Sogno e realtà

Forse è solo la febbre


Notte di ticchettio della pioggia sui vetri della finestra.Notte di immagini proiettate in quel magico stato che non è sonno e non è veglia.Notte di pensieri senza senso o forse più semplicemente di paura di leggere il loro significato.Notte di una signora in abito leggero che prende forma dai pensieri e osserva  il tuo  dormiveglia fatto di capelli scompigliati dall’incapacità di tenere fermo il capo sul cuscino E lei con la sua grazia e delicata eleganza fissa la tua anima e ti sembra di udire quella voce che come il canto di usignolo mentre in punta di piedi varca la soglia del tuo intimo. Risale piano e si posa  sui rami attorcigliati dei tuoi pensieri per sciogliere i grovigli all'apparenza indistricabili. Lei pazientemente rimuove le foglie rinsecchite, libera le gemme nuove e lentamente ti parla con voce soave. Ne sei stregata al pari di Ulisse al confronto delle Sirene e lei carezzandoti continua a raccontarti la sua storia...”Vedi io sono il tuo fiume che scorre verso il mare, il percorso è vario hai incontrato ciottoli levigati, coralli preziosi, ripide spaventose continuerai a scivolare su questo letto a volte dal fondale morbido ed accogliente altre sbatterai contro spuntoni acuminati, incintrerai altre curve , pendii o calmi rettilinei. Ogni singolo elemento ti farà crescere. Quei detriti che trascini con te ti saranno di aiuto in questo tuo cammino. Ora pensi che tutto sia difficile, eppure ti sei staccata dal macigno che rischiava di annegarti , ti manca ancora un  passo cerca in te quel coraggio e a breve il tutto si ricomporrà comprenderai che le cose vivono per l’importanza che le si dà, anche quel senso di malessere che sembrava insopportabile tempo fa sprofondato fino al fondale potrà essere ripulito. Insistenza. Fermezza. Tenacia. Pazienza. E poi inaspettatamente il chiasso dei pensieri cesserà e ti scoprirai a ridere dell’insensatezza di questa notte. E rideremo insieme come matte di questi impuniti eventi, alzeremo i calici e festeggeremo dicendoci - Ricordi quando appena qualche mese fa sembrava tutto insuperabile? Ce l’abbiamo fatta. Dillo forte ce l’ho fatta. Ripetilo. Io, sì proprio io ce l’ho fatta!- e avrai ancora il tuo fiume che ti condurrà verso l’amato mare”E appena senti di amare quella signora lei sa di averti ridato la quiete e la speranza. Così voltandoti nel letto per tenderle la mano vedi il suo vestito trasformarsi in veli e scivolare nel vento. Intanto  la sua dolce voce canta “si sono io, sono il tuo meraviglioso unico irripetibile fiume, chiamato vita” E tu la senti di nuovo forte dentro te.