Sogno e realtà

Il surrealismo notturno della mia anima


Amabile incanto quel momento quasi magico in cui materiale e impalpabile si rincorrono, si cercano e danzando arrivano a fondersi annullandosi vicendevolmente. Sogno e ricordo perdono definizione. E’ come il crepuscolo non è più giorno e non è notte o come lo splendido albeggiare quando lento s’alza il sipario sull’orizzonte e la realtà aleggia come qualcosa di indistinto, senza contorni ben definiti, e non appartiene né a un mondo, né all’altro. Forse il segreto è tutto nell'essere in grado di trasformare tanti diversi momenti in un unico istante. Quel miracolo che cerchi altrove, in luoghi distinti e lontani che quando hai fame di vita ti sembrano irraggiungibili e ti assale la paura di non farcela, la paura che i lupi famelici ti divorino prima della meta. E ti scopri a pensare che forse quei luoghi non sono poi così distanti, e quella fame puoi saziarla solo tu stessa. Il cibo pare ben nascosto eppure forse basterebbe spingere quella porta semiaperta che hai nel cuore per scoprire che la tua dispensa è stracolma. Così comprendi che ogni orma lasciata apre la strada alla seguente e magari il miracolo della vita altro non è che quel passo che ti permette di fare il successivo. Quella parola rimasta a mezz’aria è prologo del discorso seguente e, dilatando il pensiero, ti accorgi che se sei qui ora lo devi a quel passo e a quella parola pronunciata o non detta. Così finalmente ti convinci che rimpiangere è solo fatica inutile.Hai sempre l’orizzonte da raggiungere. Le cadute le metti in conto, sai che quando il tuo viso è impiastricciato del fango in cui sei caduto non puoi far altro che ripulirlo e gli occhi torneranno a vedere la luce. Ed è deleterio per te stesso metterti fretta perché è indispensabile godere di quell’unico istante il quale altro non è che una dimensione atemporale, un po' come quella degli orologi che si sciolgono di Dalì, e al tempus fugit contrapponi la tua personale percezione umana. L’orologio si scioglie, perchè non può misurare il corso del tuo tempo. Esso varia secondo la psiche e gli attimi della vita di ciascuno, e tutti gli attimi sono lo splendido unico irripetibile istante che chiami Vita. E in quel tempo senza tempo non esiste l’angoscia del superfluo e dell’inutile, resta un’angelica armoniosa melodia di lacrime e sorrisi indispensabile per essere quella stupefacente imperfezione chiamata Uomo con tutte le sue sfumature emozionali. Intanto l’orizzonte si tinge di rosa sul cristallo del mare e i “perchè?” aprono la porta ai “perché no?”... e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose...