Sogno e realtà

VERGOGNA!!!!


E’ vergognoso per tutte le correntipolitiche sfruttare la legge 194 come slogan elettorale. Da Giuliano Ferrara a Bertinotti per citare le due posizioni agli antipodi passando per Binetti, Finocchiaro e tutti gli altri, tutti a gridare ai quattro venti ora la difesa della vita ora la difesa dei diritti delle donne. La verità è che poco importa la ragione, ma sono argomenti che toccando l’intimo fanno propendere di qua o di là. Ecco taluno ergersi a giudice della moralità. Posso accettare, pur considerandolo un’ingerenza nello stato e una minaccia alla laicità dello stesso, che parli la chiesa di difesa della vita e di moratoria sull’aborto, ma non lo tollero dalle istituzioni. Trenta anni fa, quando la legge 194 è stata votata da un referendum popolare - anche dai cattolici - si parlava di maternità cosciente, di riconoscimento del diritto alla procreazione, rifiuto del destino biologico della donna. Erano gli anni settanta, il secolo scorso. Dietro quella legge che “tutela la vita umana” ci sono le donne e gli uomini, ci sono le famiglie, e più che mai ci sono i bambini. Questo lo sanno bene tutti i politici che abusano dell’argomento in questi ultimi tempi. Prima dell’approvazione della 194 non si abortiva? Sicuramente si, e con metodi ed in ambienti molto più pericolosi. Dicevo era il ‘78 e a distanza di 30 anni possiamo fare le nostre valutazioni sui dati che ci dicono che è stata pressocché annullata la mortalità conseguenza degli aborti clandestini ed è anche diminuito del 42% il numero degli interventi Ricorrere all’aborto è certamente la scelta più difficile che si possa fare. Che la vita sia un valore primario non lo mette in dubbio nessuno, ma smettiamola di giudicare le decisioni altrui, decisioni sicuramente molto sofferte. Altro giro e altra corsa con la RU486...Petizione LIBERA DONNA