Lo zibaldone

Dall'oliva all'olio, quello extravergine!


Novembre rappresenta il mese della raccolta delle olive, ma stagioni come quella passata, con estati molto calde, accelerano la maturazione dei frutti e quindi, anche delle olive. Ecco spiegato il motivo per il quale può capitare di iniziare e terminare la raccolta ad ottobre, come avvenuto quest'anno per la prima volta.
Siamo nelle colline del San Baronto, lato Quarrata da dove si domina la valle che va verso Prato/Agliana/Montale. Le giornate sono splendide e le olive con la loro forma tondeggiante, inneggiano al buon umore.
                   Sei 130 Kg ma la l'euforia ti fa sentire un ragazzino ed allora sali fino al   settimo gradino, con grande sofferenza per il giovane olivo che flette al limite i suoi rami.
La raccolta delle olive ha, come ogni ricorrenza in campagna, i suoi momenti migliori quando ti riunisci intorno al focolare che non può mancare in ogni narrazione che si rispetti, ed ancor più davanti ad una bella forma di pecorino con la sua pancetta stesa, da noi meglio conosciuta come "rigatino".
Ottobre in campagna regala anche i noti colori autunnali, che si evidenziamo al meglio nelle piante di diosperi o cachi.
La raccolta è giunta al termine, adesso il momento più atteso, quello della frangitura o spremitura, quello dell'attesa, dell'aspettativa della maggior resa, di quando il pensiero va agli anni passati e si spera nel record, difficile quest'anno da superare essendo in anticipo sui tempi e quindi con le olive probabilmente in media meno mature. Scarichi, pesi, svuoti e attendi: ha preso avvio il ciclo e non resta che attenderne il risultato: una cascata di oro verde che non ha prezzo per l'emozione che genera nel cuore dell'improvvisato contadino. 
Le olive erano poche, ma la resa ottima, del 15,8%, un record per il pendolino!