Lo zibaldone

PASSO DELLA CROCE ARCANA E CAPANNO TASSONI


Contro la calura estiva cos'è meglio di un salto sull'Appennino al Capanno Tassoni, via Passo della Croce Arcana, dove oltretutto si "sgrana anche bene?"Per raggiungere la meta, con Franco e Franca, questa volta non utilizziamo i camper ma due più agili scooter di modesta cilindrata: un Yamaha 150 ed un Kymco 200, chiamati a sopportare il non trascurabile peso dei quattro protagonisti.Partenza alle 9 da San Mauro con sosta a Prato dove si accodano gli amici (accodano è un termine improprio, poichè sono loro che ci conducono alla meta).La strada scorre via rapidamente e piacevolmente anche nei curvilinei tratti della regionale 66 che ci porta a San Marcello Pistoiese da dove imbocchiamo la 12 per Cutigliano, il grazioso comune posto a 678 metri s.l.m. che conta 1500 anime che si moltiplicano in queste giornate afose. Avevamo già fatto tappa lo scorso anno in questo splendido paese, oltretutto incasinato oggi da una corsa podistica. Quindi, il tempo di una veloce passeggiata, due foto demenziali e via, si riparte. 
La Croce Arcana ci vede arrivare dopo un novantino di Km alle ore 12 circa e cosa fareste voi a 1669 metri di altezza, con un venticello fresco che addolcisce il sole limpido tipico delle giornate splendide in montagna? Io mi berrei un birrino freddo, sempre e comunque, ma poichè il birrino non c'è, mi porto alla vetta dove il mio narcisismo più che comprensibile, si merita un autoscatto (selfie fatelo dire agli anglosassoni), mentre le signore si superano con una cicchina ad alta quota. Ceppo? Lui mostra il fisico non proprio da alpino. 
Basta ciance, stanco per i cento metri fatti a piedi (ma in salita) e bisognoso di un "rinforzino", ci portiamo al Capanno Tassoni, che si trova a circa 10 minuti di scooter e 45 a piedi dal passo. Abbiamo prenotato per le 14 ma un tantino di anticipo non guasta. Giungiamo sul posto nel caos più completo di un assembramento di persone che sembra abbiano abbandonato in massa Modena per il vicino appennino. Infatti nella moltitudine di persone siamo unici e non solo perchè i più belli, ma perchè forse gli unici toscani. Ci sentiamo un pò stranieri, ma qualcosa ci accomuna con gli altri, la lunga coda per il WC. Infatti il locale ha un solo servizio unisex per i clienti, mentre per la moltitudine delle persone che hanno invaso il bosco circostante, un solo ulteriore WC. 
Dopo questa doverosa informazione, nel senso che domenica prossima chi vi si recalo faccia con un WC chimico a corredo, è tempo di sgranare. Acqua di fonte e vino locale, per bagnare primi particolari e con pasta fatta in casa, ad esclusione degli gnocchi. Il menu è di due tipi: solo primi a 6 euro, oppure pranzo completo con secondi a buffet per 18 euro. Come primi gli gnocchi ai 4 formaggi e speck, oppure tagliatelle con varietà di farine e di sughi, non sempre indovinati. Per secondi nel buffet vi erano tre tipi di cinghiale, formaggi e salami, accompagnati da tighelle. Quindi il pranzo completo con coperto (2 euro), caffè (1 euro) e grappa (2 euro) viene 23 euro più il vino il cui prezzo chiaramente varia anche non poco. Credo che ci si possa stare, tuttavia non in alta stagione o nei fine settimana: si mangia meglio e non importa portarsi il wc da casa. Da dire che all'esterno vi erano un paio di gazebo dove si cucinavano dei prodotti locali, valida alternativa, ma anche in questo caso fila e prodotto tirato via.Per il ritorno, il cerchio si chiude passando da Fanano e Lizzano, dove le soste sono obbligatorie rispettivamente per un mercatino dell'antiquariato e per la festa della birra. Dobbiamo specificare che ogni gruppetto di case attraversato nel tratto appenninico, ospitava sagre di ogni tipo, quindi se si dispone di liquido (e non parlo di acqua), lo stomaco è servito.Dobbiamo dare atto che sul lato toscano, è presente dalla Doganaccia, all'inizio della strada sterrata, un cartello di divieto di transito verso il passo della Croce Arcana, segnaletica che non è invece presente sul lato opposto in provincia di Modena. Un piccolo appunto di carattere storico.Correva l'anno 1930 quando il rifugio Capanno Tassoni fu costruito per servire come ricovero e base operativa per quanti lavoravano nel progetto di rimboschimento della vallata. Risalgono infatti a quell' epoca alcuni importanti provvedimenti governativi tesi a creare occupazione nel tentativo di contrastare la massiccia emigrazione degli abitanti locali alla ricerca di lavoro e di condizioni di vita meno ostili. L'edificio nasceva al posto di una precedente baracca ed era di proprietà privata, presa in concessione dallo Stato e gestita dal Corpo Forestale, adesso è parte del patrimonio della Regione Emilia Romagna. Siamo infatti ad un passo da Fanano, comprensorio del monte Cimone, che ospita al suo interno un importante installazione militare i cui lavori iniziarono nel 1937 e che è rimasta attiva per tutti i successivi anni della guerra fredda. La stessa croce sul passo fu apposta nel 1933, come la fontana esterna da cui attingono l'acqua sia il ristorante che gli ospiti esterni, è datata 1930. Quindi in quel decennio fu rinvigorito il verde, canalizzata l'acqua, migliorata la viabilità e creata una stazione militare di vitale importanza, ma l'unica targa commemorativa è quella che parla di una azione militare dei partigiani, chiaro esempio di come la storia viene scritta da .... da chi?