Sogno e realtà

Pensieri... nonsensi


Vale la pena investire nelle emozioni?Io credo di si.Girovagando nella blogosfera, ho incontrato molte donne di tutte le età che fanno l’identikit dell’uomo ideale e si chiedono quante energie occorrano per cercarlo. Ho immaginato una schiera di pulzelle con in mano il lanternino come Diogene alla ricerca spasmodica dell’uomo “perfetto”.In alcuni post ho letto i requisiti richiesti, mi sembrava quasi di leggere gli ingredienti della ricetta di un buon piatto; ed ecco la ragazza che vuole il fisico perfetto, la famosa tartaruga, occhi blu e mani curate; poi quella che cerca l’uomo forte che le assicuri protezione, un’altra lo vuole divertente, e poi la sognatrice che vuole il romanticone poeta, quella che cerca la posizione sociale....Ogni volta ho sorriso, stranamente non mi sono riconosciuta in nessuna di loro, non so probabilmente sono un po’ controcorrente, non credo di avere mai pensato a come dovesse essere il mio uomo ideale, ma ogni volta che il destino lo ha posto sulla mia strada ho saputo riconoscerlo.Un’alchimia inspiegabile fatta da due occhi “normalissimi” eppure speciali che ti attirano fino a farti perdere la cognizione del tempo e dello spazio mentre il cuore accellera freneticamente il suo battito; una mano sfiorata ed un brivido improvviso percorre la schiena, in un attimo tutto ti sembra un miracolo della vita. Diventi forte e riesci a superare qualsiasi prova perché sei animato da un vigore che in situazioni normali non penseresti neppure di possedere.Ripenso agli uomini che mi hanno fatto battere il cuore, li ringrazio perché ognuno mi ha reso migliore. Mi ritengo una grande osservatrice, da ogni persona che incontro cerco di imparare qualcosa, ancora di più dagli uomini che ho amato, anche da chi mi ha fatto soffrire di una sofferenza al di fuori dell’ordinario.Ognuno aveva qualcosa di unico, un lampo di magia che toccava le corde del mio cuore.Per molto tempo, erroneamente, ho pensato di dovermi proteggere dall’amore, la paura di soffrire ancora mi aveva portata a costruire una corazza.Ora capisco che è stato un grande errore, anche un amore “sbagliato” ti dona emozioni tali che vale la pena anche di bere il calice del dolore.Platone nel “Simposio” dice che l’amore è mendico, implora attenzione, proprio per questo, secondo me, quando siamo innamorati diamo il meglio di noi ed incanalando queste energie possiamo raggiungere obiettivi insperati.La persona che ho amato di più nella mia vita è quella che mi ha dato una felicità indicibile, ma anche il dolore più grande.Alcuni di voi sanno di cosa parlo, penso che bere quell’amaro calice è stato quanto di più difficile io abbia potuto vivere fino ad ora e anche per il resto della mia vita.Nonostante questo ne è valsa la pena, non credevo possibile riuscire a pensarlo, ma è così. Quell’uomo mi ha formata e la mia consapevolezza attuale di donna forte, capace di superare quasi ogni sfida la devo a lui.Ora il mio cuore è in pausa, lo sento distaccato, freddo e mi rendo conto che mi mancano perfino le lacrime.Non siamo solo corpo, ma soprattuto anima ed essa si nutre di emozioni e cosa più dell’amore può farcele gustare appieno?