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Post n°16 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da Sonny.Barnett
Il tacco acrobatico di Ibrahoimovic affonda il Bologna per la quinta volta consecutiva. Davanti all'Inter di re Mourinho la sconfitta era un evento annunciato, ma la squadra di Arrigoni lascia una preoccupante sensazione di incompiutezza. Quando gli avversari segnano, il Bologna non sa mai produrre una reazione credibile. E il teorema si conferma puntuale contro ogni tipo di rivale: Atalanta, Fiorentina, Udinese, Napoli e infine Inter. Questa volta il Bologna ha il merito di trovare la porta, ma il gol di Moras arriva sullo 0-2 ed è soprattutto un gentile regalo di Javier Zanetti. Per il resto i rossoblù si limitano a macinare un gioco convulso, fatto di anticipi e rincorse, di tackle e rilanci brevi. Arrigoni è un teorico della manovra, del pressing, del calcio elaborato. E' questo è lo scudo elastico per proteggere il Bologna dai suoi stessi limiti tecnici.Il problema è che l'applicazione di questo gioco richiede un dispendio di energie fisiche e nervose che esauriscono in fretta le riserve della squadra. Nei secondi tempi il Bologna cala fatalmente e gli avversari passeggiano sulle spoglie rossoblù. Così preoccupati di rispettare spazi e distanze, di muoversi secondo copione (l'ultimo schema visto è il 4-1-4-1), i giocatori perdono slancio e naturalezza, rinunciano all'istintività e si spolmonano in un moto perpetuo (e improduttivo) che alla fine li fiacca.Al Bologna di Arrigoni mancano vitalità, freschezza, quel pizzico di spirito guascone che è proprio dei giovani e delle matricole. Troppi ultratrentenni insieme garantiscono esperienza ma anche difficoltà a cambiare ritmo, a produrre accelerazioni e cambi di passo. L'emblema della squadra è il regista Volpi, che sembra fermo al gioco corto della Ternana anni Settanta, quella dell'indimenticato Corrado Viciani. Ecco perché mi batto per riportare un vento di freschezza dentro il Bologna. In attesa del mercato di gennaio, i nomi sono quelli di Paonessa e Lavecchia, di Carrus, il regista che fu il cardine della manovra in serie B. E poi l'oggetto misterioso Coelho, che può serenamente entrare in staffetta con l'altro brasiliano Adailton. Non è impossibile inserire questi uomini se si prescinde dal dogma dello schema. E visto che la pausa porterà consiglio e offrirà buoni tempi di recupero agli acciaccati, prepariamoci a rilanciare Bernacci. La sua presenza in campo può permettere al Bologna di cambiare gioco, di utilizzare il lancio lungo a saltare il centrocampo, di far rifiatare gli uomini che smaniano per costruire uno straccio di manovra. Per uscire dalla crisi serve un colpo d'ala sostiene Arrigoni. Ma questa inversione di tendenza può arrivare soltanto cambiando strada, rinunciando alla manovra insisita per un calcio forse meno bello e più speculativo ma che abbia il pregio di produrre almeno qualche gol. |
Post n°15 pubblicato il 31 Agosto 2008 da Sonny.Barnett
E il calcio riprende.....!!!!!!!!! Prima giornata un BOLOGNA spettacolare!!!! 6), Valiani 7; Di Vaio 6,5. A disp. Colombo, Britos, Coelho, Bernacci.Bologna, 31 agosto 2008 - Il Bologna torna in serie A nel migliore dei modi: con una vittoria, perdipiù conquistata a San Siro contro il Milan. Ronaldinho fa numeri da Pallone d'oro, inventa assist mettendosi a disposizione della squadra, prova a mandare in gol un po' tutti ma alla fine vince (2-1) la squadra di Arrigoni. Ancelotti mette Ronaldinho davanti a sinistra, nel solito albero di Natale. La punta centrale la fa Inzaghi, partono in panchina sia Pato che Schevchenko. Nel Bologna c'e' Di Vaio davanti, Marazzina comincia fuori. Si parte che fa caldo, ma il ritmo e' tutto sommato buono. Il Milan prova a fare la partita ma il Bologna chiude bene e riparte. Il primo tiro in porta, al 13', e' suo: girata centrale di Adailton che Abbiati blocca senza problemi. Il Milan e' tutto in un paio di tentativi sballati di Ronaldinho, buona volonta' ma pessima esecuzione.Molto meglio il Bologna, che al secondo tentativo passa. Bellissima l'azione, tutta di prima, con il cross basso di Zenoni al limite dell'area, l'assist di Amoroso e l'interno sinistro imparabile di Di Vaio sul secondo palo. Uno a zero al 18' e Milan in difficolta'. Prova a inventare qualcosa Pirlo, ma sul suo lancio al 21' Inzaghi non trova il pallone. Meglio al 28', col cross da destra di Zambrotta per Ronaldinho che di testa mette pero' centralmente tra le braccia di Antonioli. Il crescendo rossonero costringe il Bologna sempre piu' dietro ma il gol non arriva.Al 35' Inzaghi scatta benissimo sull'assist di Ronaldinho, salta anche Antonioli ma poi si allarga troppo e quando tira non trova la porta. E allora il Milan ci prova da fuori, prima con Zambrotta (38') e poi con Flamini (40'), ma tutte e due le volte Antonioli c'e'. Il Bologna se ne sta dietro, in apnea, ma al 41' ha la grande occasione per raddoppiare: Di Vaio parte in contropiede solitario, poi sul recupero di Kaladze entra in area sulla destra e prova il diagonale senza pero' trovare la porta. Il gol arriva invece dall'altra parte, subito dopo: cross di Ronaldinho e grande colpo di testa di Ambrosini per l'1-1 di meta' gara. Ripresa. Ancelotti mette subito Shevchenko per Jankulovski, a sinistra va Zambrotta mentre Flamini arretra a fare il terzino destro e Seedorf scala a centrocampo. Ma la ripresa e' il Dinho-show. Si inizia al 5', quando il brasiliano s'inventa uno straordinario doppio passo in area con cross per Inzaghi e deviazione finale di Terzi su cui e' bravissimo Antonioli ad evitare l'autogol. Al 10' ancora Ronaldinho, ancora uno strepitoso dribbling in area e assist stavolta per Sheva che pero', solo davanti alla porta, si fa deviare il destro ravvicinato da Antonioli.Al 14' cross "normale" per la testa di Inzaghi, che da buona posizione mette pero' troppo centralmente. In mezzo a tanto Milan il Bologna e' tutto nella buona vena di Di Vaio, pericoloso prima con un contropiede solitario fermato in extremis da Maldini con un dubbio intervento in scivolata e quindi con un destro dal limite alto di pochisismo. Tanto basta per allentare la pressione rossonera, riprendere fiato e trovare poi anche l'incredibile gol della vittoria. Succede al 34', quando Valiani s'inventa uno straordinario destro nel sette dai 25 metri che Abbiati vede appena partire. E' il 2-1, e cosi' finisce. E mentre il Bologna si ritrova a sognare per il Milan sono guai gia' alla prima giornata. TABELLINO 1-2 Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; Zambrotta 6,5, Maldini 6, Kaladze 5,5, Jankulovski 5,5 (1' st Shevchenko 5); Flamini 6, Pirlo 6, Ambrosini 6,5 (40' st Emerson sv); Seedorf 6, Ronaldinho 7; F.Inzaghi 5,5 (24' st Pato 5,5). A disp. Dida, Favalli, Antonini, Cardacio. All. Ancelotti 5,5 Bologna (4-2-3-1): Antonioli 7; Zenoni 6,5, Moras 6, Terzi 6, Bombardini 6 (45' st Castellini sv); Mingazzini 6,5, Volpi 6,5; Adailton 5,5 (15' st Marazzina 5,5), Amoroso 6,5 (15' st Mudingayi |
Post n°14 pubblicato il 12 Maggio 2008 da Sonny.Barnett
Rabbia Materazzi Ne fa le spese la tv A Pisa un tifoso nerazzurro, imbufalito per il rigore fallito dal difensore dell'Inter, getta la televisione dalla finestra: denunciato ![]() Marco Materazzi sul dischetto per il rigore scudetto. Afp PISA, 12 maggio 2008 - Quando Materazzi ha sbagliato il rigore-scudetto per l' Inter, e mentre la Roma con Panucci e De Rossi volava a meno un punto dal tricolore, lui non ci ha visto proprio più: ha afferrato il suo tv color 28 pollici e l'ha buttato dalla finestra di casa sua, un appartamento al secondo piano di via San Benedetto, alla prima periferia di Pisa. Protagonista un tifoso interista, il cui televisore è esploso nell'aiuola condominiale. L'uomo è stato denunciato dalla polizia per lancio pericoloso di oggetti. |
Post n°13 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da Sonny.Barnett
BOLOGNA - Il Bologna non ce l’ha fatta a far saltare il bunker costruito dall’A-scoli, ma ha comunque raggiunto la vetta della classifica, sia pure in condominio con Pisa e lbinoleffe. Il Bologna ci ha provato a cercare un gol che l’avrebbe proiettata in testa in solitaria, ma Cioffi e Melucci non hanno sbagliato un pallone e l’assenza dello squalificato Carrus a centrocampo ha fatto mancare idee al centrocampo e ossigeno alla manovra. Il Bologna ha aggredito l’Ascoli soprattutto sulle fasce, Bonetto ha percorso chilometri affondando sulla sinistra e confezionando quantità industriali che però, quasi mai, sono finiti sulle teste giuste. Alla fine il pareggio dà merito ad un Ascoli attento e organizzato, e ad un Bologna a cui sono mancati i tradizionali spunti. L’unico brivido per Antonioli è arrivato sul finale del primo tempo quando Pesce, il migliore dei suoi, chiamato in causa da Job, ha impegnato il portiere rossoblù con un colpo di testa finito in angolo. Nella ripresa il Bologna ha avuto una folata di un quarto d’ora, quando ha approfittato dell’alleggerimento del pressing ascolano e provato ad aumentare la velocità. Ci ha provato Marazzina, servito in due occasioni dall’inesauribile Bonetto, poi Confalone in una palla gol, nata ancora una volta dalla fascia di sinistra, ma la retroguardia ascolana non si è fatta sorprendere. Il Bologna ha così fallito il match ball per scrollarsi di dosso la compagnia di Pisa e Albinoleffe ed ha pagato, forse più dell’Ascoli, le tossine di un impegno ravvicinato. La squadra di Iaconi ha dimostrato di aver fiato e organizzazione per impensierire chi corre per la A. Bologna (4-3-1-2): Anto-nioli, Daino, Moras, Castel-lini, Bonetto, Confalone, Mingazzini, Della Rocca (18’ st Amoroso), Adailton (30’ st Di Gennaro), Maraz-zina, Bombardini (18’ st Fa-va). All.: Arrigoni. Ascoli (4-4-2): Taibi, Aqui-lanti, Cioffi, Melucci, Gial-lombardo, Job, Luci, Di Do-nato, Pesce (33’ st Berlin-gheri), Maniero, Bernacci. All.: Iaconi. |
Post n°12 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da Sonny.Barnett
Pareggio significativo quello del Bari nella sfida contro il Bologna, che cara sarebbe potuta essere per Beppe Materazzi.Il Bari riproponeva dal primo minuto di gioco l’ex vicentino Cavalli, a fare da spalla a Santoruvo. A sopresa (ma neanche tanto, per chi avesse visto Cavalli nell’amichevole contro l’Acquaviva) lasciato dunque in panchina Lanzafame. Così come panchina per Bonanni e il dimenticato Sergeant. Spazio nuovamente a Galasso e Donda. Ma forse la novità vera la si è avuta in difesa, dove avrebbe dovuto giocare Belmonte a destra ed Esposito centrale, mentre si è verificato l’esatto contrario. Esposito che è stato poi l’autore del goal del pareggio per la formazione pugliese. Il Bologna schierava invece un 4-3-1-2 che in realtà era un 4-1-2-1-2. Numeri giusti in questo caso, e non elaborazioni filosofiche, in quanto Carrus, l’ex ell’incontro, si abbassava a ricevere palla per impostare il gioco, supportato sugli interni di entrocampo da Mingazzini e Amoroso. Di Gennaro a fungere da trequartista dietro al tandem composto da Fava e Marazzina. L’ingresso di Adailton ha di fatto portato il Bologna a giocare più col 4-3-3 che con il 4-3-1-2, perché, anche se l’ex attaccante di Parma, Verona e Bologna ha provato a rilevare nelle sue funzioni Di Gennaro, la sua tendenza a defilarsi sulla fascia lo portava inevitabilmente a fungere più da terzo attaccante, che da rifinitore. Doppio lavoro dall’altra parte così per Gazzi e Rajcic, che dovevano defilarsi in pari misura, senza però perdere d’occhio la zona nevralgica del campo. L’espulsione di Terzi nella ripresa ha stavolto gli schemi di Daniele Arrigoni. Altro che tre punte. Un eccesso inammissibile a quel punto, e spazio solo per una, Fava, con Moras, subentrato a Marazzina, a prendere il posto lasciato vacante da Terzi, inizialmente rimpiazzato dal centrocampista Mingazzini. Bologna che da quel momento in poi viveva per portare a casa il pareggio, cercando esclusivamente il contropiede col veloce Adailton. L’ingresso di Lanzafame nel Bari portava un po’ di brio alla manovra, mentre la sostituzione di Bonanni e l’uscita di Galasso non mutavano gli equilibri tattici di una gara che il Bari ha provato a fare sua, senza però riuscirci completamente. Una prova tutto sommato valida, agonisticamente parlando, sebbene certi svarioni difensivi, come quello finale che stava lanciando in goal Adailton, continuano ad essere ancora commessi con una certa leggerezza. |