Sogno e realtà

Perché a volte un sogno della notte...


 Magritte nel presentare L’Impero della Luce ebbe a dire: "ho rappresentato due idee diverse, vale a dire un paesaggio notturno e un cielo come lo vediamo di giorno. Trovo che questa contemporaneità di giorno e notte abbia la forza di sorprendere. Chiamo questa forza poesia." Ne esistono diverse versioni dove è rappresentata una strada buia, di notte, sullo sfondo di un cielo blu, ricco di luce, cosparso di vaporose nubi cumuliformi. Senza altri elementi inanturali se non la combinazione paradossale del giorno e della notte violando la regola della realtà. La luce del giorno, di solito fonte di chiarezza, qui genera il turbamento e il disagio tradizionalmente associati all’oscurità. La luminosità del cielo diventa sconvolgente e rende la vuota oscurità sottostante ancora più impenetrabile.Ed io ogni volta che lo guardo resto immobile.Senza parole. Senza ragione.Senza fiato di fronte a quella magia.La notte perfetta sotto. Il cielo luminoso sopra. Un'idea geniale. Tutta una vita di contrasto lì davanti a me. Lì in tutta la magia che il contrasto può generare. Gli occhi volti  alla luce e poi di nuovo nel buio, con quel lampione che si specchia nel laghetto e le luci alla finestra del palazzo nella notte .“Dobbiamo immaginare oggetti affascinanti capaci di risvegliare in noi stessi ciò che resta dell’istinto del piacere” diceva Magritte e con questa tela per me è entrato nei meandri più intimi dell’animo.Non nego che queste immagini evocano alla mia mente passaggi importanti del vissuto con ricordi ed emozioni connessi a tali eventi. Un fermo immagine reminiscenza del tempo che è stato, di un sogno fiabesco, una chimera che m’accompagnerà forse per sempre grazie a chi nel buio fitto della mia notte risucì a scorgere il bagliore di un  contrasto oserei dire indispensabile per essere l'impero della luce......
L'ombra della Luce