SIGNIFICANDO

Berlusconi ci preoccupa


Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Berlusconi ci "preoccupa". Pd in piazza per difendere la Costituzione che il presidente del Consiglio ha lasciato intendere di voler cambiare a colpi di maggioranza. Nel giorno in cui Silvio Berlusconi respinge gli attacchi di chi lo ha accusato di aver utilizzato in modo interessato il caso di Eluana Englaro e il rifiuto del presidente Giorgio Napolitano di sottoscrivere il decreto che imponeva il riavvio dell'idratazione e dell'alimentazione della donna morta lunedì scorso, dopo 17 anni di coma vegetativo, il Pd affida al presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, il ruolo di avvocato difensore della Carta Costituzionale.L'appuntamento a Piazza Santi Apostoli viene bollato dalla maggioranza (ma anche dal Prc), come un'iniziativa demagogica e strumentale. "Non ho mai attaccato il capo il Stato né la Costituzione, anzi, l'ho difesa", ha ripetuto il presidente del Consiglio, ospite questa mattina di Maurizio Belpietro a "Panorama del Giorno"."Non c'è niente di più falso - ha aggiunto - ho una cordialità di rapporti con Napolitano e il presidente del Consiglio non ha alcun interesse" che questo rapporto con il capo dello Stato "si incrini". Il presidente del Consiglio ha detto tuttavia di non considerare intangibile la Costituzione che "non è un moloch" e che "i cassetti del Parlamento sono pieno di progetti per cambiarla fatti dalla sinistra".Il partito guidato da Veltroni, ha tagliato corto il Cavaliere, "ancora una volta mistifica la realtà per nascondere la mancanza di progetti credibili per l'Italia e la Sardegna"."L'idea che il presidente del Consiglio abbia pensato di trasferire il potere legislativo nelle mani di una sola persona - ha replicato il segretario del Pd, poco prima che la manifestazione di Santi Apostoli cominciasse, è qualcosa di estraneo alla Costituzione". Un concetto, quello di impedire la realizzazione del progetto 'un uomo solo al comando', ripreso da Scalfaro nel suo intervento. "Con rispetto, pacatezza e serenità, mi rivolgo al presidente del Consiglio per dirgli: non ci faccia vivere con timori che riguardano la nostra Patria nella libertà e nella democrazia. La Costituzione - ha ricordato il senatore a vita - è nata con lo scopo di unire il popolo italiano, serve per unire e mai per dividere. Che nessuno la usi per dividere, sarebbe come tradirla". Un principio che il segretario del Pd ha sottoscritto, condividendo in "modo assoluto", ciò che pochi minuti prima aveva dichiarato Scalfaro. "Non abbiamo mai detto - ha poi puntualizzato il presidente emerito riferendosi alla riforma della Carta - che non si può toccare. Vogliamo aggiornarla ma non si può stravolgerla. Non si possono toccare i valori di fondo, la libertà, la giustizia, i diritti primari delle persone. Il tutore della Costituzione è il presidente della Repubblica, ne è il difensore, a lui mandiamo un saluto. E ci fermiamo, perché rispetto vuole che non si esageri in manifestazioni che potrebbero essere interpretate come per tirare il presidente da una parte. Il presidente deve essere al di sopra"."La manifestazione odierna del Pd - aveva commentato in mattinata il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, prevedendo il tenore dell'iniziativa del Pd e il contenuto dell'arringa di Scalfaro - non poteva trovare speaker più adeguato del senatore Oscar Luigi Scalfaro: protagonista di una delle ultime condanne a morte prima della Costituzione, difenderà la legittimità della prima condanna a morte, quella contro Eluana, dopo la Costituzione?". L'iniziativa, ha commentato il vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera, Enrico La Loggia, "è un'inutile strumentalizzazione. Nessuno ha mai messo in discussione la carta costituzionale se mai tutti sono d'accordo sulla necessita' di un ammodernamento della Repubblica. Veltroni come al solito abbaia alla luna con Di Pietro anziché fare da interlocutore serie e dare un contributo costruttivo e responsabile'', ha concluso La Loggia. Molto critico è anche il commento del vice presidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello. "E' paradossale che chi afferma oggi che la Costituzione è nata con lo scopo di unire, sia protagonista di una manifestazione che ha il chiaro intento di imbalsamarla, togliendole vitalita' e forza propulsiva, e di dividere il Paese arrogandosi la presunzione di indicare il cattivo che, esattamente come nel '48, si trova al governo. Ieri De Gasperi, oggi Berlusconi: Oscar Luigi Scalfaro ripassi la storia, e si ricordi allora da che parte stava...".Ma le critiche contro il presidio del Pd, non sono arrivate solo dal centro destra. "Berlusconi - ha affermato il segretario del Prc, Paolo Ferrero - purtroppo, ha ragione, su un solo punto: quando dice che il Pd difende la Costituzione a corrente alternata. Oggi lo fa scendendo in piazza ma qualche giorno fa girava la testa dall'altra parte facendo passare il testo del governo sul federalismo fiscale che la Costituzione la fa a pezzi, svuotandola di difese e garanzie per i soggetti più deboli. Per non dire della riforma della giustizia. C'è bisogno di una sinistra che difenda la Costituzione sempre e tutta, non a corrente alternata". ''C'è stata troppa faziosità nel discorso di Oscar Luigi Scalfaro. Addolora vedere che un senatore a vita si dedichi a dividere il Paese. Purtroppo per Scalfaro non e' una novita': lo fece anche quando, da presidente della Repubblica, era invece chiamato ad unirlo'', ha detto il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone, criticando le parole dell'ex presidente. "Ci fa molto piacere -ha osservato il segretario del Pri, Francesco Nucara- che il presidente del Consiglio abbia spiegato che non ha avuto nessun dissenso con il capo dello Stato, che i loro rapporti sono buoni e che non intende incrinarli. Questo chiude un contenzioso che i repubblicani altrimenti avrebbero avuto difficolta' ad accettare e rende inutile e dannosa la manifestazione del Pd in difesa di una Costituzione modificata dal governo di Giuliano Amato''.Il Pd ha la memoria corta. E' la tesi sostenuta dalla parlamentare del Pdl e presidente del comitato Schengen, Margherita Boniver, secondo la quale ''fa quasi tenerezza vedere gli eredi del 'fu' glorioso Pci, che misero in moto il meccanismo dell'impeachment nei confronti di Francesco Cossiga, per gli anni di piombo, scendere in piazza come difensori del dettato costituzionale, capeggiati da Oscar Luigi Scalfaro, il presidente del 'non ci sto, non ci sto, non ci sto'''. All'iniziativa di oggi al Pantheon si è associata la presentazione di una proposta di legge, depositata dai parlamentari del Pd, Franco Laratta e Alberto Losacco, sottoscritta da una cinquantina di deputati democratici e da alcuni del Pdl. Il testo propone la lettura quotidiana di un articolo della Costituzione in tutte le scuole italiane e l'esecuzione dell'Inno nazionale all'inizio di tutte le manifestazioni pubbliche. ''Il nostro obiettivo -hanno spiegato Laratta e Losacco- e' avvicinare le nuove generazioni ai valori fondamentali della Costituzione, far conoscere e apprezzare la suprema legge dello Stato che con i suoi 60 anni di vita dimostra di essere il piu' grande strumento di democrazia e di liberta' per l'Italia".