Sogno e realtà

L'arcobaleno della nonna


Era un pomeriggio d’inverno, sul piccolo borgo di montagna era caduta tanta neve e i bambini non potevano correre per i vicoli. Luciana, una bella bimba con gli occhioni color del mare e i lunghi capelli biondi, aveva finito i compiti e non sapeva come passare il pomeriggio, pensava che voleva stare con gli altri bambini, ma si sentiva tanto sola e iniziò a piangere.Accanto a lei la nonna sferruzzava il maglioncino e accortasi della tristezza di Luciana per distrarla le disse: “ Bambolina della nonna, sai che questi ferri sono magici e possono fare tutto quello che gli chiediamo?”. La bambina, però, restava con la sua testolina piegata immaginando le corse che avrebbe voluto fare con i suoi compagni se avessero avuto una casa nella vallata come tutti gli altri e pensava anche che pure l’indomani sarebbe stata sola e anche il giorno appresso. La malinconia le stringeva il cuore e non avrebbe mai creduto a quella storia dei ferri magici né  alla nonna perché pensava che era vecchia e non si sarebbe divertita con lei.La nonnina sembrava, invece, leggerle nei pensieri così disse .” lo so tu non mi credi, e sei convinta che il tempo che passi con me non ti sia utile, lo so perché lo pensavo anch’io alla tua età, e dicevo ma come può la nonna con tutti i suoi acciacchi capire il desiderio di correre, ma una sera lei mi fece le magie e da allora so che i questi ferri sono magici tu esprimi un desiderio poi vedremo se loro lo faranno avverare”. Luciana cominciò a incuriosirsi e, pur tenendo sempre il capo chino, aguzzava l’udito per ascoltare le parole della nonna che continuava a raccontare di come una sera aveva scoperto dei giochi sconosciuti elencandoli uno per uno con nomi tanto strani che senza neppure rendersene conto la bambina si ritrovò a sorridere.- “Nonna ma io posso davvero chiedere una cosa ai tuoi ferri?”-“certo dimmi una cosa che vorresti”-”allora io vorrei poter vedere le nuvole”La nonna prese i suoi gomitoli e in brevissimo tempo le fece un quadretto azzurro con tante candide nuvole e poi le disse, ora chiudi i tuoi begli occhioni blu e guarda con i tuoi occhi magici, sai la magia è la nostra fantasia... "un giorno arrivò in paese un uomo molto vecchio con la barba bianca, io ero a giocare con gli altri bimbi, e un mio amico cominciò a deriderlo per la sua gobba, lui invece di arrabbiarsi gli disse:-sai io ho un sacco speciale, in questa gobba ci sono le mie magie ora vi faccio vedere una cosa bellissima-. Quando sentimmo questo ci avvicinammo di più perché pensavamo che avrebbe fatto un gioco di prestigio come i maghi della televisione, lui invece non prese nessun attrezzo ci disse solo di pensare un momento intensamente ad un desiderio. Io avevo sempre sognato di avere le ali e riuscire a toccare il cielo, la mia amica Rosa immaginava di poter colorare tutto il mondo per farlo più allegro, il mio amico Simone voleva vedere e pecore bianche da vicino. A questo pensammo noi mentre il vecchio ci guardava sorridente, poi ci disse di toccare con gli occhi chiusi la sua gobba per tre volte, e quando avessimo finito tutti i nostri pensieri si sarebbero avverati. E così avvenne, quando aprì gli occhi ero circondata dall’azzurro del cielo, mi sentivo il cuore leggero e la felicità aveva trovato casa in me, in questo cielo c’erano tante nuvole candide che sembravano le pecorelle del presepe e Simone ci saltellava ridendo e cantando e la di sopra c’era un bellissimo arcobaleno e Rosa ci correva su con i pattini di mille colori. Tutti i nostri desideri si erano avverati”Durante il racconto della storia Luciana aveva visto con gli occhi della fantasia il cielo, le nuvole, l’arcobaleno ed era stato come giocare con la nonna tornata bambina e il sorriso aveva illuminato il suo viso.Allora la nonna le chiese: “ E il tuo desiderio qual’era si è avverato?”. La bimba sempre più sorridente rispose “ Nonna il mio desiderio era di giocare con qualcuno perché mi sentivo sola, non ci crederai ma in questi minuti io ho giocato con te che eri piccola come me, ma era solo un sogno” La vecchina dolcemente le disse “ Tesoro ne sei certa che sia stato solo un sogno? Va bene pensaci e poi me lo dirai, però intanto puoi aprire per favore la finestra in modo che entri un po’ di luce? “ Luciana corse ad aprire e i suoi occhi si illuminarono di felicità, nel cielo tra le piccole nuvole si era fatto spazio e  regnava il più bel arcobaleno che avesse mai visto.-” Nonna allora è accaduto davvero? “-” Amore della nonna, sai basta volere davvero qualcosa e saperla vedere con gli occhi della fiducia e le magie accadono, visto che i miei ferri sono magici? Ricordi la tua prima richiesta?”- “Nonna mi faresti un’altra magia?” disse Luciana avvicinandosi ed abbracciandola e ascoltò le sue meravigliose magie fino a sera felice della sua nuova compagna di giochi. 
………….. Vecchio…!!! Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore, Anche se hai tanto amore, da dare a chi vuoi tu!..............Qualcosa di simile è accaduto a me quando ero piccola, la vecchina dolce non era mia nonna, ma una mia prozia che nel mio cuore è come se fosse mia nonna.Passavo pomeriggi interi con la zia Rata vicino al braciere con lei che mi raccontava " li cunti".Un ricordo che custodisco gelosamente nel cuore perché una parte del mio carattere ed in particolare il mio atteggiamento nei confronti degli anziani lo devo a lei.