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IMPARARE AD IMPARARE


 IMPARARE AD IMPARAREHo fatto un sogno, che mi ha colpito per la profondità delle sue affermazioni: ero in una sala riunioni, con una commissione di insegnanti che mi ascoltava, ad un tratto una vecchia insegnante sprezzante mi sollecitava e incalzava a dirle quale era la formula dell'arcocoseno, io non la ricordavo, ero intimidito e frustrato da quella presenza, c'erano altri insegnanti intorno che non erano d'accordo con il suo modo di fare umiliante ma non sapevano che fare o dire. Poi mi rendo conto che i suo modo di fare non serviva in alcun modo al discorso che stavo facendo, ne a farmi ricordare la nozione per un qualche motivo pratico, anzi aveva lo scopo diametralmente opposto di interrompere le cose che stavo dicendo, allora mi avvicinai alla cattedra ed infuriato iniziai a parlarle, dall'emozione le parole mi uscivano balbettanti e incomprensibili, ma nonostante ciò tutti potevano capire, l'insegnante per prima. Le dissi che lei non era un insegnante, lei non insegnava proprio nulla, lei era li solo per frustrare, per sfogare l'inutilità di una vita spesa sui libri lontana da ogni gioia. Era una scimmia in gabbia, ed io che mugugnavo di fronte a lei al confronto ero un dio, un dio che vive sulla cima di miliardi di piramidi della conoscenza, un dio che se ha necessità di sapere come fare qualcosa lo può leggere su di un libro, e non ha la necessità di conservare nel suo cervello dati superflui al suo benessere.Troppo spesso si dimentica il fine per cui una cosa viene fatta, e si finisce per dimenticare di usare se stessi, le proprie emozioni, ma anche la logica, per creare piuttosto che per distruggere.Molti insegnanti (ed interi sistemi di insegnamento) si concentrano su nozioni che facilmente cadranno nel dimenticatoio una volta appurata la loro inutilità, il lavoro sul metodo di studio, e sulla motivazione all'apprendimento troppo spesso non ha il ruolo centrale che gli spetta.La cultura moderna fatta di moli di sapere immense non può più concentrarsi sul nozionismo sterile, ma deve necessariamente evolvere in un apprendere ad apprendere, un metodo per capire e muoversi nei dati, trovare le informazioni necessarie dove e quando servono, al momento giusto. Ogni individuo poi troverà delle nozioni di cui avrà bisogno per tutta la vita, ma questo sarà un processo spontaneo che emergerà dalle sue proprie attività ed interessi.Il problema non è tanto la malvagità dell'insegnante, in parte imprescindibile, ma il modo in cui questa viene usata, il metodo con cui viene espressa: non per motivare ma per banale sfogo di frustrazione. Gli insegnanti che tuttora ricordo con amore sono persone che hanno saputo entrare in relazione come esseri umani, che hanno saputo dosare la propria benevolenza e la propria malvagità ad arte per spronarmi e invogliarmi, accompagnandomi in un viaggio di amore per l'apprendimento, in cui ho potuto confrontarmi ed avere appoggio; ed in sprazzi di foga rabbiosa di sapere, in cui necessitavo di conoscere per poter affermare con fierezza.Nel mezzo è la verità, che lo vogliamo o no, e chi non si tiene nel mezzo, chi è convinto di poter solo creare finisce con il distruggere.Imparare ad imparare.