Lo zibaldone

Signa isolata nella piana fiorentina


E' ancora aperta la cicatrice della Bretella autostradale e sulla ferita premono ogni giorno nuove notizie che altro non rappresentano se non l'isolamento geo/politico della maggioranza che da decenni amministra Signa rispetto al contesto dell'area fiorentina, un isolamento che ha le sue testimonianze nelle tavole del regolamento urbanistico che per la viabilità, vede una ramificazione di progetti che già da tempo avrebbero dovuto essere realizzati e che invece testimoniano il fallimento di propositi e promesse decennali. Preme ricordare infatti che non solo al fallimento del progetto Bretella non ha fatto seguito lo stanziamento dei 28 milioni di euro già promessi con lettera protocollata dall'allora assessore regionale Conti a Bambagioni, ma non si notano neppure gli effetti dello sbandierato stanziamento di 15 milioni destinati alla viabilità esistenze, come da protocollo d'intesa del 2013 fra la Regione ed i comuni di Signa, Lastra e Campi.Non solo, ma è di questi giorni la decisione a sorpresa resa nota dall'assessore alle grandi opere del comune di Firenze, il signese Stefano Giorgetti, che il prolungamento della linea 4 della tranvia non giungerà più alla stazione ferroviaria di San Donnino ma devierà prima, in direzione di Campi Bisenzio. Questa decisione, unita probabilmente al naufragare della passerella pedo/ciclabile prevista fra la stazione di San Donnino e Badia a Settimo, rappresenta il definitivo isolamento del territorio comunale di Signa da ogni politica di mobilità integrata dell'area Fiorentina. Già, il progetto della passerella fra le due rive dell'Arno, che interessava anche Signa, un progetto che veniva dal lontano 1997, quando fu sottoscritto l'accordo per l'alta velocità che prevedeva fra le opere di compensazione, la passerella pedo/ciclabile all'altezza della stazione di San Donnino, dove fino a 50 anni fa, vi era un barcone che fungeva da collegamento e prima ancora una passerella di legno. Il progetto era stato ripreso con forza nel 2011 anche grazie alla sottoscrizione di oltre duemila cittadini e la cosa sembrava fatta: stanziamento di 3,5 milioni di euro da parte delle Ferrovie ed inaugurazione dell'opera entro il 2014! Il comune di Signa in tutta fretta, deliberò il 29 novembre 2013 la variante al Regolamento Urbanistico e furono attivate le pratiche per gli espropri dei terreni. Sondaggi ed incarichi a tecnici interni ed esterni, impiego quindi di denaro e risorse umane per un progetto che, come gli altri, sembrava cosa fatta e di cui nessuno più dice niente. Il naufragare della passerella e la variazione di percorso della linea 4, di fatto determineranno la chiusura della stazione ferroviaria di San Donnino che, nella doverosa logica di una programmazione di mobilità integrata, avrebbe dovuto rappresentare il nuovo crocevia fra Scandicci, Firenze, Campi e Pisa in un misto di spostamenti su tramvia, treno, bicicletta e pedonale in grado di bypassare la viabilità su gomma dei ponti di Signa e Indiano.
(foto estrapolata da http://www.nove.firenze.it/b112231606-ecco-la-passerella-sull-arno-che-colleghera-badia-a-settimo-con-san-donnino.htm )Signa,  è stata quindi estromessa da ogni progettazione di mobilità sostenibile prevista per la piana ad ovest di Firenze ed i suoi cittadini condannati all'uso del mezzo privato in un comune che oltretutto vede il trasporto pubblico su gomma gestito in proprio e limitato quasi esclusivamente al solo servizio scolastico. Negli anni quindi a Signa sono aumentati i divieti senza che fossero fornite alternative alla mobilità su gomma. Nel comune di Signa, a dispetto di quelle che sono le indicazioni che vorrebbero un minor uso del mezzo privato, se non hai la macchina non puoi soddisfare a quelle che sono le più elementari necessità di vita quotidiana, dal fare la spesa al recarsi presso un ambulatorio medico od una farmacia e nonostante ciò, da parte della maggioranza, non si intravede nessuna iniziativa a sostegno degli interessi di una comunità che sembra abbandonata a se stessa; e pensare che Signa dedica quasi un terzo del suo territorio alla messa in sicurezza idraulica dell'area fiorentina e pratese, senza per questo ricevere nessuna compensazione, anzi!Questo su PIANA NOTIZIE http://www.piananotizie.it/fronte-nazionale-signa-sempre-piu-isolata-dalle-decisioni-che-contano/