Sogno e realtà

Fermiamoli


A Luglio 2009: Joy, una ragazza nigeriana rinchiusa nel centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano, subì un tentativo di stupro da parte dell'ispettore capo di polizia Vittorio Addesso da cui si salvò grazie alla   sua determinazione e quella della sua compagna di stanza, Hellen A seguito della rivolta di agosto nel CIE furono arrestate insieme a nove uomini e altre tre donne,  dopo essere state umiliate e picchiate dall’aguzzino. Dopo sei mesi di carcere, e la deposizione della denuncia per tentato stupro da parte di Joy, tutte le ragazze furono di nuovo rinchiuse nel CIE in attesa di espulsione.Il 15 marzo Joy è stata trasferita dal CIE di Modena a quello di Ponte Galeria a Roma, insieme a molte altre donne nigeriane. Ieri il console nigeriano è entrato nel CIE per identificare una decina di ragazze preavviso di una deportazione di massa tra cui l’espulsione di Joy verso cui spinge la questura per liberarsi da quella fastidiosa denuncia che porterebbe alla ribalta tutto il marciume e tutte le nefandezze che giornalmente si ripetono in questi moderni  lager. Tutte le repressioni, le violenze e i ricatti e le torture fisiche e psicologiche contro i reclusi, dove le donne sono costrette a subire molestie e stupri da chi indossa una divisa e pagato con i soldi pubblici. Tutto questo solo per la mancanza di un pezzo di carta per altro negato indiscriminatamente anche a chi scappa da quella immane tragedia che è una guerra.Il volo di deportazione di Joy e le altre ragazze nigeriane è previsto per domani.Non restiamo in un silenzio complice. Chi non volesse essere complice di tutto questo faccia sentire la sua voce:Ambasciata nigeriana - Roma - via Orazio 14Tel. 066896231 - Fax. 06/6832528 - nigerian.rome@iol.it - www.nigerian.it