MA CIAOOOOOOOOOOOOOO

Post N° 185


Oggi, mentre passeggiavo in riva al mare, circondata da bambini che urlavano, allegre comitive o coppiette in vacanza, ho lanciato un sassolino nell’acqua. Lontano.Più lontano che potevo.Nel punto dove è caduto, sono comparsi dei piccoli cerchi che si sono ampliati, espansi, fino a raggiungere un gruppo di gabbiani che stavano lì per caso.Immagino solo per caso.Sono volati via tutti. Quasi tutti.Ne è rimasto uno soltanto, che invece di farsi prendere dalla paura dell’onda inattesa, ha deciso di giocarci col becco e di girarci intorno. Pareva sorpreso, ma divertito dall’improvvisa vibrazione. Ho immaginato esistesse un nome per questo sasso:  *PASSIONE*. Una parola che può descrivere la bellezza di un incontro fulminante fra due persone, ma non si limita a ciò. Si trova nell’eccitazione per l’inatteso, nella volontà di fare qualcosa con fervore, nella certezza che si riuscirà a realizzare un sogno. La passione ci fornisce segnali che guidano la nostra vita: tocca a noi saperli decifrare.Non tutti riescono. Molti, come tutto il branco di gabbiani, preferisce volare via, spaventato dalla novità. Impaurito da quello che comporterebbe assecondare l’onda. Altri, pochi, si lasciano trasportare da quello che ci è stato riservato, senza farsi domande, senza porle. Si fanno trascinare dal movimento oscillatorio che stordisce, ma che culla allo stesso tempo. Da quel movimento che potrebbe modificare il corso della vita, ma che al contempo ci fa bene ai sensi e allo spirito. A volte non esiste una seconda opportunità per cambiare il percorso del nostro destino. Dovremmo imparare a riconoscere le occasioni, rare, che ci sono state riservate. Ma, il più delle volte, scappiamo di fronte all’inizio della nostra felicità, senza neppure averle permesso di presentarsi. Vorrei incontrare un gabbiano come quello di questo pomeriggio, in grado di raccogliere divertito l’ignoto e giocarci felice, ma sono sempre più convinta che non sia facile non farsi ingannare dal surrogato di tanto splendore e che siano rari quei gabbiani incoscienti e coscienziosi...