Lontano, sempre più lontano. Un corpo in balia del vento, spinto lungo la riva di un mare in attesa della tempesta. Suoni in lontananza non posso nulla contro l’irruento infrangersi delle onde sugli scogli. L’aria salmastra entra nelle narici e pizzica gli occhi. Forse ciò che brucia non è il sale del mare, ma il sale di lacrime invisibili che scendono taglienti su guance arrossate dal freddo.In lontananza un gabbiano, vola leggero a pelo d’acqua e scruta l’orizzonte, proprio come lui, che in silenzio perde il suo sguardo nel bagliore rosso fuoco del sole al tramonto. Un sole lento ed inesorabile che china il volto pronto ad illuminare terre lontane, a riscaldare cuori stranieri in cerca di un po’ d’amore.Far, farther and farther away. A body at the mercy of the wind, pushed along the shore of a sea waiting for the storm. Sounds in the distance can do nothing against the impetuous waves crashing on the rocks. The salt-laden air enters the nostrils and stings the eyes. Perhaps it is not sea salt that burns the face, but it's the salt of tears invisible that cuts down his cheeks reddened by the cold.In the distance, a gull, flying slowly on the water scanning the horizon, just as he who loses his eyes in silence in the fiery red glow of the setting sun. A sun which slowly and inexorably has bent his face, ready to illuminate distant lands, to warm foreigners hearts which are looking for a little bit of love. Lilith_83