Sogno e realtà

Chiaroscuri


 
Capita di tingere di buio la finestra perché l’assenza di luce mi renda il mio io, racchiuso in antiche prigioni, o forse smarrito per le  strade tortuose che approdano in questo luogo oscuro, pieno di ombre che si rincorrono disegnando i loro profili sulla parete liscia della mia anima come un elettrone impazzito che non trova più il suo nucleo.E capita di precipitare verso direzioni non definite per ritrovarmi stanca, sfinita, spossata. Eppure pronta a correre ancora perché la vita non aspetta.Non sto male e non sto bene. Semplicemente sto. Qui e ora. E  nella corsa getto via le le mie maschere  perché ogni cosa ha inizio e termine.E l’equilibrio si rinnova in quella sensazione magnifica di essere vivi.