Sogno e realtà

Una finestra sulla vita


Tutto doveva ricominciare da capo. Tutta la strada fatta fino a quel momento non contava più, tutte le cose imparate, tutte le esperienze vissute era come se non fossero state provate.Fuggire. Attraversare la strada senza guardare chi passa. Attraversare la vita senza alzare lo sguardo con le auto che sfrecciavano ai lati, poi correre all’incontrario, via il più lontano possibile. Magari sparire per sempre cercando di seminare un dolore le cui cicatrici resteranno sempre nel cuore. Profonde. Come solchi in un campo appena arato. Sempre lì pronte a gonfiarsi nelle giornate di pioggia. A volte Adele le sfiorava piano e ricordava.Si ricordava di quel dolore lancinante.Si ricordava delle paure improvvise che toglievano il respiro, dei fantasmi che si sollevavano dai piedi del letto e le si stringevano intorno.E  si ricordava della voce che non riusciva a farsi un varco tra le ragnatele opprimenti nelle notti di ansia e follia. Nessun sole all'orizzonte, nessun'alba in procinto di nascere, solo dolore.Tutto doveva ricominciare da capo.Non poteva rinnegare i suoi giorni, non poteva dimenticare, ma aveva un impegno, una promessa fatta a quegli occhi che fissava nello specchio d’acqua forse un paradosso:ricordare per non dimenticare, ma vivere senza ricordare.Vivere con la consapevolezza di essere.Vivere lasciando libere d’esprimersi le sue potenzialitàVivere godendo delle sue imperfezioniVivere...Semplicemente vivere ...Sollevò lo sguardo e riprese a scattare le sue foto.Ferma su quello scoglio circondato dal mare con le onde a infrangersi ed il vento a portare gli spruzzi sul suo viso e respirando l’odore del mare assecondò il suo folle desiderio di affondare i piedi nella sabbia umida, chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dalla melodia delle onde e dalla brezza nei capelli ripetendo:"Si è chiuso il ciclo adesso il mare è pronto per tornare al mare".
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.(Jacques-Yves Cousteau)