Sogno e realtà

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Così come c’è un momento in cui le scarpe cominciano a starti comoda, c’è un momento in cui i ricordi non ti feriscono più  e certi sguardi non ti fanno più voltare indietro. Lo  scopri per caso, tra la gente o forse in riva a un sogno, o passando davanti ad un cassonetto dove inspiegabilmente ti fermi a gettare le cose inutili. Nel frattempo hai girovagato sui sentieri conosciuti cercando di far combaciare i passi di due orme troppo diverse, come quando da bambina sulla sabbia  umida cerchi di infilare il tuo piedino dove prima è passato un adulto, il suo tallone contiene tutto il tuo piedino eppure insisti a confrontarlo anche al passo seguente per poi scoprire crescendo che il tuo piedino non aveva nulla da  invidiare. E’ l’attimo della scoperta della consistenza di te.Seduta su una panchina tra gli alberi o su una duna vista mare riprendi il tuo vecchio taccuino...Leggi tutti i tuoi appunti sulle strade sicure che ti imponevi di percorrere per non urtare contro i palazzi della delusione,  leggi le mille domande, gli infiniti sé e ma, leggi le tue stesse risposte che neanche tu stessa condividi ed è tra quelle frasi incomplete e frammentate, tra  le aspettative disattese e i bilanci in perdita che alla fine trovi quello che per te è più importante. Il coraggio di lanciarti nella sfida dei cambiamenti. Il cestino è lì a portata di mano getti quel taccuino perché i ricordi sono lì una piccola cicatrice te li farà conservare per sempre,  testimonierà sempre la tua forza  di vincere la tempesta .  E sorriderai di quelle neanche tanto lontane notti insonni. Forse è davvero così che si impara a sorridere.Sorridere alla vita che non smetterà mai di sorprenderti. A quell’istante  che rapisce il tuo pensiero verso altri lidi. Alla scoperta di essere insieme pietra e fiume che ti conduce fino a quell’onda salata che ti eleva facendoti perdere il senso del cielo e della terra.Sorridere immaginando un arco di speranza che congiunge le più grandi immensità di cielo mare mostrando un arco perfetto da cui scoccare una freccia che corre dritta al cuore. A un bel sogno che ti vede allargare il respiro al profumo di tamerici confuso con un che di salmastro e con la voglia di dire a quell’emozione che è la stessa vita che ti bacia sulle labbra e ti sussurra raccoglimi...Sorridere alla tua voglia e giuramento di stringerla forte per non  perderne neppure un infinitesimale sospiro e nessuna sorpresa possa ancora offrirti.