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COME CONQUISTARE L'AMORE?
di Miresa Manganiello
" Nessuno nasce imparato" è un modo di dire che da bambina mi suscitava una curiosa ilarità e oggi mi sembra un piccolo gioiello di saggezza. Disatteso: l'impazienza dei tempi non indulge con gli apprendisti, e vuoi per presunzione, vuoi per legittima difesa, ci buttiamo in ogni situazione convinti di saperne abbastanza per cavarcela. E' così anche con i sentimenti .E forse peggio…… qui nessuno ci chiede referenze né ci insegna il mestiere. Le attrazioni sono istintive,, la coppia aperta, la maternità naturale e la buona riuscita del matrimonio e dei figli un po' dipendono da come riusciamo ad arrangiarci. Io penso che molte cose si potrebbero anche prevedere, aggiustare, pilotare: in un solo verbo, imparare. In amore bisogna essere generosi, audaci, leali, ma anche sapienti. Il rapporto è sostanzialmente una guerra. Si deve combattere contro egoismo, paura, viltà, riluttanze. Talvolta contro noi stessi: resistenze ed egoismi ne abbiamo anche noi. Ne deriva che, come tutte le guerre, questo rapporto esige tattiche d'aggiramento, tecniche di tregua e strategie d'emergenza: le tre fasi di ogni legame che si rispetti sono fisse(conquistare, mantenere, riprendersi).
A differenza di tutte le altre guerre, nella coppia non debbono esistere né vincitori né vinti. Come nei buoni affari ( e un amore felice è il migliore che si possa fare nella vita), l'esito deve essere ugualmente soddisfacente per entrambi i partner. Ciò si verifica solo quando non ci sia incompatibilità tra quelle aspirazioni e quei valori che giustamente vengono definiti esistenziali. Prima che il cuore diventi ingovernabile creandosi "delle ragioni che la ragione non conosce" c'è tutto il tempo di correggere il tiro e darsi alla fuga. Se non lo si fa è per masochismo o per ignoranza. Il primo è incurabile, alla seconda si può porre rimedio imparando. Non credo alle attrazioni fatali. Una ragazza che si proietta nel matrimonio ponendo la fedeltà ai vertici delle aspettative non potrà mai costruire un'unione serena con un partner che è negato per la monogamia.
Nascondere come si è veramente o rifiutarsi di vedere come è fatto l'altro è dissennato. Io, per esempio, non avrei mai dovuto sposare un fanatico dello stadio perché sono visceralmente allergica al calcio. AMOR OMNIA VINCIT, l'amore vince tutto: i romantici ne hanno fatto la loro fede, gli irresponsabili la loro giustificazione, gli scrupolosi il loro alibi. E' innegabile che un grande amore dà la sicurezza della " verità del cuore", in nome della quale si possono sfidare famiglia, convenzioni, doveri: tutto ci è contro, anche l'evidenza, ma solo noi possiamo dare un valore e persino un significato morale al sentimento che ci spinge.
Come afferma Freud, l'uomo deve sapere contemporaneamente lavorare e amare: il romantico pocofacente e il carrierista integrale sono due immaturi in quanto non sono riusciti a conciliare il mondo dei doveri con quello dei sentimenti. La religione del successo ha dato una mano alle esigenze produttive offrendo agli uomini e da qualche tempo anche alle donne un alibi per deconcentrarsi dagli affetti.
I veri matrimoni, dice Shakespeare, si fanno in cielo. Purtroppo però mariti e mogli debbono scendere coi piedi per terra e fare i conti con le fatiche e gli insulti del quotidiano. All'ineluttabilità di un divino disegno che fa apparire una coppia quasi predestinata, fatalmente subentra la verifica umana. Giorno dopo giorno lei e lui toccano con mano se l'essersi incontrati è stato un dono oppure un brutto scherzo del cielo. L'arte del vivere a due è essenzialmente questa: imparare a identificare e ad aggirare i tranelli che attendono una coppia strada facendo. Se nella vita di coppia si è talvolta infelici da soli, a causa di frustrazioni o crisi che l'altro può non conoscere e non aver provocato, per sentirsi felici bisogna essere sempre in due. Non esistono garanzie nelle scelte di cuore. Dietro ogni fallimento coniugale c'è sempre un eccesso, io credo, di protagonismo e di dosi.
Se il possesso delle qualità è importante, determinante è che esse siano uguali o somiglianti a quelle dell'altra persona cioè che costituiscano " affinità di qualità". Inesatto è il principio affermato da molti che aspetti psichici e relativi comportamenti opposti nella coppia si compensano e fanno andare d'accordo, creando affiatamento. Se una persona è sensibile e l'altra è l'opposto si determinano insoddisfazioni, non armonia. Il significato e il carattere spirituale della parola amore però non furono mai e non sono ancora pacificamente riconosciuti.
Se per Platone l'amore fu "elevazione dell'anima alla bellezza", dai suoi contemporanei fu considerato " attrazione sessuale verso un'altra persona". Addirittura Montaigne ne diede una crudissima definizione " strofinamento di due epidermidi". Per Schopenhauer era un " inganno teso dalla natura per perpetuare la specie".
Chi ha esperienza sa che per superare tanti anni insieme non basta l'amore. Chi vuole tentare l'impresa fuori moda di un amore che dura una vita può seguire il consiglio di una giornalista che non ha mai voluto sposarsi né accettare le regole della convivenza e che così ha distillato le regole di un'unione felice e duratura: darsi, concedersi, dedicarsi tempo ed attenzioni, sopportarsi, imporsi piccole rinunce senza perdersi mai, senza chiedere l'un l'altro cose impossibili, restando, pur nella fusione, separati, distinti, diversi. Usando, oltre la reciproca comprensione, quel segreto del vivere bene, da soli e con gli altri, che è l' ironia, anzi l'autoironia. E non è cosa da poco…..
IL VERO AMORE COME IL CIELO PUO' OSCURARSI MA FINIRE MAI!!
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Inviato da: facciamo_sessocaldo
il 21/07/2006 alle 13:38
Inviato da: nafnaf1
il 20/07/2006 alle 19:15
Inviato da: facciamo_sessocaldo
il 19/07/2006 alle 13:23
Inviato da: jenny000
il 19/07/2006 alle 12:33
Inviato da: magnolia70dgl
il 17/07/2006 alle 22:46
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