al mare o hanno fatto altre scelte. E' evidente che le percentuali danno risultati diversi, in quanto si riferiscono ai soli votanti. Ma, ripeto, la parte importante del post era quella finaleAlessandro Mori ormai mi hai spinto a guardare anche le comunali, da dove emergono i dati che già conoscerai: 3000 elettori in meno rispetto allo scorso anno, diminuzione di elettori per tutti i partiti ad esclusione di Lega Nord che, non presente come lista, aveva candidato tre suoi rappresentanti nella lista che sosteneva Vinattieri e che nel complesso ottenne poco più di 400 voti mentre alle europee da sola Lega fu votata da 203 elettori. L'altro ieri la Lega Nord ha ottenuto a Signa 837 voti, quindi pur non avendo tappato l'emorragia dei voti dall'area centro destra e pur non godendo della mia particolare simpatia, a ragione può ritenersi l'unica vincente fra le opposizioni.