SOCIALE A VENEZIA

ANCORA SULLO SPORT


 
 Una questione, per quanto riguarda lo sport, su tutte ha impegnato Livieri in questi anni, mi confidò in una sera fredda dalle mille e mille stelle luccicanti. Da oltre un decennio la Bocciofila Sant'Alvise e L'Associazione Sportiva Venezia Verticale non riuscivano a svolgere la loro attività in armonia, perché era stato assegnato ad entrambe lo stesso spazio per svolgere la propria attività. Dopo aver assistito ad una di queste liti il nostro Presidente di Commissione decise di ascoltare le società e si convinse che la soluzione poteva essere il trasferimento della Associazione Venezia Verticale in altra sede. In accordo con le società andò a  proporre al Presidente di Arsenale S.P.A., arch. Roberto D'Agostino, di individuare una sede all'interno dell'Arsenale dove poter svolgere l'attività di Venezia Verticale. Trovato il sito, d'accordo con l'architetto e insieme agli atleti e ai loro famigliari, "stimolò" l'Assessore Sandro Simionato affinché scrivesse una lettera all'architetto Roberto D'Agostino, nella quale si chiedesse formalmente un progetto concreto dentro l'Arsenale. Il progetto venne realizzato e approvato in Consiglio Comunale circa un anno fa. Alla domanda recentemente fatta dall'Ammiraglio/mozzo all'Assessora ai Lavori Pubblici Mara Rumiz, durante una seduta del Consiglio della Municipalità, di come mai non fossero ancora iniziati i lavori, la risposta fu chiara: "non ci sono problemi di costi, non c'è nessun problema, ma semplicemente", una questione aperta da oltre un decennio che coinvolge centinaia di atleti, "non è una priorità" ( il costo per realizzare questo progetto è di € 350.000, cifra equilibrata per aprire di fatto un nuovo centro sportivo. Si unirebbe l'Associazione Venezia Verticale con una società di canottaggio. Ognuna di esse, questa volta, potrebbe avere una reale autonomia di spazi e si potrebbe costituire un Centro Sportivo tra Cielo e Mare). Ognuno fa politica come preferisce, penso che chi sta nelle Municipalità e nei Comuni dovrebbe occuparsi anche di queste cose qua. Centinaia di atleti aspettano dai politici che realizzino i progetti che loro stessi votano. I politici, in modo trasversale, sono preoccupati di fermare il maggior numero di iniziative, perché in questo modo non si vedono i meriti di chi fa. L'Ammiraglio/mozzo crede che, per lo meno a livello locale, la competizione politica potrà basarsi su chi fa di più per il bene collettivo.                                                             (La prodiera S.Anesin)