Sogno e realtà

Voci


Genere giallo, un giallo italiano diverso totalmente dai canoni di questi romanzi perché si ha l’impressione che i suoi toni più delicati e soffusi, senza far uso di scene truci e di colori accesi come quello del sangue, riescano a creare la struttura del giallo senza esserlo veramenteScritto in modo  piacevole che può essere scoperto a strati: il semplice giallo, il profilo psicologico del personaggio cardine, la donna che sente le "voci", la società in cui la storia si sviluppa toccando gli aspetti della vita di una donna: il suo lavoro, le sue convinzioni, i suoi obiettivi, i suoi valori, il suo senso di responsabilità sociale, l’ attenzione al tema caro all’autrice della violenza di genere e  i femminicidi e con al margine anche l’amore preservato quasi pudicamente, ma che si rivela nella lettera di Marco . Tutto ciò, mentre la storia trascina nella lettura.Michela si interroga su cosa sapesse in realtà di questa ragazza che le viveva accanto, dai ritmi sregolati, dall’aspetto fragile ed indifeso. Nulla. Non si sa quasi più nulla di chi vive accanto a noi per gran parte della nostra giornata. Una voce nella segreteria telefonica: è quella di Angela. Cosa avrà avuto da dire a Michela quella sconosciuta poco prima di essere pugnalata alle spalle?Le voci continuano a insinuarsi nella mente di chi vuole ascoltare, raccontano storie, a volte anche bugie nell'attesa di essere smentite, le voci parlano di noi, di quello che proviamo o che vorremmo provare. Ogni cosa hauna voce. Ogni oggetto all’apparenza inanimato. Qualsiasi cosa ci circondi desidera  comunicarci la sua verità. Spesso basterebbe solo saper ascoltare.E' questo il canovaccio su cui si dipana l’arazzo degi eventi: le voci.Le voci riascoltate senza associarle alle espressioni del volto Avete mai cercato di visualizzare l'anima di una voce? Vi è mai capitato di associare ad una voce un certo volto e di rimanere delusi poi dalla realtà? Avete mai sperimentato l'ascolto di una voce senza vederne il volto e di riuscire a comprendere veramente il senso di quelle parole non essendo distratti dal volto di fronte a voi? Sembrano banalità ma leggendo questo libro ogni banalità apparente diventa essenziale per giungere all'epiloo della storia, che ci lascia con un finale definito o forse no...La prosa della Maraini è ineccepibile. Chi vive solo si riconoscerà sicuramente nella protagonista, nelle sue abitudini e piccole manie e, in un certo senso, nel modo che ha di guardare la vita altrui. Molto gradevole lo spaccato quotidiano che vive nei ritratti delle gattare di Trastevere, e nella perseveranza del ragnetto sulla sua scrivania che continua a tessere i fili lottando contro chi glieli spezza parafrasi della costruzione personale del proprio destino.Un romanzo che nella lettura si accendecon tutte le sfumature di un forte cromatismo parte dal  giallo del delitto per assumere la seducente e celestina leggerezza che contraddistingueva  la vittima Angela Bari