PENSIERI E PAROLE

continua..


Dal cielo cupo iniziano a scendere gocce di pioggia grigie e gelide..Una più coraggiosa delle altre scivolta tra i ciottoli e guizza in un lampo tra l'erba riarsa.. Sembrerebbe una goccia più limpida delle altre, una sorta di ricordo passato, il sorriso legato ad un attimo di pura felicità.Corre tra spazzi di terra umida e si infila impavida giù nelle profondità; scende schivando un verme, poi girando intorno ad un pezzo di cemento ormai in rovina.. scava con la sua forza inaudita cercando di farsi strada e di correre più in fretta possibile.. poi il vuoto e per un istante si ritrova a volteggiare in aria come nell'attimo in cui è nata..ed è nel suo delicato volo che incontra le sue morbide labbra. Riesce a fare ancora qualche piccolo spostamento e scivola stanca agli angoli della bocca, una bocca assetata che non si lascia scappare il dolce invito ed assorbe l'ignara goccia cristallina lasciandola scendere fin sulla punta della lingua. Un fremito..Tremende scosse percorrono tutto il suo corpo, come se in una frazione di secondo un animo antico fosse tornato a ripopolare spazzi vuoti e informi. In un attimo lei sente la vita tornare a scorrere nelle sue vene, crudele come il fuoco, la sente bruciare mentre lascia il segno del proprio passaggio lungo tutto lo strato di muscoli ancora dolcemente rivestito da un sottile velo di pelle bianca lattea.Le dita iniziano a muoversi cercando di capire la strada da prendere sotto tutto quel peso insopportabile. Le palpebre cercano di dar luce all'occhio spento.Lei a fatica inizia a respirare. Lievemente. Piccoli respiri che lacerano dentro come tante invisibili coltellate ben assestate. L'odore acre della terra sale nelle sue narici provocandole un sapore amaro in bocca. Sente odore di muschio, di muffa e di morte. Anche se supina ad ogni respiro la sua testa si perde in vorticosi giri. Un sovraccarico di sensazioni. Di emozioni. Freddo, caldo, vita, morte, realtà, sogno..incubo.Non ricorda bene cosa le sia capitato. Adesso gli occhi però, riescono ad aprirsi e, anche se aperti come due fessure invisibili, lo scenario che hanno di fronte e che colgono è raccapricciante.Il peso che il corpo cerca di sopportare è un indefinito ammasso di terra nera, più nera della pece. "Sepolta viva... da chi?????"Nessun ricordo aleggia nella sua testa..Un vuoto assordante si è impadronito della sua mente..si sente svuotata e indolenzita più che mai.Solo una sensazione è più forte delle altre. Un tremendo senso di claustrofobia. L'impetuoso desiderio di trovare un modo, un qualsiasi modo, per uscire da quel crudele e irreale inferno personale.Lilith_83