Lo zibaldone

Il 25 APRILE


25 aprile: dopo 71 anni e le tante pentole scoperchiate, che senso ha rievocarlo? Per chi fu gloria l'evento bellico? Morire per un ideale merita sempre un fiore o solo se l'ideale è giusto? E chi si arroga il diritto di decidere quale ideale è quello giusto?  Il 25 aprile è sinonimo e ricordo di errori e di malvagità tipiche di una guerra civile; malvagità che la storia ha ormai indelebilmente spogliato delle sue maschere.
(foto del cimitero Maggiore di Milano estrapolate da internet)
Al Cimitero Maggiore di Milano, movimenti di destra e ANPI si troveranno  tra le polemiche, contemporaneamente a celebrare ciascuno i suoi caduti; ma suoi di chi? Sono figli d'Italia, uniti nell'ideale di un'Italia migliore che hanno lottato, sia pure su fronti diversi, per il futuro di una Nazione che non aveva ancora smesso di piangere i caduti della grande guerra. Ed allora, come rendere onore a quelle morti se non rispettandone la memoria? La memoria è patrimonio dell'intera Nazione, la memoria ha valore solo se è rivolta per e non contro, e per essere per, occorre superare anacronistiche divisione e lavorare per un futuro migliore, sia pure nell'ottica di una dialettica degli opposti ed in questa dialettica ogni tomba ha guadagnoto il diritto ad un fiore.