Sogno e realtà

Impronte nel cuore


Dopo lo scambio di ricordi con Lorella del primo pomeriggio, le immagini della campagna sono scorse come il trailer di un vecchio film in bianconero, non so cosa darei per una giornata di vita semplice come in quei giorni. Il profumo del pane nel vecchio forno di pietra, io che non riuscivo a restister a quell’odore di buono e chiedevo alla nonna “ No , mi lu pozzu manciari?” e lei che non udiva o forse fingeva di non capire per farmi attendere il pranzo quasi pronto e mi rispondeva tutta preoccupata “naaaa pircè ta custipari ce ta ssittata n’terra?” e la discussione andava avanti in monologhi solitari di entrambe, ma le sue mani carezzevoli e la sua dolcezza erano un dialogo più eloquente di qualsiasi frase...E poi ricordo il giorno della salsa, tutti lì in campagna con la gioia dello stare insieme condividendo anche il caldo del fuoco sotto il pentolone nero, ed il nonno che chiudeva i turacci di sughero con un’abilità di gesti delle dita che mi sembravano mosse dalla magia...E l’altalena e i turni per salirci, Lo' restava sempre ultima ed io e la svedese quasi come lei, c’erano i grandi a monopolizzarla facendola volare fino in cielo. E’ strano come le cose si vedono speciali quando si è piccoli, ricordo che mi sembrava che l’altalena toccasse davvero le nuvole, forse ho desiderato volare sin da allora. Guardavo il raggio di sole che oltrapassava le foglie e avrei voluto prenderlo, ora ho la stessa sensazione quando sono in volo...E la tavola imbandita forse solo di friselle e pomodori, ma era sempre festa perché eravamo in tanti...E la meravigliosa voce di mia mamma che cantava le arie liriche, e le canzoni popolari, mi sembra quasi di sentirla adesso “Tu lu uei lu cori mia ti la cia dari quannu sarà...”.... " la donna è mobil qual piuma al vento muta d'accento e di pensier, e di pensier..." quanto mi manca!E il proverbiale disordine dello zio che sembrava quasi seminare il campo delle sue cose...Ed i capperi che a me sembravano dei fiori bellissimi e non volevo che li raccogliessero per vederli schiudere....Non so forse erano gli occhi di bambina a vedere tutto così bello, ma allora sentivo che la vita era meravigliosa e non immaginavo cosa avrebbero significato dopo quei giorni spensierati e cosa sarebbe stata la nostalgia. Dopo la morte dei miei genitori mi sono ancor di più aggrappata a questi ricordi, e mi capita di pensarci così intensamente da vedere i sorrisi, sentire le carezze e udire perfino i grilli di quei giorni stupendi.