Sogno e realtà

RABBIA TANTA RABBIA...


Rabbia, sgomento, delusione. Si susseguono nella mente sovrapponendosi i volti dei Fratellini Pappalardi. Volti luminosi di un sorriso proprio dei ragazzi, sorriso che alza nella mia mente un muro di protezione dalla realtà... Rabbia! Rabbia perché non si può morire a quella età. Rabbia perché non è possibile cercare i ragazzini fino in Romania e non setacciare la zona della sparizione. Rabbia insopportabile se penso all'ipotesi che sia davvero potuto essere il padre a compiere un atto tanto crudele. E ancora rabbia.... Sgomento indescrivibile. Delusione e confusione. Confusione che mi porta a perdere la fiducia in valori che ho sempre ritenuto nessuno riuscisse a violare. Ho ancora bisogno di illudermi che sia stato un incidente e che la crudeltà umana non arrivi a uccidere uno dopo l'altro due ragazzini. E soprattutto resto ancorata alla speranza che non sia stato il padre perché è davvero inumano, contro natura, che un genitore compia un gesto simile. E' istinto animale quello di proteggere la prole, che uomo è chi uccide un figlio? E' un uomo? Lasciatemi l'illusione di credere che sia stato un tragico incidente, mi aggrappo con tutte le mie forze a questa speranza; devo farlo per riuscire a fidarmi del genere umano.