Creato da a.mori1961 il 11/07/2011
Tra il serio e il faceto

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Ultimi commenti

viva gli idealisti !
Inviato da: mario ambuchi
il 26/02/2017 alle 01:00
 
post veramente molto carino. Complimenti da kepago
Inviato da: diletta.castelli
il 07/10/2016 alle 17:41
 
grazie a questo post mi si sono schiarite le idee. Grazie....
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 26/08/2016 alle 12:48
 
molto bello questo articolo complimenti. Ciao da Maimeri
Inviato da: generazioneottanta
il 16/07/2016 alle 20:22
 
Rido per non piangere. Previet
Inviato da: sols.kjaer
il 28/05/2016 alle 16:33
 
 

SICUREZZA STRADALE A SIGNA

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AMBIENTE

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VARIE DI POLITICA E SOCIETA': elenco dei post pu

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post. 135: IL PROCESSO PARTECIPATIVO NELLE SIGNE (questo scomodo dettaglio)

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post. 131 gli affari della politica ed il museo delle cere

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post. 127 l'economista Lidia Undiemi si dimette dall'IDV

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post 126 PRO LOCO ed Incompatibilità

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post 122 La Bretella e la questione morale

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post. 119 nessuna appartenenza politica

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post 117 il finanziamento pubblico dei partiti

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POST 113: EMERGONO I PRIMI NOMI NELL'INDAGINE SUGLI APPALTI DELLA BRETELLA. CHI VOLEVA QUEST'OPERA A 41 MILIONI AL KM?

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post 108: il macigno di Franco Tozzi si abbatte sul PD delle Signe

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POST 105. LAURA FOSSI vittima del suo ruolo?

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post 95 proseguono le indagini della magistratura sulla Bretella

post. 88 l'equiparazione della polizia municipale

post. 84 così poteva essere piazza stazione

post 58 - la crisi vista da M. Castellari

Post. n. 41- festa democratica: in 60.000 per il gioco dei tappi

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Post. n. 18 - Vinattieri Gianni ha detto in merito alla casta

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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post 100 Bretella: Rossi (non) risponde al buon padre di famiglia 

post 56 ancora Bretella

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post 26 processo partecipativo: di chi ha paura il PD?

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post. 23 da Patrizia Fallani: come nasce il processo partecipativo a Signa

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post 8 Bretella o marmellata: parte l'indagine della procura

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VIABILITA'

post 129 e 130 Il PDL incontra i cittadini 

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Post 91: in bicicletta San Mauro / Varlungo

post 76, 77, 78, 79,  81, 82, 83 il processo partecipativo volge al termine: quali i risultati?

post 52, 53, 54, 55, 56 62, 63  BRETELLA e tunnel RACCONTATE DA ALCUNI POLITICI LOCALI E DA CIAMPI

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Post25 in bicicletta da San Mauro a Vaiano

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Post21 a piedi lungo il Bisenzio da San Mauro a Prato

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Post12 ciclabile SIGNA/CASCINE/LASTRA

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post 6 viabilità signa/lastra: nasce il processo partecipativo

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POST 28. PUBBLICA ASSISTENZA DI SIGNA LUNGO LA CICLABILE DELL'ARNO

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post 85 Fabio Fabiani, un mito

post. 60 lo sport che conta, quello degli amici - il Signa 2007

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Post. 15 fra il serio e il faceto Al Drinking Team l'Europa Leauge

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RECENSIONI

 

post. 124 Osteria della Bietola Pontremoli

Post. 29 Ristorante Onice di Villa La Vedetta

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Post. 16 Ristorante IO OSTERIA PERSONALE

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POST N . 7: RISTORANTE BOCCONI BRUXELLES

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POST N. 4: BAR DI' TREBBIO

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STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

PER LA RICERCA DI POST SU QUESTO ARGOMENTO DIGITA: STORIA E TRADIZIONE SU RUOTE

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http://www.love500.it/  

POST 144 - XI RADUNO DI FIRENZE

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post. 49 E 64 RADUNO DI SIGNA

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post. 43 RADUNO DI EMPOLI

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Post. 37 - 17 raduno 500 Prato

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il volo dell'anatra

il lavoro di gruppo

Come le anatre che volando in formazione, aumentano l'autonomia,coloro che condividono una direzione comune e un senso di comunità arrivano dove vogliono,  piu' rapidamente e facilmene, perchè viaggiano sulla spinta l'uno dell'altro.

Quando la prima anatra si stacca, si sposta lateralmente e un'altra anatra prende il suo posto alla guida. Così nessuno si sente primo come nessuno ultimo.

 

 

 
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Il PD in Italia sta a Renzi come a Signa sta a Giorgetti

Post n°514 pubblicato il 03 Maggio 2017 da a.mori1961
 

In politica i numeri spesso non dicono la verità o forse non la dicono tutta, ed è per questo che dopo ogni confronto elettorale il numero dei vincitori è sempre estremamente più numeroso di quello dei vinti, tanto è brava la politica a parlare il politichese anche in ambito matematico.

Questi i numeri delle primarie del PD a Signa:

Votanti 1180, Renzi voti 743 (62,96%), Emiliano 310 (26,27%), Orlando 126 (10,67%).

Per l'osservatore esterno e/o superficiale, si evidenzia la vittoria di Renzi ma con leggera flessione e l'ottimo risultato di Emiliano, che va oltre il doppio della sua media nazionale. Infatti a livello nazionale queste le percentuali:

Renzi 70%, Orlando 19,50%, Emiliano 10,50%.

Sembra assurdo, ma quello che è un ottimo risultato per Emiliano, stranamente rappresenta la Caporetto per chi lo ha localmente sostenuto; il voto delle primarie, va a capovolgere dei rapporti di forza interni al PD ormai consolidati da un quarto di secolo. 

Infatti, nel raffronto nazionale/locale, mentre a Signa Renzi perde qualcosa ma si mantiene vicino alla media nazionale, i voti si scambiano fra Orlando ed Emiliano, fornendo la sensazione che l'elettore renziano di Signa sia rimasto sostanzialmente fedele a Matteo ed il "filtraggio" si sia avuto solamente fra i due outsider.  Troppo poco se andiamo a vedere quali erano le forze in campo a Signa per l'uno e per l'altro; lo facciamo aiutandoci con quanto emerso sui social.

Iniziamo proprio con Emiliano ed andiamo a spiegare perchè i suoi 310 voti sono ben poca cosa. Emiliano a Signa era sostenuto niente meno che dal referente regionale della sua mozione, Paolo Bambagioni, da sempre referente per il PD locale, due volte sindaco ed al secondo mandato da consigliere regionale. Al fianco di Bambagioni, gli altri due esponenti di spicco della vita politica locale: il sindaco Alberto Cristianini e l'assessore Marinella Fossi, che come consigliere comunale alle ultime amministrative aveva raccolto ben 526 preferenze. Mettiamoci poi il presidente del consiglio comunale Massimo Campigli, il capogruppo in consiglio comunale Andrea Di Natale ed il suo vice Matteo Mannelli. Tutti i vertici del PD di Signa, appoggiavano quindi Emiliano! Ad essi, si deve aggiungere il consigliere Giampaolo Lucarini che ne ha seguito tutte le fasi provinciali e anche fra l'opposizione non si escludono voti o pareri positivi nei confronti del pugliese che aveva l'appoggio di un'altro fedelissimo di Bambagioni, il dirigente della Regione Toscana ex assessore di Signa e progettista del parco dei Renai, Adriano Poggiali.

Per la mozione Renzi, da quanto emerge sempre dai social, invece troviamo Gabriele Scalini, la ex presidente del consiglio comunale Paola Bettarini, Chiara Giorgetti, figlia del più noto Stefano Giorgetti da sempre fedelissimo di Renzi ed attuale assessore alle grandi opere del comune di Firenze, i consiglieri Marretti e Calamai. Molto attivo per la mozione Renzi, un camaleonte della politica locale, l'assessore Adriano Paoli che nella sua San Mauro ha tenuto Emiliano sotto la media nazionale, con Renzi addirittura all'80%: chapeau! Il Vice Sindaco Sara Ambra* e l'assessore La Placa aderivano alla mozione Orlando, anche se la posizione del vice sindaco non appare chiara sui social,  mentre Fossi Giampiero appare nell'intervento pubblico di Signa con Emiliano, ma non ha pagine sui social;  sembra comunque certo aver sottoscritto la mozione Emiliano*.

Quindi gli elettori hanno sfiduciato i loro dirigenti attuali e adesso, come il PD a livello nazionale ha una guida certa in  Renzi, Signa ha un nuovo mentore. In parole povere, il PD in Italia sta a Renzi come a Signa sta a Giorgetti e, sia pure nella frenesia camaleontica che pervade la politica moderna, attendere il risultato delle prossime politiche sperando in una sconfitta di Renzi, sarebbe per gli oppositori interni un peccato veniale.

ORE 18.35 Del 3/5/2017 

Dalle notizie giunte successivamente alla pubblicazione, con conferme autorevoli, sembra certo che anche l'assessore Fossi Giampiero sostenesse Emiliano, mentre il vice sindaco Sara Ambra ha sottoscritto unitamente all'assessore Federico La Placa la mozione Orlando. 

Quindi: il consigliere regionale Bambagioni, il sindaco Cristianini, il presidente del consiglio, il capogruppo ed il suo vice e i due assessori Fossi Marinella e Giampiero, appoggiavano Emiliano che ha avuto il 26% di voti; la vicesindaco Ambra, l'assessore La Placa erano con Orlando che ha ottenuto 11%,  mentre della giunta e vertici consiliari, solo l'assessore Paoli appoggiava Renzi che ha ottenuto il 63% dei voti!!!!! Che dire, analisi più oggettiva di così! 

 

* modifica successiva a puntualizzazioni fornite da Gianni Vinattieri

 
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Sul cinema Lux il parroco di San Mauro "porge l'altra guancia"

Post n°513 pubblicato il 17 Marzo 2017 da a.mori1961
 

Non accetta rimproveri Don Robert, ma soprattutto non accetta che siano diffuse notizie che non riportino la realtà nella sua interezza. 

Stiamo parlando del Cinema Teatro Lux, una struttura voluta dall'indimenticato Don Armido Pollai e dalla popolazione di San Mauro, e che fu chiusa nel novembre 2011 in quanto non più rispondente alle norme per la sicurezza. Inizialmente il Comune di Signa aveva deciso di intervenire proponendo di accollarsi le spese di ristrutturazione in cambio di un comodato gratuito trentennale per l'utilizzo del teatro, poi fu deciso di utilizzare il denaro degli oneri di urbanizzazione che grazie alla legge 52/99 i comuni hanno in facoltà di dedicare in parte alle associazioni. Quindi con l'accordo di tutte le associazioni del territorio che rinunciarono alla loro eventuale parte, si optò per devolvere l'intera somma al recupero del cinema Lux, intorno al quale nel frattempo era sorto un comitato. E' stato proprio questo comitato che, dopo attenta valutazione, ha ritenuto in maniera responsabile non esservi  i presupposti economici per iniziare un iter che non aveva copertura finanziaria. Tale decisione, sicuramente sofferta e mortificante per il comitato sammorese e per la parrocchia tutta, fu la scorsa settimana commentata in maniera ritenuta poco conforme alla realtà sugli organi di stampa, in particolare da chi, come il sindaco di Signa Alberto Cristianini, aveva vissuto la vicenda e ne conosceva ogni risvolto. Il primo cittadino, sembrò "bacchettare" il comitato asserendo che "le risorse sono state ferme tre anni impedendo alle altre associazioni di fare interventi"...... "il Comune si era messo a disposizione e quello che potevamo fare lo abbiamo fatto."

Cristianini non fa i conti però con il parroco di San Mauro Don Robert Swiderski che porge l'altra guancia nel vero significato del "Sermone del Monte": non cerca lo scontro ma lo evita e lo fa con elementi oggettivi, pubblicando in una lettera inviata a BisenzioSette, date, nomi e determine del Comune di Signa, un Comune che non ha accolto/considerato una richiesta di proroga impedendo così di attingere ai finanziamenti bancari e conseguentemente al tesoretto lasciato dalle associazioni, un Comune che adesso non può per voce del suo primo cittadino, fornire alla popolazione notizie parziali ed inesatte e quindi devianti dalla realtà.

 
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Signa: resisterà Cristianini allo strappo del PD?

Post n°512 pubblicato il 25 Febbraio 2017 da a.mori1961
 

Democratici e Progressisti, sembra uno scherzo l'inversione delle iniziali del nuovo movimento che, se anche non si vuol contrapporre al PD, sicuramente ha creato una lacerazione che difficilmente non creerà malesseri decentrati, negli enti locali a maggioranza centro sinistra. A Roma nuovi gruppi parlamentari ed a Signa? Cosa faranno i fans della sinistra PD a Signa? Siamo certi che per il momento niente si muoverà, perchè nessuno dei due schieramenti è pronto a fare il separato in casa, così come nessuno è pronto a determinare una crisi, ma fino a quando?

Se seguiamo le indicazioni fornite dal recente referendum costituzionale, dove renziani ed antirenziani si sono contrapposti, avremo visto il PD signese dividersi perfettamente in due gruppi di eguale numero. 

Tuttavia, lo strappo di questi giorni ha fatto paura, ed infatti nessun consigliere del PD ha commentato sulla propria pagina fb la scissione in atto, come chi sta in riva al fiume ad aspettare.

L'attesa comunque non pare essere stata lunga, è bastato un giorno per capire che lasciare il PD non conveniva, era un salto nel nulla, la presa di coscienza di un elettorato che non esiste più. La "convenienza" lo sappiamo, in politica va oltre ad ogni ideale. Ciao Bersani, addio Rossi.

Ad ogni buon conto, Cristianini non è detto che dorma sonni tranquilli, perchè due o tre idealisti possono anche esistere e............... sarebbero determinanti.

 
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Canottieri Le Signe e lo "strano" comportamento di un'amministrazione comunale

Post n°511 pubblicato il 25 Febbraio 2017 da a.mori1961
 

Ricevo e pubblico, non riuscendo più ad aggiungere altro ad una vicenda che ha dell'assurdo e che si trascina ormai da oltre un decennio,  che abbiamo trattato più volte, l'ultima delle quali due anni fa http://blog.libero.it/SIGNA/13203465.html  e che non trova una fine; una vicenda che non ha niente di politico ed ancor meno di sportivo anzi, è la negazione dello sport!. 

 

 
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Dalla ciclabile a Graziano Cioni, in uno zibaldone di informazioni

Post n°510 pubblicato il 04 Febbraio 2017 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Occorre premettere che stiamo parlando del recupero positivo di un'area che per decenni era in completo stato di abbandono e, nel comune di Firenze, invasa da insediamenti abusivi di rom che ne avevano fatto una vera bidonville. Si tratta della strada bianca che io ricordo da sempre e che sicuramente esisteva fin dall'inizio del secolo scorso, quando era asservita al transito dei renaioli che fino agli anni 70 dragavano l'Arno, per alcuni conosciuti come "bucaioli" http://blog.libero.it/SIGNA/10580464.html  e che avevano dato vita alle trattorie più note della zona e non solo, vedi Burde e Angiolino. Poi l'abbandono, che coincise con la nascita negli anni 80 del più brutto quartiere di Firenze: LE PIAGGE. Ecco infatti che fra le splendide villette che fiancheggiavano via Pistoiese e l'Arno, nasce un quartiere oggetto delle più malsane idee dell'architettura di sinistra. un quartiere dormitorio con palazzoni di oltre 120 famiglie, senza un punto di aggregazione, una piazza: la negazione della socialità. Con la caduta del muro di Berlino e conseguentemente anche delle rigide frontiere con l'est, un flusso di emigrazione di rom da Romania, Bulgaria e Repubblica Ceka si aggiunge alle varie etnie macedoni, serbe e kossovare che già li avevano preceduti. Le rive dell'Arno da via Stazione delle Cascine al ponte dell'autostrada di San Donnino, si riempiono di baracche che crescono come funghi nella vegetazione selvaggia. Al termine degli anni 90 lo "Sceriffo" come è conosciuto l'ex senatore ed assessore Grazano Cioni, fa rientro in giunta a Firenze e decide che questo degrado deve terminare e, nonostante le rimostranze del parroco delle Piagge Alessandro Santoro e di tutte le associazioni pseudo umanitarie, in brevissimo tempo "sana" l'area e restituisce alla collettività quel tratto di Arno che adesso rappresenta per taluno la possibilità di mobilità alternativa, e per molti il luogo di svago per il tempo libero. La strada viene definita dalle istituzioni una pista ciclabile ma resta solamente una strada bianca, con tutti i difetti che ne conseguono e che ne limitano ampiamente l'uso in determinati periodi dell'anno oltre che nell'arco dei due terzi della giornata.

E' bastata infatti una mezza nottata di pioggia per rendere il fondo fangoso e così lo resterà a lungo

 

La strada è per larghi tratti allagata e per il resto affiorano il pietrisco ed il brecciolino

A San Donnino una nota di ricordo che ci riporta agli anni in cui sull'Arno si viveva e si lavorava: il traliccio che sosteneva il cavo dove era agganciata la zattera che traghettava dalle due sponde e che, unitamente ad un ponte in legno, garantiva ad esclusione dei periodi di piena, l'attraversamento del fiume avvicinando le comunità di Signa/Campi e Badia, ora distanti 12 km ed un'ora di marcia su auto in un incolonnamento continuo: risultato di un progresso disarmonico che non ha saputo tenere conto della praticità dei nostri padri.

Ma veniamo a Signa, la zona che più ci interessa. Che dire, qui la strada assomiglia più ad una mulattiera che ad una ciclabile

E gli accessi? Due sono gli accessi nel comune di Signa, uno da lato San Mauro, dalla Viacciam passando sotto la ferrovia. La situazione è tale che si è reso necessario uno strato di canne per poter transitare sul moticcio in quel tratto perenne

Sul lato opposto invece il problema è un'altro e vuole essere un monito a chi ha disatteso il vecchio ma sempre valido Testo Unico delle Opere Idrauliche: il RD 523 del 1904 che impediva di costruire a distanza inferiore a metri 10 dal ciglio di sponda. Ebbene, il tratto raffigurato in foto, ha visto una decina di anni fa franare in alveo un tratto di strada di circa duecento metri per una larghezza di tre/quattro metri. Immaginatevi se ciò fosse accaduto a Firenze, dove in un quarto di secolo, dal '70 si sono costruiti abusivamente ed in difetto a tale norma, ristoranti e discoteche. Colpa dei vigili direte voi, che non facevano il loro dovere. Dispiace deludervi, i vigili denunciavano già dai primi anni, altri non fecero il loro dovere, almeno finchè rimase impossibile negare anche l'evidenza e si giunse così ai provvedimenti di demolizione del Villa Kasaar, la Capannina di Sante, il Lidò, il Teatro sull'Acqua, la Rondinella, il teatro Lido, il Targa, già Caffè Concerto e all'adeguamento alle norme idrauliche del Teatro Tenda (Obi) e delle strutture attualmente esistenti. Anche in quel periodo ad operare fu la Polizia Muncipale diretta dall'assessore Cioni.

Da questo Zibaldone di informazioni, emergono quindi due elementi: da un lato la necessità di chiamare le cose con il giusto nome e quindi chiameremo quella sull'Arno "strada bianca" adibita a pista ciclabile, e dall'altra la necessità di ricordare frammenti del mandato di un assessore di cui si poteva non condividere le idee politiche, ma al quale dobbiamo rendere onore per la determinazione sempre espressa nel portare avanti le sue idee, da quella della ZTL più grande d'Europa, a quella del limite dei 30 km/h, alla lotta al degrado con la costituzione di un nucleo speciale della polizia municipale a ciò dedicato. Graziano Cioni fu sempre ampiamente criticato anche dal suo stesso partito che ne temeva la popolarità, ma la validità delle sue scelte è testimoniata dal fatto che ad oggi niente è stato modificato, come se il tempo si fosse fermato a quel 2009 quando la magistratura gli negò l'opportunità di diventare sindaco; il resto è storia di questi giorni.

 
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SIGNA: l'unica dialettica interna alla maggioranza, riguarda le poltrone

Post n°509 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da a.mori1961
 

Consiglio Comunale importante quello di ieri a Signa, sul quale dobbiamo fare più di una riflessione. Il Sindaco ha reso noto quello che già si sapeva e non poteva essere altrimenti in un comune come Signa, dove niente si muove se prima non passa al vaglio del primo cittadino. Nella faccenda una nota estremamente positiva: sembra appurato che nessuno si sia messo soldi in tasca, e questo sicuramente ricondurrà al vicenda al solo aspetto politico, quell'aspetto che chi scrive aveva già denunciato nell'immediatezza dei fatti http://blog.libero.it/SIGNA/12626788.html Tuttavia la vicenda è destinata a lasciare uno strascico non indifferente nel futuro politico di Signa, poiché il capo d'imputazione è frutto di una rottura interna alla giunta, dove i nominati hanno puntato il dito contro chi li ha nominati. Ancora peggio quanto avvenuto in seno alla votazione del nuovo presidente del consiglio comunale quando dei franchi tiratori all'interno del PD hanno disatteso gli accordi di inizio consiliatura.

Si sono rotti gli equilibri interni al PD e la cosa potrebbe anche lasciarci indifferenti; potrebbe, ma non può, non possiamo restare indifferenti ad una diatriba che è solo legata ad interessi di poltrona! Il cittadino razionale non può che essere incazzato dopo aver visto salire continuamente le tasse comunali  con il consenso unanime dei consiglieri del PD, consiglieri che solo per una questione di spartizione di poltrone e stipendi, esternano ora un dissenso interno mai paventato per ragioni amministrative! In questi anni è stato approvato uno dei peggiori regolamenti urbanistici, al momento non attuato solamente grazie alla crisi economica; Signa ha visto chiudere attività commerciali senza che fossero presi provvedimenti a favore degli operatori; la sede ASL è stata chiusa, il trasporto pubblico ridotto all'osso rendendo di fatto le frazioni sempre più isolate, nessun intervento è stato preso per la messa in sicurezza idraulica ed anzi, sono stati disattesi gli impegni assunti con perdita di oltre dieci anni ed ancor peggio per la viabilità, dove sono fallite tutte le prospettive degli ultimi decenni. Signa è il comune della piana fiorentina con il maggior rapporto fra residenti italiani e stranieri e questo la dice lunga sulla qualità della vita. Nonostante ciò mai una frattura, mai un voto contrario! No, non possiamo restare indifferenti; dei vostri malumori interni non ci frega niente, ma di come amministrate si ed i panni sporchi lavateli in famiglia, il consiglio comunale serve ad altro, i cittadini hanno diritto di essere in cima ai vostri pensieri e se non lo capite, vuol dire che non siete all'altezza di svolgere il ruolo che rivestite.

 
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Omicidio stradale: tre giorni di referto che valgono 4 anni di reclusione e cinque di sospensione patente

Post n°508 pubblicato il 08 Ottobre 2016 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

In un precedente post del 27 marzo scorso, immediatamente dopo la sua entrata in vigore, abbiamo fatto le prime considerazioni in merito a quelle che potevano essere le conseguenze pratiche della legge 41/2016, meglio conosciuta come "Legge sull'omicidio stradale"  http://blog.libero.it/SIGNA/13378894.html  , In quella occasione, avevamo espresso numerosi dubbi sulla sua applicazione e sull'effetto che avrebbe avuto; ad oggi, a distanza di otto mesi, ancora non si è delineata del tutto l'applicazione della stessa da parte delle procure, e quello che per il momento emerge, pur rientrando nella logica dei fatti, detta non poco sconcerto per quello che sarà l'impatto con gli utenti della strada. Il tutto si riconduce ad un termine preciso; quello dei quaranta giorni, il periodo oltre il quale dal tradizionale art. 590 CP, si passa adesso al nuovo art. 590 bis CP. Stiamo parlando ovviamente di lesioni personali COLPOSE, ovvero non volute ma procurate in seguito alla violazione del codice della strada. 

 

Fino all'avvento della nuova legge, ad esclusione dei casi di omicidio, per tutti gli altri casi di lesioni si procedeva a querela della parte offesa e solitamente le parti trovavano un accordo prima dell'udienza. Adesso invece se si superano i quaranta giorni di malattia, la procedibilità del reato è d'ufficio e non dipende più quindi dalla volontà della parte offesa, in quanto è lo Stato che si fa carico dell'integrità fisica dei suoi consociati. Questo era ben chiaro fin dalla sua prima uscita, ma il dubbio o, diremo noi, il timore delle procure, è stato quello di decidere se considerare per la classificazione delle lesioni il primo referto medico ospedaliero, cosa questa che avrebbe limitato alquanto la procedibilità d'ufficio, o la sommatoria di tutti i certificati medici, comprendendo anche quelli dei medici di famiglia che quasi sempre allungano in maniera esponenziale i giorni del primo referto, sfondando non di rado i quaranta giorni.

Il Procuratore della Repubblica di Firenze, dott. Giuseppe Creazzo, dopo attenta valutazione ha disposto delle modalità operative che portano alla seconda ipotesi, quella della sommatoria dei certificati e non poteva essere altrimenti, se si considera che per lesioni si intende una malattia o un'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni che sono quelle attività consuete che costituiscono l'abituale modo di vita del leso. Comprendono gli atti della vita quotidiana (cura e igiene personale, vestirsi, nutrirsi, ecc.), gli svolgimenti della vita di relazione, le mansioni lavorative e anche le attività del tempo libero e dello svago. Inoltre, sembra ragionevole ritene­re che l'incapacità comprenda anche la convalescenza, durante la quale il leso, pur clinicamente guarito, deve ancora ristabilirsi appieno. Per esempio, un calciatore che in un incidente stradale si frattura un piede, successivamente alla guarigione clinica necessiterà sicuramente una fase di convalescenza e riabilitazione fino alla sua completa capacità di riprendere l'attività agonistica e quindi, con una frattura che magari guarisce in 30 giorni, si renderanno necessari almeno ulteriori 20 giorni per riacquisire in pieno le capacità di movimento e destrezza necessarie per giocare al calcio. Ecco quindi che da un primo referto che riconduceva a lesioni lievi di 30 giorni, si sale a lesioni gravi e quindi alla procedibilità d'ufficio.

Per quanto sopra, considerato che non di rado referti iniziali ospedalieri di una settimana o poco più, ma ho esperienze anche di tre o quattro giorni, si prolungano per mesi, l'effetto della legge Scilipoti avrà sicuramente un impatto dirompente sulla collettività e ben poco si sposerà con il principio legittimo che volevano le tante associazioni e cittadini, di aumenti di pena a carico di chi, con condotte di guida irresponsabili e magari gravate dall'assunzione di sostanze stupefacienti o alcoliche, causava la morte o ferite gravi agli altri utenti. Adesso, chiunque per un qualsiasi motivo, vedi la tipica distrazione della madre che si volge verso il bambino, si trova a tamponare anche leggermente il veicolo che lo precede, rischia di essere chiamato in giudizio e, se riconosciuta l'infrazione al codice della strada, condannato ad una pena da 3 mesi ad un anno, con revoca della patente e divieto di conseguirla per ulteriori cinque anni, oltre ovviamente a tutte le spese processuali. 

Se nel 2015 nella sola città di Firenze a fronte di 2511 incidenti con lesioni alle persone, vi sono state 210 comunicazioni all'autorità giudiziaria per i reati di cui agli artt. 589 e 590 C.P., delle quali 152 erano relative a querele (fonte Comune di Firenze), non è surreale pensare che negli anni a seguire il 50% degli incidenti con lesioni non finiscano in tribunale, con oltre un migliaio di persone che si troveranno senza patente per un periodo da 5 a quindici anni e taluno in conseguenza di questo anche senza lavoro (pensate a chi di professione fa l'autista), e non per aver guidato in stato di ebrezza o a 100 km/h in città o per aver oltrepassato il semaforo rosso, ma magari perchè ha urtato una bicicletta che transitava in senso vietato mentre usciva dal passo carrabile, o perchè nel fare retromarcia per uscire da un parcheggio ha urtato un pedone che attraversava fuori dalle strisce pedonali o magari perchè nel voltare a destra non notava un motorino che transitava al suo fianco o ancora quando in un banale sinistro si causa lesioni al suo passeggero, fosse anche amico intimo e che dire, quando in situazioni di traffico intenso, dovete inserivi nel flusso della circolazione e lo fate solo grazie alla "precedenza di cortesia" che un gentile conducente incolonnato vi fornisce, salvo poi urtare un'altro veicolo che invece in transito al suo fianco non vi vede? Sono tutte situazioni in cui ognuno di noi si trova a convivere quotidianamente, ognuno di noi semplici cittadini che non gode dei privilegi di avere un autista come invece capita a ministri e dirigenti.

A questo punto crediamo veramente che la legge stia travalicando quelli che dovevano essere i principi cardine già citati e da regolatore sociale, rischia di diventare un elemento di disturbo che andrà ancora di più a colpire i soli cittadini qualunque, creando nuovo disagio sociale a solo vantaggio degli avvocati che vedranno incrementare a dismisura il loro lavoro, una legge che richiama non solo i conducenti ma adesso ancor più, i medici a meditare bene sulle loro certificazioni.

PS: questa foto potrebbe far sorridere se non fosse che chi, grazie allo scarso senso civico di chi parcheggia in questo modo, nell'immettersi nella via delle Molina (siamo a San Mauro, frazione di Signa) dovessere rimanere coinvolto in un sinistro con lesioni gravi o gravissime, rischia l'arresto in flagranza, quattro anni di reclusione e la revoca della patente senza poterla riconseguire prima di 5 anni, per essersi immesso, grazie all'auto in sosta, nell'intersezione contromano. 

 

 

 

 

 

 

 
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LAVORI PUBBLICI A SIGNA: IL PESSIMO DOCUMENTO DELLA SINISTRA

Post n°507 pubblicato il 06 Ottobre 2016 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Siamo superficiali, la notizia ci eccita, ci libera dalle bende della cecità per mostrarci schietta la verità che aspettavamo ed allora prendiamo atto che a Signa qualcosa non va nei lavori pubblici. La politica locale prende fiato e scalpita: la magistratura indaga tre dipendenti, fino ad ora ha agito solo l'accusa, mancano difesa e sentenza ma poco importa: la giunta ed il sindaco sono rei di non aver visto. L'opposizione, quella di sinistra, si sveglia dal torpore e grida allo scandalo: tre dipendenti indagati, Sindaco non hai saputo scegliere, hai dato potere alle persone sbagliate, non hai saputo controllare, Sindaco .......... come potevi non sapere? SINDACO DIMETTITI!

La sinistra antifascista, paladina dei diritti umani, non perde tempo e si affretta a chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta colpevoli di non aver saputo vedere; ma vedere cosa che non era in grado di vedere anche l'opposizione?

La richiesta di dimissioni del Sindaco e della Giunta presentata dai gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e  A Sinistra per Signa in seguito ai recenti fatti giudiziari, rappresenta in ogni senso, il peggior atto politico che sia passato dal consiglio comunale negli ultimi decenni, un documento anacronistico, allo stesso tempo tardivo e prematuro, tardivo perchè le dimissioni andavano chieste quando la giunta nella precedente ed attuale consiliatura, approvava tutte le varianti in corso d'opera oggetto dell'indagine, prematuro perchè prima di accusare di non aver saputo vedere, ci sarà da verificare se c'era qualcosa da vedere; per farlo occorrono tre gradi di giudizio e noi, scusateci, speriamo sinceramente che non si arrivi neppure al primo.

PRECEDENTI SULL'ARGOMENTO

http://blog.libero.it/SIGNA/12626788.html 

http://blog.libero.it/SIGNA/13171255.html 

SEGUI LO ZIBALDONE DI SIGNA http://blog.libero.it/SIGNA/ 

 

 
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A Signa "carta canta" ma la Lega Nord esordisce con un boomerang

Post n°506 pubblicato il 04 Ottobre 2016 da a.mori1961
 
Foto di a.mori1961

Come avevamo previsto, il Sindaco di Signa Alberto Cristianini nel suo intervento di apertura del consiglio comunale svoltosi ieri sera, ha fornito chiarimenti in merito alle pesanti accuse avanzate la settimana scorsa su Radio Studio 54 dal consigliere regionale della Lega Nord Jacopo Alberti che ironizzava e lamentava abusi sul diniego all'accesso agli atti ricevuto dal Comune di Signa, diniego che a suo dire rappresenta una grave violazione alla pubblicità e trasparenza dell'attività amministrativa di quel comune. La registrazione della trasmissione condotta da Gheri Guido, veniva pubblicata su Youtube ed aveva subito un cospicuo numero di accessi.

Una così grave accusa, che niente aveva a che vedere con le recenti indagini svolte dalla Polizia in merito all'operato dell'Ufficio Lavori Pubblici, non poteva lasciare indifferente la nostra componente politica che condivideva su Facebook la registrazione, chiedendo altresì che l'Alberti indicasse il motivo addotto dal Comune di Signa nella comunicazione di diniego, al fine di valutare meglio se trattavasi di un abuso oppure di un comportamento legittimo legato ad una situazione particolare e per la quale la legge consentiva alla pubblica amministrazione di differire o negare l'accesso agli atti. Nonostante ripetute richieste ed i suoi continui riferimenti al termine "carta canta" il consigliere regionale della Lega Nord non ha mai fornito elementi in supporto delle sue affermazioni.

(il post sopra riportato, presenta numerosi errori, ma risulta chiara la richiesta di pubblicazione del documento di risposta del Comune, magari annerendo eventuali parti sensibili)

In apertura del consiglio comunale di ieri sera, il Sindaco Alberto Cristianini si è sentito in dovere di fornire delle spiegazioni che giustificassero l'atteggiamento del Comune di Signa e lo ha fatto mediante la lettura di un comunicato ufficiale che è poi stato fornito a tutti i consiglieri comunali.

In assenza di contraddittorio, le affermazioni del Sindaco appaiono alquanto chiare e condivisibili, trattandosi di documenti inerenti una pratica di edilizia privata per la quale vi sono pendenze in giudizio dinanzi al Tribunale di Firenze. Quindi, nel contenzioso in atto, IL DINIEGO E' RICONDUCIBILE ALL'ESIGENZA DI GARANTIRE LA RISERVATEZZA A TUTELA DEL DIRITTO DI DIFESA DEL COMUNE

Stante quanto sopra e ritenendo che l'amministrazione comunale in un contenzioso di edilizia privata tuteli i diritti della collettività che rappresenta, non solo non possiamo che plaudire alla scelta di non fornire elementi che potrebbero ledere l'interesse del Comune e quindi dei cittadini, ma ci chiediamo adesso quale sia il motivo che ha spinto un consigliere regionale il cui partito non si è mai interessato delle vicende politiche di Signa, a chiedere l'accesso ad un fascicolo di Edilizia Privata che per sua stessa natura ha rilevanza tecnica e non politica. 

 

 

 

 

 

 
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FIORENTINA, la Viola bordata di Nero

Post n°505 pubblicato il 27 Agosto 2016 da a.mori1961
 

In questi giorni si festeggia  il 90° anniversario della nascita della Fiorentina. E' noto infatti che la società viola nacque il 29 agosto 1926 dalla fusione fra due precedenti società, per volere del marchese Luigi Ridolfi, pluridecorato della 1^ guerra mondiale e deputato del Partito Nazionale Fascista che, a sue spese, fece costruire anche lo stadio di calcio inaugurato il 13 settembre 1931, attualmente intitolato ad Artemio Franchi, ma allora dedicato a Giovanni Berta, il giovane militante fascista ucciso da un gruppo di comunisti. Divagando per dovere di cronaca ma rimanendo sempre in ambito calcistico, Ridolfi creò anche il Centro Tecnico di Coverciano, dove da allora la nazionale di calcio ha il suo punto di riferimento, senza dimenticare il centro sportivo degli Assi Giglio Rosso e la ristrutturazione del teatro comunale da cui ebbe vita il Maggio Fiorentino. Il 1931 per Firenze rappresento un anno di grandi opere pubbliche, tanto che oltre al citato stadio di calcio, il 4 giugno 1931 fu inaugurato anche l'attuale aeroporto di Peretola che. unitamente alla stazione ferroviaria di S.M. Novella inaugurata nel 1935, determinò un radicale miglioramento nel sistema dei trasporti della città gigliata, come attualmente in uso. 

Tornando alla Fiorentina, forse meno nota la genesi dell'inno Viola, una canzone del 22 novembre 1931, il cui testo originale va ascritto ad Enzo Marcacci, su una composizione musicale di Marco Vinicio; la canzone fu pubblicata per la prima volta dall'editore Marcello Manni che ne divenne proprietario dei diritti. Dire che si tratta di una canzone fascista è più che scontato e non solo per il periodo nel quale è nata. La prima strofa recita: "Garrisca al vento il labaro viola", con chiaro riferimento all'era romana tanto cara al fascismo, così come i ripetuti termini "ardito" "valore" "gloria" e "vittoria".

I tifosi della Fiorentina, riuniti nell'"ordine del Marzocco", fecero stampare un volantino con il testo di questa canzone, distribuendolo al pubblico dello stadio di allora posto in Via Bellini, per farlo cantare a tutti i tifosi. Dal 1931 la canzone divenne quindi l'inno della Fiorentina; da quella data il cuore di decine di migliaia di fiorentini ogni domenica si riconosce in quella canzone ed in quella bandiera che, alla luce di quanto sopra, non appare certo blasfemo definire bordata di nero. 

 
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