Sogno e realtà

Le porte dei sogni


Mi trovo in un periodo particolare di riflessioni personali, forse a causa di possibili cambiamenti radicali delle abitudini, o forse per una possibile svolta della mia vita.Durante queste mie meditazioni pensavo che l’intera vita stessa  è fatta di tappe, svolte, salite e soprattutto bivi e scegliere una strada invece che un’altra determina il futuro.A dispetto del destino che molti pensano già scritto, credo che le nostre scelte restino fondamentali e spesso tormentate, ma di una cosa sono certa che fermarsi sia impossibile, per me sarebbe una sconfitta personale e anche quando ci sembra quasi impossibile scegliere l’istinto ci viene in aiuto. In fondo credo che sia pure il distacco da una situazione sia difficile e resti sempre doloroso e anche se occorresse un gran coraggio credo che valga sempre la pena fare il salto nell’ignoto quando la vita ci offre un’opportunità.Con questi pensieri vedevo la scena della nascita, il nostro primo bivio obbligato, il distacco dall’accogliente grembo materno rassicurante e protettivo per affacciarsi al mondo urlando la nostra presenza nella luce della vita.La nascita rappresenta per me l’emblema della vita intera, il distacco ci accompagnerà sempre e forse ricordare quanto sia stata felice la “scelta” di tuffarci in questo intricato mondo esterno troveremo il coraggio e la forza di distaccarci in seguito nelle varie situazioni della vita.Così lasceremo la tranquillità della famiglia e le braccia della mamma per andare a scuola nell’infanzia, poi lasceremo la scuola, cambieremo lavori e diremo addio a persone che ci hanno accompagnato nel cammino di vita; addii ad amori che credevamo eterni e di conseguenza l’abbandono di persone che abbiamo amato e il loro allontanamento, i genitori vedranno allontanarsi i figli per seguire il loro percorso di vita, ci abitueremo allo sfiorire della giovinezza e allo scemare delle forze, assisteremo alla fine di persone care...Tutto ciò non avviene mai in modo indolore, ogni separazione da affetti e situazioni è una specie di mutilazione perché si rompe l’equilibrio edificato nel corso degli anni con tempeste emotive e moti interiori. Poi si rinasce e si ricostruisce il tutto con nuovo vigore e quasi sempre in modo proficuo perché ogni distacco ha due facce: una che guarda a ciò che si lascia e l’altra rivolta al futuro e alla crescita personale.Restare ancorati alla prima ci impedisce di crescere interiormente, imbrigliati in un groviglio di cordoni ombelicali non recisi che soffocano la personalità fino a farci sentire in un labirinto.Eppure la via d’uscita c’è sempre basta avere il coraggio di vivere, quello che ci rende uomini e donne forti.La via d’uscita è la porta;chissà perché nessuno la prende mai... (Confucio) Non è sempre meglio un rimorso di un rimpianto?