Sogno e realtà

Allo specchio


Gironzolavo in rete e ho visto questa immagine di Vettriano che mi ha stregato. La cura dei particolari la rende viva, al punto di sciogliere ogni tipo di fantasia entrandole nella mente per prenderne dimora.
La visione di Laura CaputoLa donna, femmina, appare nella sua sottile arte di seduzione, così come la sogna Vettriano: in Lines of Sacrifice i tratti del volto si costruiscono solo nella fantasia, passano in secondo piano rispetto alla sensualità di colei che si cura della propria persona davanti a uno specchio. L’opera va in scena nello studio dell’artista, rispettando questa sequenza spaziale: il pittore, il suo cavalletto, la ragazza, lo specchio; i due soggetti viventi si dedicano a un’immagine, a una copia della realtà, o meglio, alla copia di un’unica realtà (la ragazza) vista da due diverse prospettive. Si tratta di un dipinto cubista: la protagonista è un tutto tondo che per giunta respira, il pittore ne vede una porzione, ne dipinge una ancora più contenuta, allo specchio ne appare un’altra e ogni possibile osservatore presente potrebbe coglierne infinite diverse. Da uno sguardo più fulmineo, colpiscono l’attenzione forme che parlano di vita: le scapole che quasi si toccano, la sensuale cavità che segna il percorso della spina dorsale, la linea dolce del collo che degrada nella spalle, le dita che stringono una matita. Vettriano sembra adorare la sua donna, icona di tutte le donne che vorrebbe amare.Io provo solo a dare voce al suo monologo allo specchio"Prendila, ogni mia stortura è a tua disposizione.Ogni mio strazio è tuo, fanne quel che vuoi. Siediti e osserva.Via questo, quest'altro e questo ancora.Nulla mi serve più.Spogliami. Carezzami col tuo sguardo.Infine spogliami l'animaOra che lo sai è questa la mia nudità.Te la regalo, prendila è tua..."E il suo silenzio" ... qualche nuova ruga accanto agli occhi... ...i capelli bianchi sulla tempia destra... ...la tua testa sotto la mia gonna..."