Sogno e realtà

Ciao Maestro


E' uno di quegli uomini a cui vorresti stringere la mano, uno di quelli che solo leggendolo senti amico fraterno, compagno di un viaggio speciale quello fatto di una lotta per la libertà in senso stretto, ma soprattutto liberazione da un bigottismo atavico che incatena l'uomo.Oggi José Saramago ci ha lasciato orfani della sua presenza A me mancherà il suo impegno civile, il suo spirito critico e quel sorriso che bucava la tv ogni volta che avevo la fortuna di ascoltare una sua intervista.Per ricordarlo mi avvalgo delle sue stesse parole tratte da Viaggio in Portogallo"Il viaggio  non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito"La sua biografia su wikipediaIl suo blogLa sua lezione di civiltà