Sogno e realtà

2 giugno


il calendario ancora dice 2 giugno Festa della Repubblica Italiana."L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"Credo che sia bene ripeterlo in tempi come quelli attuali in cui da più parti i nostri rappresentanti stravolgono l’ordinamento giuridico a proprio piacimento, calpestando quella carta costituzionale così equa che tanti paesi stranieri l’hanno presa ad esempio.Una Repubblica.Precisiamo una Repubblica democratica fondata sul lavoro.Un lavoro che diventa quasi un’utopia visto che quelli che oggi hanno la fortuna di conservarlo sono sempre menoDa L’Unità  Trecentosettemila posti di lavoro sono andati perduti in un anno, dall’aprile 2009. Divisi per 365 giorni, sono 841 disoccupati in più al giorno. Uomini e donne che si ritrovano a fare i conti con la mancanza di reddito e chiedersi se e quando le cose torneranno alla normalità. Molti di loro sono giovani. Il tasso di disoccupazione tra chi ha meno i 25 anni sfiora ormai il 30%, in un anno ha fatto un balzo in avanti del 4,5%. Troppo. È la quota più alta da quando esistono le serie storiche, cioè dal 2004. Lo dice l’Istat che ieri ha diffuso le stime sui tassi di occupazione e disoccupazione: sono dati impressionanti. Il tasso di disoccupazione tra i lavoratori di ogni età è salito in all’8,9%, sono otto mesi consecutivi che cresce. E ci riporta al massimo mai toccato dal 2001. Sono stati bruciati nove anni di crescita.I disoccupati (tali sono per l’Istat coloro che cercano lavoro) sono 2 milioni e 220mila le persone che cercano lavoro e sono in crescita dell’1% (+21 mila unità) su base mensile e del 20,1% per cento (+372 mila unità) su base annua. Gli occupati sono 22 milioni 831 mila unità in aumento dello 0,2% (+56 mila unità) rispetto a marzo e inferiore dell'1,3% (-307 mila unità) rispetto ad aprile 2009) continua..."L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"La sovranità è del popolo. Un popolo reso indifferente dal susseguirsi dai governi che si sono succeduti e  poco si sono interessati alla gente, in un’escalation che ha portato a quello attuale “ il migliore degli ultimi 150 anni” quello in cui si emanano leggi per il tornaconto personale forse per dare compimento ad un progetto di colpo di stato di matrice piduista giacché nel programma della loggia i fini primari erano il riordino dello stato in senso istituzionale, il ripristino di un'impostazione selettiva dei percorsi sociali, insomma una svolta autoritaria usando come prima forma di propaganda i mass media., lo stesso Gelli diceva:” Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media”Altro punto importante era portare il Consiglio Superiore della Magistratura sotto il controllo dell'esecutivo, separare le carriere dei magistrati, rompere l'unità sindacale e abolire il monopolio della Rai erano altri punti del progetto. Non sono argomenti di grande attualità oggi? Forse cambia qualcosa per la RAI si è andati oltre il programma: oggi la si controlla in tutto e per tutto e se qualcuno osasse contraddire ecco la telefonata del presidelcons che si dimostra un gran cafone qual’è chiamando in diretta tv.Già lui Il numero di tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978 anche se una volta ha dichiarato di non averne fatto parte, ma specificando ”E comunque, stando alle sentenze dei tribunali della Repubblica, essere piduista non è un titolo di demerito”"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"Nei limiti della Costituzione, quella che i nostri rappresentanti considerano alla stregua di carta straccia. Quella costituzione che ogni cittadino è chiamato a conoscere e difendere. Quella costituzione in cui si respirano valori immensi come democrazia, libertà, uguaglianza, giustizia. Quei valori base del viver civile per sentirsi umani.Questo è il 2 giugno per me: difendere la repubblica e la democrazia.Le parate militari non credo che c’entrino con questo 2 giugno, servono solo a buttare a mare 10 milioni di euro quando solo qualche giorno fa lo stato ha chiamato tutti a fare dei sacrifici. Sacrifici che sarebbero di gran lunga inferiori se avessero cercato i fondi altrove, proprio nelle spese militari per quelle missioni sbandierate come missioni di pace o nei finanziamenti alle scuole private tanto care al Vaticano o nel progetto sicuramente fallimentare del ponte sullo stretto, o nella chiusura dei CIE come suggerisce UNIMONDO in questo articolo del 26 maggio u.s.Al mio paese è un'altra storia. Il mio sindaco milanese reperibile solo due giorni alla settimana probabilmente aveva altri impegni altrove e a Manduria la festa della repubblica si festeggerà il 6 giugno come mostrano i manifesti affissi in città e che potete vedere ingrandendo l'immagine in alto.