A.TOMA.MAGLIE

da «la Gazzetta del Mezzogiorno» del 16 giugno 2008:


L’AGONIA DEL MAGLIELA «RICETTA» DI ANASTASIA E CORVAGLIAIl periodo Ruggeri. « L’attuale parlamentare dell’Udc è stato l’ultimo presidente a gestire il club con oculatezza. Poi si è improvvisato tutto»I due dirigenti hanno gestito il sodalizio in decenni differenti e conoscono bene l’ambiente«Un uomo solo non basta»«Chi è retrocesso resti al suo posto e tenti la risalita»La crisi della Toma Maglie vista da due ex presidenti: Giorgio Anastasia, che ha vissuto alcuni degli anni aurei del calcio giallorosso, e Salvatore Corvaglia, che ha garantito uno dei periodi più stabili relativi alle stagioni più recenti. «Per uscire fuori dal tunnel bisognerebbe mettere su una cordata di amici pronta a sobbarcarsi i costi della gestione del club - dice Anastasia - Non credo esistano altre strade, in quanto sono tempi magri per tutti e non ci sono imprenditori disposti a sobbarcarsi in prima persona spese ingenti come quelle necessarie attualmente nel mondo del calcio dilettantistico».«A Maglie, dopo la gestione illuminata di Salvatore Ruggeri, del quale sono stato vice presidente, si è andati avanti spesso con poche idee e senza programmi lungimiranti - aggiunge Giorgio AnastasiaInvece, bisognerebbe stilare una pianificazione minuziosa, partendo dalla passione e dalla competenza. Altrimenti si continuerà a spendere trecento o quattrocentomila euro per ottenere risultati mediocri ».Anastasia ha vissuto la sua prima avventura nella Toma Maglie nella stagione 1977/1978. «La società era in una situazione analoga all'attuale - rammenta l'ex presidente - Infatti, era reduce dalla retrocessione dalla Promozione alla Prima categoria, in un periodo nel quale ancora non era stata istituita l'Eccellenza».«Abbiamo creato un gruppo di amici, rimboccandoci le maniche - aggiunge Giorgio Anastasia - Ebbene, al primo tentativo abbiamo centrato il ritorno in Promozione, torneo nel quale ci siamo fatti onore nel 1978/1979 e nel 1979/1980. Nel 1980/1981, quindi, abbiamo conquistato il balzo nell'Interre gionale».«Per raggiungere questo traguardoconclude Anastasia - abbiamo anche sforato il budget preventivato, il che ha determinato qualche problema tra i soci. Poi il mio ciclo ha avuto termine, anche se, in seguito, mi è capitato di tornare nel direttivo.Ora mi auguro che sia possibile superare la crisi, anche se bisogna lasciare da parte la storia della «piazza blasonata» e badare al sodo, in quanto è sempre più dura fare calcio».Salvatore Corvaglia ha legato il proprio nome a sette campionati d'Eccellenza e, nel 2005/2006, con Gianni Colonnain panchina, ha visto la Toma Maglie a lungo tra le big del torneo.«Esiste una sola strada per superare la crisi - sostiene Corvaglia - Bisogna aggregare un gruppo di appassionati che siano pronti a gestire la società. E' il cammino che ho cercato di intraprendere io senza riuscirci del tutto. Un solo operatore economico, infatti, non può sobbarcarsi per molto tempo i costi».«Dopo la retrocessione dall'Eccellenza maturata nell'annata agonistica da poco passata in archivio, però, non sarà semplice trovare una soluzione - conclude Salvatore Corvaglia - Pertanto, ritengo che toccherebbe ai dirigenti che hanno guidato il sodalizio nel 2007/2008 restare al proprio posto e tentare di riorganizzarsi con l'obiettivo di salvare il salvabile e, magari, provare a risalire la china. In caso contrario, il rischio che la gloriosa Toma Maglie scompaia diverrebbe concreto».